La S. Messa ieri trasmessa da Radio Maria è stata, penso, coinvolgente e commovente per tutti coloro che hanno potuto seguirla.
Chi l’avesse perduta, può ascoltare l’intera registrazione grazie al prezioso lavoro di Simone, cliccando qui: http://jonlord84.altervista.org/messainlatino
Di tutte le ottime cose che possono dirsi di questa celebrazione (l’omelia di don Konrad, i canti, la consacrazione al Sacro Cuore...), una cosa ci ha colpito molto positivamente: la sincronia tra regia, celebrante, coro. Tutta una Messa cantata, comme il le faut, contenuta in un’ora, e interventi di regia misurati, non intrusivi, nei limiti dello stretto necessario per ragguagliare i radioascoltatori. E soprattutto: didascalici e rispettosi dell’ethos tradizionale.
Certo, chi si è sintonizzato qualche minuto prima dell’ora giusta ha avuto in premio un saggio di melenso pop devozionale e di rap parrocchiale. Awfully cheesy! Ci dicono che è stato anche trasmesso dagli altoparlanti all’interno di S. Simon Piccolo, con il buffo effetto che ci si aspetta: come una comparsata di Gigi d’Alessio al festival di Salisburgo. Ma poco male: ne è risaltata ancor più, per contrasto, la Bellezza (in tutti i sensi platonici della parola) di quel che è seguito.
Raccomandiamo a tutti, ma proprio a tutti i lettori, di scrivere due righe (inutile - e controindicato - confezionare romanzi) a Padre Livio per ringraziarlo, all’indirizzo redazioneerba@radiomaria.org
Dopo tutto, la gratitudine è cinicamente definita come aspettativa di benefici ulteriori. E noi ci auguriamo che a Radio Maria la Messa tradizionale diventi... una tradizione.
Enrico
Io lo ringrazio sempre e comunque... per la Messa, il Rosario e le Catechesi a prescindre da COME vengono proposte!
RispondiEliminaQuestione di coerenza!
Matteo Dellanoce
Caro Enrico.... non sarei troppo severa con la trasmissione in sè.... :-D ci sono anche esigenze di collegamento, di attacchi e varie che impegnano un collegamento senza alcun video....
RispondiEliminaLa difficoltà della Messa Antica per radio è purtroppo la mancanza del video, ieri alla Messa con l'amica Gloria abbiamo constatato la probabile difficoltà di chi ascoltando la radio non ha mai preso una Messa di sempre, non si rendeva conto di cosa accadeva durante i tanti e lunghi "SILENZI" nei quali non vi è assenza di PARTECIPAZIONE, uno dei peggiori motivi per cui si è modificata la Messa, sic! ma bensì vi era la più PROFONDA PARTECIPAZIONE DAL VIVO, appunto, mentre IL SACERDOTE esplicava per noi e con noi, il Divino Sacrificio dell'Altare!
I Canti non sono fatti per "riempire dei vuoti" come avviene spesso PER LA RADIO che mette la musica in funzione di PAUSE E SILENZI, ciò che ci auguravamo ieri sera è che questi particolari FONDAMENTALI, vengano spiegati agli ascoltatori! Altrimenti rischia di diventare difficile l'affezione a questa iniziativa!
Sarebbe importante invitare gli ascoltatori a VIVERE DI PERSONA questa Messa e fare, preventivamente, una sostenuta CATECHESI almeno il giorno prima della diretta.....o prima della diretta....
Comunque sia, anch'io mi unisco ai ringraziamenti ed auspico di cuore una sempre più crescente presenza ATTIVA ed aumento di ascoltatori.... in fondo il primo invito che ci viene dal Vangelo è proprio questo: ASCOLTATE QUANTO E' BUONO IL SIGNORE!
:)
Ottime considerazioni Enrico! Condivido in tutto e ti ringrazio per averci raccontato del "siparietto" avvenuto a San Simon in termini veramente spassosi: un sorriso in questa mattinata di temporali.
