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lunedì 3 novembre 2025

4 novembre. Perché san Carlo Borromeo, prima di confessarsi, osservava tre dipinti?

Festeggiamo S. Carlo Borromeo alla Vigilia della sua Festa (III Classe, Bianco),
San Carlo Borromeo, uomo politico (conferenza del Beato Cardinale Schuster): "Una vera e propria sintesi biografica bellissima, della vita di questo Patrono di Milano, insieme a Sant’Ambrogio".
Luigi C.


1.San Carlo Borromeo, prima di confessarsi, si fermava a meditare su tre quadri che aveva fatto mettere nella sua cappellina. Il primo quadro rappresentava l’Inferno, con i reprobi straziati orribilmente: ciò serviva a incutere un salutare timore. Il secondo quadro rappresentava il Paradiso, con i beati pieni di gioia: ciò gli infondeva una carica di impegno per evitare il peccato per non perdere la Vita Eterna con Dio. Il terzo quadro raffigurava il Calvario con Gesù Crocifisso e l’Addolorata: ciò gli riempiva il cuore di dolore per le sofferenze causate a Gesù e a Maria con i peccati, spingendolo a fare fermi propositi di fedeltà e di amore.

2. Confessarsi in questo modo significava per il Santo purificarsi dalle colpe, ma anche crescere nella Vita di Grazia. E si ricordi che san Carlo Borromeo si confessava ogni giorno.

3. Una testimonianza in più a favore della grande ruolo pedagogico che hanno le immagini sacre. Il cristiano, per poter adeguatamente richiamare alla mente le gradi verità della Fede, ha bisogno in un certo qual modo di “vederle”, cioè di poter coinvolgere il senso della vista e anche altri sensi. Sì, anche altri sensi…tant’è che sant’Ignazio di Loyola, nei suoi Esercizi, consiglia di utilizzare un’adeguata composizione di luogo per la meditazione; cioè immaginare quanto più possibile di essere dentro l’avvenimento salvifico che si medita. Questo perché l’uomo non è solo la sua anima, ma anche il suo corpo. Ed ecco perché il demonio nel corso della Storia si è servito di tante eresie per poter negare il valore delle immagini sacre.