Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, la commemorazione di tutti i fedeli defunti.
NOTA: poiché il Martirologio Romano è, di regola, letto durante l’Ufficio di Prima del giorno precedente, l’elogio della Commemorazione di tutti i fedeli defunti è letto prima di leggere il giorno 4 novembre; per comodità dei nostri lettori, lo proponiamo oggi unitamente al breve annuncio letto per il giorno precedente.
Lorenzo V.
In questo giorno si fa la Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti, nella quale la Chiesa, pia Madre comune, dopo essersi adoperata a celebrare con degne lodi tutti i suoi figli, che già esultano in cielo, subito si affretta a sollevare con validi suffragi presso Cristo, suo Signore e Sposo, tutti gli altri suoi figli, che gemono ancora nel Purgatorio, affinché possano quanto prima pervenire alla società dei cittadini beati.
3 Novembre 2025, Luna decimaseconda
Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti.
A Miláno il natale di san Carlo Borroméo Cardinale, Vescovo di Miláno e Confessore, il quale, illustre per santità e chiaro per miracoli, dal Papa Páolo quinto fu ascritto nel numero dei Santi. La sua festa però si celebra nel giorno seguente.
Nello stesso giorno il natale anche di san Quarto, discepolo degli Apostoli.
A Vitérbo i santi Martiri Valentíno Prete ed Ilário Diacono, i quali, nella persecuzione di Massimiáno, per la fede di Cristo, precipitati nel Tévere con un gran sasso e miracolosamente estratti di là da un Angelo, finalmente decapitati ricevettero la corona del martirio.
A Cesaréa, in Cappadócia, i santi Martiri Germáno, Teófilo, Cesário e Vitále, i quali, nella persecuzione di Décio, soffrirono in modo meraviglioso il martirio.
A Saragózza, nella Spagna, innumerevoli santi Martiri, i quali, sotto Daciáno, Preside delle Spagne, mirabilmente morirono per Cristo.
In Inghiltérra santa Venefrída, Vergine e Martire.
Nel monastero di Chiaraválle, in Fráncia, la deposizione di san Malachía, Vescovo di Connor in Irlánda, il quale rifulse al suo tempo per molte virtù. La sua vita fu scritta da san Bernárdo Abate.
Nello stesso giorno sant’Ubérto, Vescovo di Tongres.
A Vienne, in Fráncia, san Donno, Vescovo e Confessore.
Così pure la deposizione di san Pirmíno, Vescovo di Meaux.
A Urgel, nella Spagna Tarragonése, sant’Ermengáudio Vescovo.
A Roma santa Sílvia, madre di san Gregório Papa.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
