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lunedì 3 novembre 2025

Luis Badilla. Papa Leone e il Giubileo delle équipe sinodali. Il silenzio del Pontefice. Il grande evento per ora è sparito dai radar

Grazie a Luis Badilla per questa accurata analisi sul futuro del Sinodo.
Speriamo e preghiamo.
Luigi C.

Papa Leone e il Giubileo delle équipe sinodali e degli organismi di partecipazione. Resta ancora indecifrabile l’Assemblea ecclesia del 2028 sulla sinodalità. Il silenzio del Pontefice. Il grande evento per ora è sparito dai radar.

          Con un comunicato di lunedì 27 scorso si è concluso il pellegrinaggio giubilare dell'équipe sinodali e organi di partecipazione. La nota chiude anche il XVI Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo sottolineando: "Il Consiglio ha affidato alla Segreteria Generale il compito di elaborare una proposta operativa capace di integrare le esigenze e i temi emersi, aiutando ciascuno e tutti a mantenere il focus sulla sinodalità e gli obiettivi del cammino verso l’Assemblea ecclesiale del 2028."

          Questo è l'unico documento degli eventi tra il 24 e il 27 ottobre in cui è stata usata la dicitura "Assemblea ecclesiale 2028". Su questo obiettivo non ne ha parlato nessuno in questi giorni, neanche il Santo Padre.

Insomma, questa curiosa Assemblea è totalmente scomparsa dai radar e ciò fa pensare che è una questione problematica, irrisolta, vale a dire, che Leone XIV non ha deciso ancora cosa fare con questo evento del 2028

e che stato reso pubblico quando Francesco era in ospedale, mancavano 37 giorni alla sua morte, e che il nuovo Pontefice ha ereditato.

*****

          Come stiamo segnalando da tempo, attorno alla cosiddetta "Assemblea ecclesiale 2028", evento universale della Chiesa, convocato a sorpresa da Francesco il 15 marzo scorso quando era ricoverato presso il "Gemelli", si ha aperto un processo che in sostanza prolunga il Sinodo sulla sinodalità (2021-2025) fino al mese d'ottobre del 2028 seppure usando delle modalità singolari. Si disse subito: non è un nuovo Sinodo, ma nei fatti la Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi allestisce la preparazione come se fosse un Sinodo.

          Su questo appuntamento, come già detto, Papa Leone, neanche in occasione delle celebrazioni giubilari dei team sinodali e di partecipazione (categorie tutte da chiarire nella vita della Chiesa), 24 – 26 ottobre scorso non ha mai detto nulla nelle sue tre allocuzioni che sotto illustriamo nelle sue tre tappe.

Intanto, già nel giugno scorso - 23 giorni dopo l’elezione di Papa Leone - cominciarono i sei semestre preparatori, diocesani, nazionali e continentali. Intanto gran parte delle diocesi del mondo però non sembrano né gradire né comprendere questa iniziativa al punto tale che tutto sembra immobile verso quest'Assemblea indecifrabile. Ugualmente indecifrabile è il silenzio di Papa Leone XIV.

       L'Assemblea ecclesiale del 2028 è scomparsa da tutti i rader

          In una lunga intervista a Vatican News del card. Mario Grech, Segretario del Sinodo dei Vescovi, il giorno dell'annuncio di quest'Assemblea ecclesia (la prima in assoluto nella vita della Chiesa) disse si tratta di "un'Assemblea conclusiva [che] potrà poi offrire al Santo Padre elementi preziosi, frutto di una reale esperienza ecclesiale, per il suo discernimento come Successore di Pietro, con prospettive da proporre all’intera Chiesa. L’attuazione e la valutazione devono procedere insieme, intrecciandosi in un processo dinamico e condiviso: è proprio questa la cultura del rendiconto evocata dal Documento " [del Sinodo chiuso nell'ottobre del 2024 dopo due sessioni].

Grech: L'Assemblea ecclesiale "è la terza fase del processo sinodale"

          Poi, il cardinale Grech spiegando il perché avevo detto che l'Assemblea "non sarà un nuovo Sinodo" osserva: "Direi che il Sinodo 2021-2024 è stato “la prima volta” per molte cose. È stata la prima volta che si è applicata per intero la normativa [del Motus] Episcopalis Communio; è stata la prima volta che tutta la Chiesa e tutti nella Chiesa hanno avuto la possibilità di partecipare al processo sinodale; è stata la prima volta che Membri non Vescovi hanno partecipato all’Assemblea; è stata la prima volta che un Documento finale è stato immediatamente approvato dal Santo Padre, partecipando così del suo Magistero ordinario. Ora – nella terza fase del processo sinodale – è la prima volta di un’Assemblea ecclesiale. Trattandosi della prima volta di un’Assemblea ecclesiale a livello dell’intera Chiesa, molte cose sono ancora da precisare, anche se possiamo fare tesoro dell’esperienza delle Assemblee della Tappa continentale, che sono state tutte ecclesiali."

