Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1266 pubblicata da Paix Liturgique il 4 settembre, in cui si analizza dettagliatamente e si commenta la deriva ecologista-bobo-sinistrorsa degli Scouts et Guides de France.
Come spiega l’articolo, la crisi di identità ha origini lontane e la situazione della la più grande associazione scoutistica francese (di ispirazione dichiaratamente cattolica) è deflagrata con l’elezione, tre mesi fa, della presidente Marine Rosset, militante di sinistra e sostenitrice delle rivendicazioni LGBT e pro-aborto, convivente in una relazione omosessuale con un figlio del quale si ignora il padre.
QUI sulla storia complessa e conflittuale del movimento scoutistico cattolico, anche tradizionale, in Francia.
L.V.
L’elezione, il 14 giugno 2025, di una militante di sinistra che difende i diritti LGBT e l’aborto alla guida degli Scouts et Guides de France ha dimostrato in modo eclatante la deriva del movimento giovanile, di cui ci si chiede se sia ancora cristiano. Come per la rana immersa bruscamente in una pentola di acqua calda, l’elezione – sebbene approvata da 22 dei 24 membri del consiglio di amministrazione – non è andata a buon fine e l’intrusa ha dovuto dimettersi lo scorso 6 agosto, «arrabbiata» dopo essere stata «attaccata da tutte le parti».
Quindi senza alcuna consapevolezza del problema, o semplicemente del fatto che la rabbia è uno dei sette peccati capitali. Problema sollevato dal sito Boulevard Voltaire lo scorso 7 agosto, con precisione [QUI: N.d.T.]:
Pertanto, non sono gli «attacchi omofobi» – che gli stessi Scouts et Guides de France dichiarano di aver condannato – a sollevare interrogativi, ma piuttosto la cecità nel voler attribuire al movimento cattolico i colori di un progressismo politico largamente incompatibile con i suoi fondamenti.
Il fatto che l’ex presidente rimanga nel consiglio di amministrazione e le derive ecologiste-bobo-sinistrorse del jamboree del 24-28 luglio scorso – il grande raduno quadriennale degli Scouts et Guides de France a Jambville, nel parco della loro tenuta nazionale – alla fine di luglio – dimostrano che nulla è stato risolto e che il male è profondo.
Gli impegni LGBT e pro-aborto della nuova presidente ignorati dagli Scouts et Guides de France
Gli Scouts et Guides de France hanno tuttavia cercato di ignorare i suoi impegni LGBT e contrari all’etica cattolica, presentando il percorso della nuova presidente e citando le sue parole sul Vangelo [QUI: N.d.T.]:
Marine Rosset ha trentanove anni e ha iniziato la sua carriera professionale come insegnante nel Dipartimento della Senna-Saint-Denis (93). Lavora ancora oggi in questo dipartimento su temi legati all’istruzione, alla gioventù e al patrimonio. È eletta locale a Parigi. Marine ha anche una lunga esperienza come guida e capogruppo nel movimento, è stata eletta amministratrice nel 2019 e diventerà vice-presidente nel 2022.In qualità di presidente, Marine Rosset sarà guidata nel suo nuovo mandato da tre convinzioni:«In primo luogo, la fede.Il movimento degli Scouts et Guides de France, nato dallo slancio del Vangelo, rimane un terreno unico per vivere la spiritualità quotidiana, nella semplicità di un campo. La nostra tenda è ampia e, in quanto tale, il nostro movimento è prezioso per la Chiesa. Come movimento educativo, siamo all’ascolto della società e dei giovani. L’accoglienza di tutti è un requisito comune e una gioia nello scoutismo. […]»
Si ricordano ancora dell’articolo 10 della Legge scout? «A Scout is clean in thought, word and deed» [Lo Scout è pulito nel pensiero, nella parola e nell’azione: N.d.T.]. Evidentemente no, altrimenti non avrebbero cercato di nascondere parte della personalità della loro nuova presidente.