RispondiEliminaGiusto ringraziare RadioMaria; sarà quel che è (alludo più che altro alla musica di bassissima qualità rovesciata in quantità terzignesche nell'etere), ma è l'unico dei mass media (seguitissimo tra l'altro) a averci voluto dedicare attenzione!
Fatto, aggiungendo l'auspicio che la Messa di S. Pio V possa avere una cadenza mensile a RM
RispondiElimina;)
Carissimi,
RispondiEliminaqui (http://sacrissolemniis.blogspot.com/2010/10/radio-maria-san-simeon-piccolo-qualche.html) alcune fotografie della S. Messa da Venezia.
Qui (http://sansimonpiccolo.blogspot.com/2010/10/omelia-di-padre-konrad-zu-loewenstein.html) potete leggere l'omelia di P. Konrad.
Buona Festa di Tutti i Santi,
Musicus Philologus
<p><span>Reverendo Padre <span> </span>Livio,</span>
RispondiElimina</p><p><span>all’inizio di questo santo giorno dedicato alla festività di tutti i Santi desidero ringraziarLa per il prezioso ed insostituibile lavoro che fa, a beneficio delle nostre anime, attraverso Radio Maria, che io ascolto più volte al giorno soprattutto quando mi reco nelle scuole dove insegno.</span>
</p><p><span>In maniera del tutto particolare desidero ringraziarLa per la trasmissione che ha voluto donare a tutti noi ieri dalla Chiesa di San Simeone Piccolo a Venezia attraverso la celebrazione della Santa Messa nel venerabile rito romano antico.</span>
</p><p><span>Le posso assicurare che, a differenza mia che mi trovavo in chiesa per il servizio liturgico nella Basilica di San Nicola da Tolentino, in cui sono maestro, moltissimi miei amici ed amiche hanno seguito il servizio radiofonico di Radio Maria.</span>
</p><p><span>L’altissima preghiera, codificata dalla santa Liturgia, è stata supportata dal cantus ecclesiae e dalla vera musica sacra che caratterizza la fede e la devozione.</span>
</p><p><span>Complimenti per questa scelta che fa onore a Lei ed alla Sua emittente !</span>
</p><p><span>Nell’augurarmi che possiate venire anche bel santuario mariano di Campocavallo di Osimo dove ogni domenica convergono molti fedeli, da ogni parte della Regione, per assistere alla Santa Messa cantata nel rito romano antico, La prego di ricordarsi di me nelle Sue preghiere davanti alla Santissima Vergine Maria.</span>
</p><p><span>Dev.mo in Domino </span><span>Andrea Carradori</span></p>
La messa alla radio doveva essere prassi comune in passato, sarebbe bello sapere come fosse trasmessa la messa radiofonica, quali accorgimenti fossero presi e come si fossero regolati con i silenzi del canone , che potrebbe aver creato e creare anche oggi quei buchi in cui la stazione risulterebbe muta. P.Nuara sussurrò il canone con voce delicata, ieri, la confessione si è udita, credo che durante il canone sia stato spento il microfono del celebrante. Grazie a radio Maria per la forza ed il coraggio dimostrati. Anche io condivido che molti , non avendo conoscenza del rito, possano rimanere interdetti e pensare ad una serie di canti che si susseguono senza senso.
RispondiEliminaGrazie Musicus :)
RispondiEliminae Buona Festa anche a te!
OT Visto il ilivello del festival di Salisburgo, il d'Alessio ci farebbe un figurone.
RispondiEliminaal peggio non c'è mai fine:
RispondiEliminahttp://translate.google.it/translate?hl=it&sl=fr&u=http://www.pretres-academy.com/&ei=2JHOTLuYOsrCswbHieGWCA&sa=X&oi=translate&ct=result&resnum=5&ved=0CCgQ7gEwBA&prev=/search%3Fq%3D%2522pretre%2Bacademy%2522%26hl%3Dit%26client%3Dsafari%26rls%3Den%26prmd%3Dv
Ero in auto, e ho seguito, finché ho potuto, la diretta.