Differenza tra Assemblea sinodale e Assemblea ecclesiale?

        Il cardinale Grech continua le sue risposte precisando che "l’Assemblea ecclesiale costituirà l’occasione per raccogliere a livello della Chiesa tutta i frutti maturati. (…) La terza fase, aggiunge, corrisponde a questo tempo di ascolto di come il Documento finale opera nella vita delle Chiese, e l’Assemblea finale costituisce il momento di sintesi, capace di raccogliere i frutti di questo ascolto. Per questo l’Assemblea è ecclesiale, il che equivale a sottolineare la sua diversa natura e funzione rispetto all’Assemblea sinodale che abbiamo già celebrato, che è e rimane sostanzialmente un’Assemblea di Vescovi. Il frutto di quell’Assemblea è stato il Documento finale, che partecipa, come abbiamo già detto, del Magistero ordinario del Successore di Pietro. Alla luce di quel documento è richiesto alla Chiesa tutta – ad ogni Chiesa e ad ogni Vescovo in qualità di principio di unità della sua Chiesa – di vivere la terza fase, che avrà il suo approdo nell’Assemblea ecclesiale. Questa Assemblea dovrebbe essere la manifestazione visibile di quella verità che apriva il Documento preparatorio: «La Chiesa di Dio è convocata in Sinodo» per testimoniare quali sono i frutti del cammino sinodale della Chiesa."

(Fonte - Intervista di Vatican News)

Momenti del pellegrinaggio giubilare

delle équipe sinodali e di organi di partecipazione (24-26 ottobre)

          Tra il 24 e il 26 ottobre scorso, come previsto nel Calendario giubilare, si svolto l’incontro in Vaticano delle “équipe sinodali” attorno a Papa Leone con il quale, per primo, i partecipanti hanno avuto anche una conversazione allestita con domande e risposte. Nella intervista sopra citata il cardinale Grech spiega chi erano le persone convocate: “Abbiamo pensato di convocare le équipe sinodali, perché sono formate da persone che hanno messo il loro tempo e le loro energie a servizio del processo sinodale. Abbiamo chiesto la loro riattivazione perché saranno “punta avanzata” in questo percorso di attuazione.”

Alcune domande necessarie sulle “équipe sinodali

e sugli organi di partecipazione”

          Da dire che con il passare dei mesi verso questo incontro giubilare accanto alla dicitura “équipe sinodali” si è aggiunta quella di “organi di partecipazione”. Definizioni precise, chiare e trasparenti, di queste due categorie non si trovano nelle fonti ufficiali. C’è di auspicare che non corrispondano agli integranti delle “burocrazie" sorte dal 2021 ad oggi nei dintorni della Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi e anche in numerosi diocesi e organismi di coordinamento ecclesiale che per decenni hanno sempre funzionato con grande sobrietà burocratica.

           Questo va detto senza voler aggredire nessuno. Queste diciture di creazione recente sono anche fuorvianti. Perché altre componenti del Popolo di Dio non godono di questo trattamento? Quali sono, nella realtà e in concreto, questi organi di partecipazione e le équipe sinodali? Quanti sono? Chi ha dato loro questa rappresentanza e a nomi di chi parlano?

Prima tappa (24 ottobre)

La conversazione del Papa con i presenti nell’Aula Paolo VI si è sviluppato con 7 domande e ovviamente 7 risposte in inglese, francese e spagnolo.

La conversazione del Papa con questi team di venerdì 24 scorso è stata organizzata come un insieme di 7 domande e 7 risposte in inglese, francese e spagnolo. Tutto perfetto, poca o nulla spontaneità. Tutto come da copione. Ovviamente è chiaro che le domande erano prefabbricate per porre al Papa materie ritenute importanti dal vertici della Segreteria generale. Un eccesso di parole sradicate, frasi fatte, vocabolario usurato. Pochi concetti consistenti, solidi, tangibili nella vita e nella coerenza con la fede.

Insomma: una bella occasione persa per affrontare con il magistero del Papa questioni immediate sul Sinodo dei Vescovi nella vita della Chiesa a partire della famosa Assemblea ecclesia 2028 (scomparsa dai radar durante tutti gli incontri) e dei progetti di Leone XIV per l’Assemblea ordinaria del Sinodo che secondo l’abitudine consolidate andrebbe convocato nel 2028.