Marine Rosset «milita in politica per proteggere i diritti degli omosessuali e il diritto all’aborto»: malessere generale
Tuttavia, Internet non dimentica nulla e le sue dichiarazioni – in particolare durante le sue candidature politiche – rompono la narrazione degli Scouts et Guides de France. Come indica il portale Riposte Catholique [QUI: N.d.T.],
Nel 2022 è stata candidata alle elezioni legislative per la Nouvelle union populaire, écologique et sociale. Supplente di Axel Kahn nel 2012, è stata candidata alle elezioni legislative del 2017 ed è consigliera comunale socialista nel V arrondissement di Parigi dal 2020.In un ritratto pubblicato nel 2024 (QUI), si apprende che vive una relazione omosessuale, che ha un figlio di cui non si sa se sia suo, e che milita in politica «per proteggere “i diritti delle donne, degli omosessuali, il diritto all’aborto”, messi in pericolo dalla “peste bruna” del Rassemblement national. […] Commossa, davanti alla folla unita di militanti, l’ex insegnante si confessa: “Il ritorno in campagna è stato più rapido del previsto. Ho un figlio di un anno e mezzo e un solo paio di pantaloni che mi stanno bene. Questo bambino ha due madri. In paesi già governati dall’estrema destra, come l’Italia, la nostra famiglia non esisterebbe”, mentre il governo di Giorgia Meloni chiede di non trascrivere più nei certificati di nascita i bambini nati con la procreazione medicalmente assistita».
Il risultato è immediato [QUI: N.d.T.]:
Dopo la destra, ora è il quotidiano Le Monde a evocare «il malessere di una parte della comunità cattolica» per venire in aiuto alla candidata socialista LGBT (QUI). Si apprende così che anche don Xavier de Verchère S.D.B., cappellano generale degli Scouts et Guides de France, che non ha diritto di voto, ha apertamente espresso il suo disaccordo, leggendo davanti al consiglio di amministrazione un messaggio in cui spiegava di non poter condividere questa scelta, anche se avrebbe sostenuto la persona eletta.
Il jamboree, l’ecologia, la politica, ma che posto ha la fede?
Tuttavia, il movimento degli Scouts et Guides de France rimane fermo sulla sua decisione, e il jamboree – il grande raduno quadriennale degli scout nella tenuta di Jambville – è l’occasione per una maggiore comunicazione e per un’operazione di salvataggio della nuova presidente, visibilmente consacrata dal mondo, pur non essendo fedele alla volontà di Dio.
Anche Papa Leone XIV si congratula con i giovani riuniti, il cui numero varia a seconda delle pubblicazioni: 20.000 secondo alcuni, 17.000 secondo altri. Il suo discorso coincide con i dieci anni della lettera enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune [QUI: N.d.T.]:
Avete deciso di incontrarvi e di riflettere su un mondo più giusto e sostenibile, quale eco delle grida che salgono dalla terra. Mi rallegro di questa bella iniziativa perché volete essere attori e attrici del cambiamento, mettendo lo scoutismo al servizio delle sfide climatiche. Vivendo un tempo forte e collettivo di giochi, di discussioni e di riflessioni attorno alle questioni sociali ed ecologiche, volete offrire il vostro contributo alla tutela dell’ambiente e rafforzare il vostro impegno al servizio del bene comune.Oggi siamo invitati ad ascoltare con attenzione il grido del creato. Questa urgenza s’impone a tutto il genere umano, a cui Dio ha affidato la sua opera. La nostra coscienza è fortemente interpellata di fronte ai danni ambientali sempre più gravi che si producono. Dinanzi all’inquinamento e al cambiamento climatico, alla perdita della biodiversità, al deterioramento della vita e al degrado sociale, alle disuguaglianze a livello mondiale, alla mancanza di acqua potabile e di accesso all’energia per molte popolazioni, un’educazione ecologica s’impone a tutti per invertire l’ordine delle cose.[…] Siete giovani, siete pieni d’idee e di entusiasmo. Volete conquistare il mondo non per sottometterlo, ma per servire la vita che viene da Dio. L’umiltà, lo spirito di servizio e un rapporto profondo con Cristo vi permettono di radicare in voi i valori cristiani. Solo la conversione interiore rende possibile il cambiamento di abitudini e di mentalità, che si traduce in un nuovo modo di vivere in comunione con l’ambiente. E voi, scout, siete abituati a vivere nella natura, a fabbricare oggetti, a orientarvi e a creare giochi e veglie; il che vi porta a trattare il creato con rispetto.