RispondiEliminaVerissimo l'effetto "D'Alessio a Salisburgo", ma vero anche che questo fa meglio risaltare la bellezza del canto gregoriano.
Quanto a quello che dice Caterina, io non ho mai partecipato alla Messa V.O., ma quello che "traspare" durante una trasmissione radiofonica, è di un....trascendente così "palese", che il canto, così come il silenzio, il latino....finanche i "rumori" ambientali, fanno intuire che "esperienza" di Paradiso debba essere una Messa di sempre.
Non so, a me fa questo effetto, mi fa intuire che quella sia una Messa da cui si possa uscire un pò trasfigurati, dopo aver assaggiato un pezzo di Paradiso, di Mistero, di Aldilà...quel pezzo che poi fa affrontare meglio e correttamente, la vita di ogni giorno!
In fondo, la Messa questo dovrebbe essere, immergersi in Dio, per poi ritornare alla nostra materialità, portandoLo nel cuore.
Non che non possa accadere anche con una Messa N.O. ben curata (senza abusi) e partecipata con spirito interiore di vera Fede, ma è indubbiamente più difficile, anche perché manca la solennità, la bellezza che si gusta in una Messa di sempre, quella bellezza che ti fa restare senza parole e ti spinge alla contemplazione di un Mistero che ci supera tutti.
Buona festa !
Ho partecipato ad una S.Messa in latino ed ho apprezzato la celebrazione che mi ha riportato alla mia giovinezza, capisco però le difficoltà di molti fedeli di oggi.Cerchiamo allora di essere indulgenti con coloro che si trovano in difficoltà,rendiamo Grazie a Dio con sincerità!Viva Gesù!
RispondiEliminaEssere indulgenti per che cosa?
RispondiElimina<span>Sono un ex rockettaro ritornato al cattolicesimo con il gregoriano e la Messa di S.Pio V. La mia conversione è passata attraverso due anni di silenzio radio & TV per depurare l'orecchio e soprattutto la mente. Ma ancora oggi, a distanza di 30 anni, ogni tanto riprendo in mano con piacere e senza danno la mia chitarra elettrica, credo che sia una questione di dosi come coi liquori.
RispondiEliminaPer questo non sarei così severo con il rap parrocchiale (de gustibus) a condizione, si intende, che rimanga fuori dalla chiesa e soprattutto dalla S.Messa. E a condizione naturalmente che i testi non propalino eresie o spiritualità dubbie.
Meglio un rap con "Gesù la mia vita sei tu" piuttosto che uno con "sex and drugs and rock&roll".
E adesso sono pronto al tiro al bersaglio da parte degli amici del blog </span> :)
<span>e a quali difficoltà sta alludendo l'ospite ?</span>
RispondiEliminaGrazie a Padre LIVIO? ha fatto solo il suo dovere! anzi mica tanto visto che è solo la seconda Messa che radio-trasmette dopo TRE ANNI di MP! Personaggi come Padre Livio la devono smettere di farsi maestri di discernimento spirituale quando poi nei fatti si allineano con le direttive dei nemici della Chiesa e del PAPA! Scicolone, Settimane liturgiche, convegni del Rinnovamento, omelie di Kiko, prediche di Cantalamessa, Ravasi (dove il mellifluo compiacimenti per la nomina a Cardinale ha rasentato il ridicolo servilismo) senza contare l'orrore sincretista che passa attraverso i testi di quei cantacci abominevoli che manda senza manco accorgersene: prima, dopo, durante le Messe e tra un programma e l'altro... però le sue catechesi sarebbero cattoliche... ma ci sono decine e decine di preti e suore conferenzieri che andrebbero OGNI VOLTA corretti ! Così caro Padre non si salvano le anime!
RispondiEliminaUna volta molti di noi segnalavano gli errori ma ci siamo accorti che era una lamentela continua... abbiamo smesso...