(Testo completo del discorso pronunciato a braccio. Trascrizione ufficiale)

Seconda tappa (25 ottobre)

Veglia di preghiera delle équipe sinodali e degli organismi di partecipazione. Sabato 25 ottobre su Piazza San Pietro si svolto la Veglia di preghiera precedente alla Messa di Papa Leone XIV, domenica 26, in occasione del Giubileo delle équipe sinodali e degli organismi di partecipazione. Il Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, il cardinale Mario Grech, nel corso della sua omelia ha richiamato - scrive Vatican News - "l’aspetto più ‘attuale e giovane’ della Vergine: il suo farsi interlocutrice attiva con il Signore, esprimendo ‘obiezioni’ e ‘dubbi’ per comprenderne il volere ultimo". (Testo completo)

Documento “Per la fase attuativa del Sinodo (2025-2028)”, ma nessuno ne parla.

          Anche in queste riflessioni non è stata pronunciata nessuna parola riguardo l’Assemblea Ecclesiale mondiale convocata il 15 marzo scorso per il mese d’ottobre del 2028. Eppure la Chiesa tutta dal mese di giugno è, meglio dovrebbe essere, in cammino in tutte le diocesi del mondo verso questo appuntamento. Si tratta di una preparazione che secondo i documenti diramati dalla Segretaria del Sinodo dei Vescovi dovrà affrontare altri 5 semestri d’impegni: 2 nel 2026, 2 nel 2027 e uno nel 2028.

          Ecco quanto si legge su quest’Assemblea mondiale nel documento “Tracce per la fase attuativa del Sinodo” e che nella copertina offre una sorpresa: la data 2025 – 2028.

          Le presenti Tracce, predisposte dalla Segreteria Generale del Sinodo con il parere favorevole del suo Consiglio Ordinario e approvate dal Santo Padre Leone XIV, si collocano nel quadro del servizio di accompagnamento della fase attuativa del Sinodo da parte della Segreteria Generale stessa. Esse hanno un duplice scopo. Da una parte, intendono offrire alle Chiese locali di tutto il mondo un quadro di riferimento condiviso che renda più agevole camminare insieme. Dall’altra, promuovono il dialogo che condurrà la Chiesa tutta all’Assemblea ecclesiale di ottobre 2028, secondo le seguenti tappe, già comunicate nella Lettera del 15 marzo scorso:

 Giugno 2025 – dicembre 2026: percorsi di attuazione nelle Chiese locali e nei loro

Raggruppamenti.

 Primo semestre 2027: Assemblee di valutazione nelle Diocesi ed Eparchie.

 Secondo semestre 2027: Assemblee di valutazione nelle Conferenze episcopali nazionali e internazionali, nelle Strutture gerarchiche orientali e in altri raggruppamenti di Chiese.

 Primo quadrimestre 2028: Assemblee continentali di valutazione.

 Ottobre 2028: Assemblea ecclesiale in Vaticano.”

(Documento completo – Pdf – 24 pagine)

█ Terza tappa (26 ottobre)

Omelia di Papa Leone XIV

          Ecco l'apertura dell'allocuzione di Papa Leone lo scorso 26 ottobre: "Fratelli e sorelle, celebrando il Giubileo delle équipe sinodali e degli organi di partecipazione, siamo invitati a contemplare e a riscoprire il mistero della Chiesa, che non è una semplice istituzione religiosa né si identifica con le gerarchie e con le sue strutture. La Chiesa, invece, come ci ha ricordato il Concilio Vaticano II, è il segno visibile dell’unione tra Dio e l’umanità, del suo progetto di radunarci tutti in un’unica famiglia di fratelli e sorelle e di farci diventare suo popolo: un popolo di figli amati, tutti legati nell’unico abbraccio del suo amore. (…) Carissimi, dobbiamo sognare e costruire una Chiesa umile. Una Chiesa che non sta dritta in piedi come il fariseo, trionfante e gonfia di sé stessa, ma si abbassa per lavare i piedi dell’umanità; una Chiesa che non giudica come fa il fariseo col pubblicano, ma si fa luogo ospitale per tutti e per ciascuno; una Chiesa che non si chiude in sé stessa, ma resta in ascolto di Dio per poter allo stesso modo ascoltare tutti. Impegniamoci a costruire una Chiesa tutta sinodale, tutta ministeriale, tutta attratta da Cristo e perciò protesa al servizio del mondo."

(Omelia del Santo Padre - Testo completo)