Tuttavia, se il Papa ricorda le origini religiose dello scoutismo cattolico e cita nel suo discorso il «bene comune», il «rapporto profondo con Cristo» e la «conversione interiore», i numerosi articoli dei media mainstream sul jamboree, che descrivono in dettaglio l’organizzazione, i giochi e i temi trattati, non parlano quasi mai di fede o religione.
Per quanto riguarda il nome, esso ricordava davvero il pontificato precedente, come precisa il sito Aleteia [QUI: N.d.T.]:
Clameurs!, il nome scelto per l’evento, in riferimento al «grido della terra» e al «grido dei più poveri» cari a papa Francesco.
L’emittente televisiva France 24 cita alcuni dirigenti che affermano che [QUI: N.d.T.]
«Lo scoutismo è un ottimo modo per imparare a vivere in comunità» […].«Alcuni valori sono antichi, ma cerchiamo davvero di essere più moderni. Siamo misti, cerchiamo di distribuire equamente i compiti» […].[…] Anne-Claire Bellay-Huet, delegata generale degli Scouts et Guides de France […] «I genitori iscrivono i propri figli alle attività all’aria aperta, tra giovani ma con persone di fiducia, che li fanno crescere… Gli Scouts et Guides de France sono noti anche per i loro valori di solidarietà, condivisione e autonomia», aggiunge.
Si tratterebbe forse dei Pionieri comunisti? O di un movimento giovanile ecologista? Sulla radio France Inter si elogia [QUI: N.d.T.]
L’ecologia negli scout inizia attorno al fuoco. Il menu prevede un hamburger vegetariano per un pasto a basse emissioni di carbonio. Non viene utilizzata plastica monouso e i forni funzionano a energia solare. […]Il programma di questo raduno prevede forum di discussione sull’ecologia, escursioni nella natura, controllo dell’impronta di carbonio, celebrazioni il sabato e incontri con «grandi testimoni»…
La stampa mainstream non dimentica di difendere la nuova presidente, che sarebbe criticata solo da un gruppetto di estremisti, come al solito [QUI: N.d.T.]:
Eletta socialista nel V arrondissement di Parigi, questa madre omosessuale di un bambino che aveva preso posizioni a favore dell’aborto ha attirato le ire di diversi siti di estrema destra e alcune reazioni scettiche all’interno della Chiesa […].
Ma è tutto inutile, il problema è molto più profondo…
Solo il sito Aleteia collega il jamboree, gli Scouts et Guides de France e la fede, menzionando già nel titolo novantaquattro nuovi cresimati e ponendo domande ai membri del raduno sulle loro esperienze religiose [QUI: N.d.T.]:
Per coloro che fanno parte degli Scouts et Guides de France dall’età di otto anni, lo «scoutismo è di per sé una forma di catechesi». Del resto, la maggior parte dei giovani cresimandi ha risposto a una chiamata che altrimenti non avrebbe necessariamente sentito: «Molti non avrebbero vissuto questo percorso se non lo avessimo proposto», spiega la coppia di accompagnatori, che è molto felice di vedere che novantaquattro hanno fatto questa scelta e sembrano legittimare la posizione di coloro che si definiscono «movimento di accoglienza».[…] Coloro che volevano essere confermati il 26 luglio dovevano iscriversi prima della fine del 2024 e poi essere accompagnati individualmente da un Cléophas, nome dato agli accompagnatori spirituali degli Scouts et Guides de France. Tutti si sono poi ritrovati a Pentecoste per un ritiro a Boran-sur-Oise presso le Suore della Santa Croce di Gerusalemme. Un momento doppiamente significativo. Perché l’ordine religioso è nato dalle intuizioni di padre Jacques Sevin S.I., fondatore dello scoutismo cattolico in Francia.
Ma il sito Aleteia è l’unica a parlarne. Le schede delle sfide redatte dal movimento – in scrittura inclusiva – hanno un tono completamente diverso. Così, la sfida «percorso dei migranti» invita [QUI: N.d.T.]
a scoprire il percorso compiuto da un migrante che lascia il proprio Paese per ricostruirsi una vita.[…] per comprendere meglio il loro cammino e aiutarli a integrarsi nella nostra società.