Meno chiacchiere più azioni per aiutare le anime a convertirsi, incomincia a cambiare i palinsesti. Impedisci la parola a quei preti e suore MODERNISTI/E che scimmiottano e ridacchaino della Chiesa prima del Concilio, accoliti di satana. Controlla le prediche che fanno, manda via Paolo Sorbi, insomma DECIDITI!
Tra i 7 castighi di Medugorie uno riguarderà la Chiesa! SVEGLIATI perchè non avvenga di accorgerti di essere stato anzichè uno strumento di Maria, un'arma del diavolo contro la Chiesa di Cristo.
Come direttore di Radio Maria farà forse qualche errore, ma Padre Livio rimane uno straordinario catechista. Cerchiamo per una volta di guardare il bicchiere mezzo pieno: le conversioni per mezzo della radio non si contano. Poi anche lui, visto che è un prete e non un marziano, deve adeguarsi (purtroppo) alle direttive pastorali della CEI.
RispondiEliminaDon Camillo,
RispondiEliminaswenza commenti! Ho appena ricevuto un pizzino dalla redazione e non vorrei essere scomunicato ...
MD
Padre Livio mostra su Radio Maria tutte le anime della Chiesa di oggi: ci sono i tradizionalisti come ci sono altri. Non è colpa sua, ammesso che sia una colpa (e io ne dubito, almeno fino a un certo punto). Anche gli altri si lamentano perché lo reputano troppo all'antica.
RispondiEliminaTra l'altro, francamente, un certo modo teatrale di celebrare la messa di rito "straordinario" è, a mio modesto parere, altrettanto criticabile di certe pseudoliturgie odierne. Che senso ha usare il microfono per la predica e non usarlo per le preghiere dette dal sacerdote anche ad alta voce? E inoltre, certi sacerdoti sembrano recitare formule, più che preghiere. Probabilmente il celebrare ex novo gioca brutti scherzi: non credo che i sacerdoti che celebravano messa ante riforma fossero tutti così formalisti e ideologici.
Credo che il limite principale di una Messa V.O. trasmessa per radio sia la non visualizzazione della gestualità, dei segni di croce, delle genuflessioni, che costituiscono parte integrante della preghiera e dell'adorazione. Poi possiamo discutere sul microfono. Personalmente mi piacerebbe sentire il sacerdote mentre recita il canone, anche a voce bassa, perchè si tratta di preghiere di straordinaria bellezza (incredibilmente cancellate nei canoni bugniniani), quindi è un peccato non sentirle. Ma è un fatto soggettivo, quindi mi attengo alle prescrizioni e me lo seguo leggendo il messalino latino-italiano.
RispondiEliminaBenchè le rubriche stabiliscano che il canone va letto in silenzio, pena la scomunica, (vedere la Quo Primum di San Pio V) concordo con l'ultimo amico che le preghiere del Canone Romano sono meravigliose e pura poesia, distillato di millenni di fede, per cui la comprensione delle stesse renderebbe ancor più edificante la partecipazione alla S.Messa antica. Molti sacerdoti diocesani, non appartenenti ai gruppi Ecclesia Dei che hanno scelto pregare in silenzio durante il canone, lo recitano submissa voce ma percettibile dai fedeli che si sentono coinvolti emotivamente nel grande mistero che si sta compiendo. Per quanto riguarda la trasmissione a Radio Maria penso sia stata migliore la prima da Catania, se non erro, perchè si è potuto seguire tutto il salmo 43, le prehiere cioè ai piedi dell'altare, che in quella di domenica erano "oscurate" dal canto dell'introito. Per fare amare e divulgare la S. Messa Antica penso sabbe migliore la trasmissione di una bella messa letta con canto (Missa de Angelis per esempio). Ciò penso fughrebbe le critiche di chi dice che la vecchia liturgia era roba per soli preti. La messa dialogata spunterebbe anche questa accusa. Inoltre Radio Maria potrebbe trasmettela tutte le domeniche dalle varie realtà in cui si celebra e non dare un contentino ogni tanto. Se sia applica la Summorum pontificum o lo si fa sempre o altrimenti è meglio non farlo per niente.