La deriva degli Scouts et Guides de France è subita in primo luogo dai residenti
Questa stampa elogiativa degli sforzi ecologici degli Scouts et Guides de France ha omesso ancora una volta il calvario vissuto dai residenti del castello di Jambville negli ultimi anni: dal 2021, forse alla ricerca di nuove entrate, gli Scouts et Guides de France mettono a disposizione la loro tenuta di 52 ettari, di cui dispongono dal 1952, per numerosi eventi e i vicini non possono farci nulla [QUI: N.d.T.].
Ma nel 2021, la direzione del castello ha iniziato ad affittare i locali per eventi durante tutto l’anno: Service national universel, seminari, weekend di integrazione delle grandi scuole.«Quasi ogni settimana e ogni fine settimana c’è qualcosa», afferma, con i nervi a fior di pelle, Sandrine Decamp, residente nelle immediate vicinanze del parco. Riuniti in un collettivo, questi abitanti del villaggio, che hanno chiamato più volte i gendarmi, denunciano un «caos perpetuo», legato all’impianto audio, ai canti e alle urla delle persone che festeggiano.Su un gruppo Facebook (QUI), documentano, in particolare tramite video, quelli che definiscono «eccessi».
Per quanto riguarda gli scout, sembrano avere meno controllo rispetto al passato, ma sono coperti dal movimento nei confronti dei residenti, anche a costo di travisare un po’ la realtà o addirittura di prendere in giro i vicini della tenuta [QUI: N.d.T.]:
Lo dimostrano le immagini pubblicate sul social network. A metà aprile, durante un raduno scout, un piccolo gruppo avrebbe gridato «ta gueule» [stai zitta: N.d.T.] sotto forma di canto dopo che Sandrine Decamp aveva sporto la testa oltre il muro della sua proprietà per chiedere silenzio.«L’ho segnalato con un messaggio alla direttrice del castello. Mi ha risposto che stavano gridando «crater», per un gioco, e non «ta gueule». Sono allo stremo. Un giorno andrò lì e ho paura di fare del male a qualcuno».
Una deriva LGBT e di sinistra da anni
Il rifiuto nel 2018 degli Scouts et Guides de France di partecipare al voto del Conseil économique, social et environnemental sull’eutanasia, come altri due movimenti un tempo cristiani in piena deriva di sinistra, il Mouvement rural de jeunesse chrétienne [Movimento rurale della gioventù cristiana: N.d.T.] – il cui programma è scritto in modo decisamente inclusivo – e la Jeunesse ouvrière chrétienne [Gioventù operaia cristiana: N.d.T.], aveva già suscitato disagio.
Così come la posizione degli Scouts et Guides de France che ha rifiutato di prendere posizione a causa di un disaccordo all’interno del Conseil économique, social et environnemental [QUI: N.d.T.]:
Rappresentati al Conseil économique, social et environnemental, gli Scouts et Guides de France hanno quindi deciso, a causa di questa ambivalenza, di non partecipare al voto, scelta presa di concerto con le altre organizzazioni giovanili cattoliche. […]Purtroppo, negli ultimi tre giorni, questa scelta è stata presentata come un silenzio di approvazione dell’eutanasia. Ancora una volta, si è imposta una visione semplicistica e binaria. Ciò non ha fatto altro che seminare dubbi e discordia tra i cristiani. Gli Scouts et Guides de France sono un movimento che discute molto al suo interno. Nessuna posizione ufficiale viene presa finché non si è svolto il dibattito. In quanto movimento educativo, siamo naturalmente interessati alle questioni che riguardano la vita. Preferiamo fornire spunti di riflessione piuttosto che dire ai giovani cosa devono pensare.
Nel 2019, durante un precedente jamboree, i giovani hanno consegnato una lettera a Jean-Michel Blanquer, Ministro dell’educazione nazionale, che era presente [QUI: N.d.T.]:
Nella lettera sono elencati cinque temi: istruzione per tutti, la causa LGBT, l’ambiente, le pari opportunità, il bullismo scolastico. Mons. Xavier Malle, Vescovo di Gap-Embrun, ha reagito su Twitter (QUI): «È triste che l’ideologia LGBT sia presente nel raduno degli Scouts et Guides de France».