RispondiElimina<span>Non credo che Padre Livio si opporrebbe ad una trasmissione più frequente della Messa Antica. Il problema è un altro: ci sono volontari per gli studi mobili e l'organizzazione?</span>
RispondiEliminascusa ospite ma nella Messa non si tratta di scegliere cosa fare, ma di fare quello che è previsto: il canone si recita submissa voce e chi vuole lo segue sul messalino... sennò siamo alle solite: abusi liturigici: lo spirito del NO che si infiltra nel VO. Il mio parroco adesempio, nel NO sceglie di non genuflettere, di offrire insieme il pane e il vino, , omette l'orate fratres', dice 'ci bendica dio onnipotente' e poi rendendosi conto che col 'ci' ha abdicato alla funzione di salutare e congedare i fedeli, dice 'e buona sera a tutti', e pretende che i fedeli liturgicamente rispondano 'grazie altrettanto', cosa che la zelante suora che 'anima' la celebrazione fa, a microfono, con tono sussiegoso e marcando la cadenza come all'amen del per ipsum. Sottolineo per l'ennesima volta: nella messa non si celgie cosa fare: ha già scelto la Chiesa!!!
RispondiEliminaMa il papa che ha ridato vita alla Messa antica potrebbe mutare la rubrica che riguarda la recita del Canone Romno. Tanti anni fa as Econe celebrava Messa, con assistenza pontificale di Mons. Lefebvre, Mons Williamson. Ebbene abbiamo potuto seguire tutto il Canone recitato a bassa voce (subissa voce) s non sub silentio. E' stata una esperienza indimenticabile.
RispondiEliminail Papa potrebbe, ma non lo ha fatto e sino a quando non lo fa si seguon le rubriche o si sbaglia
RispondiEliminaIl fatto che sia stata trasmessa via radio una S. Messa nella forma straordinaria è una cosa molto bella in sé. Quanto alla tipologia della Messa, nelle due occasioni radiofoniche di "Radio Maria" si sono scelte due forme diverse, ma entrambe buone radiofonicamente. Dalla Sicilia l'anno scorso è stata trasmessa una Messa letta con canti: questo ha permesso di creare il dialogo tra Sacerdote e fedeli durante le preghiere ai piedi dell'altare (dando così prova che alla Messa antica si partecipa, eccome...), ma questa soluzione non consente per esempio il canto dell'Ordinario (perché, anche se è una Messa con canti, è pur sempre letta). La Messa cantata, invece, è certamente molto bella e naturalmente prevede il canto dell'Ordinario (oltre a quello del Proprio e delle altre parti, ovviamente): ad esso - se viene proposta una semplice e nota Messa in gregoriano - la gente si unisce spesso (e volentieri). La S. Messa da Venezia è stata veramente bellissima, un angolo di Paradiso sulla Terra (beati i Veneziani...). Secondo quanto ho detto prima, ottima la scelta del Credo III (mi sembra di ricordare), di gran lunga il più noto, come anche della Messa XI (Orbis factor), anch'essa tra le più note: forse in una simile occasione sarebbe stata buona anche la Missa De angelis, certo arcinota, ma proprio per questo molto adatta ad un "pubblico" di neofiti del Rito antico.
RispondiEliminaMusicus Philologus
Sono cresciuto a pane e Radio Maria devo molto a Padre Livio tuttavia dal 7 luglio 2007 la mia vita sacerdotale è cambiata così come la vita di molto preti della mia generazione. Ha ragine il carissimo don Camillo come me ora vediamo la radio che tanto ci ha aiutato vecchia, quasi antiquata. Pade Livio apri gli occhi poche chiacchiere e più fatti che cercano di arginare quel modernismo che mai come ora è padrone della Chiesa.
RispondiEliminaAppena mandata un'email di ringraziamento a P. Livio.
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