Poco dopo, Marie Mullet-Abrassart, presidente del movimento, ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Croix in cui si è rifiutata categoricamente di scegliere tra l’errore e la verità o di difendere gli impegni etici e familiari cattolici [QUI: N.d.T.]:
Formiamo cittadini felici, utili, attivi, artefici di pace. Ebbene, nel termine «cittadino» c’è la questione della vita nella società. Ma riteniamo infatti che alcuni temi sociali non rientrino nel nostro campo di competenza. Il nostro ruolo è quindi quello di fornire elementi affinché i giovani si formino un’opinione informata. Siamo un movimento ecclesiale e per noi la dottrina sociale della Chiesa è uno di questi elementi, non è l’unico ma è centrale. E non è nostro compito di educatori prendere posizione contro il matrimonio omosessuale, l’aborto, la maternità surrogata, né, ovviamente, promuoverli. Possiamo stimolare la riflessione, ma non spetta a noi imporre cosa pensare.
D’altra parte, è evidente che imporre cosa pensare in materia politica fa parte dei suoi impegni [QUI: N.d.T.]:
Vorrei anche contribuire a far convivere le diverse sensibilità, per una Chiesa unica, universale e allo stesso tempo ricca della sua diversità. Non è diventando una Chiesa dogmatica, che a volte predica una verità con maldestria, che si riuscirà a far convivere queste diverse correnti.[…] Se ci arrendiamo, se ce ne andiamo, lasciamo la Chiesa agli estremismi. E io, Marie, non voglio lasciare la Chiesa agli estremismi.
E sempre in questa volontà quasi laica, di riconoscere che gli Scouts et Guides de France non spingono i giovani ad andare a Messa, con il pretesto dell’apertura [QUI: N.d.T.]:
Alcuni gruppi sono molto assidui, altri no, c’è spazio per esprimere i propri dubbi, che mi sembrano parte integrante della fede. Nella nostra volontà di apertura, dobbiamo accettare queste differenze.
Nel 2021, quando padre Yves Combeau O.P. scrive la storia dello scoutismo cattolico nella seconda metà del XX secolo, e in particolare critica l’allontanamento degli Scouts et Guides de France dagli impegni cattolici [QUI: N.d.T.].
Gli Scouts et Guides de France sono particolarmente sotto attacco, a seguito del loro abbandono del metodo scout tradizionale (non misto, sistema delle pattuglie in particolare) e soprattutto a causa del loro allontanamento dalla fede cattolica. A pagina 342, l'autore si chiede se gli Scouts et Guides de France siano realmente «un movimento cattolico». «Quest’ultimo punto, quello della natura cristiana del movimento, è forse il più difficile». Infatti, sono rari i gruppi degli Scouts et Guides de France che propongono la pratica dei sacramenti durante le attività. […]Questa storia critica ha provocato la reazione dei cappellani generali dei tre principali movimenti, che hanno scritto a mons. Pierre-Antoine Étienne Marie Bozo, Vescovo accompagnatore dei movimenti scout […].
Nel 2022, Marine Rosset entra a far parte del consiglio di amministrazione degli Scouts et Guides de France e introduce l’ideologia di genere nel movimento [QUI: N.d.T.]:
Negli Scouts et Guides de France, la cui parità di genere risale al 2004, il movimento spiega di evolversi con la società. Louis è felice: «Uno dei nostri giovani è in fase di transizione, non conoscevo nessuna persona trans, ma ho fatto uno sforzo per farlo sentire ben integrato nel gruppo, chiamandolo anche Léo. All’inizio riflettevo dieci volte sulle parole da usare per non ferirlo o attribuirgli un genere femminile: non siamo estranei alle questioni che riguardano i giovani!». Per andare ancora oltre, il suo gruppo ha deciso di creare «un luogo sicuro», continua senza nascondere il suo orgoglio.
[QUI: N.d.T.]
Lo stesso vale per il wokismo, che ha fatto la sua comparsa nella versione 2023 del calendario. Tra le scelte editoriali del calendario figurano messaggi dell’attivista ecologista Greta Thunberg, della scrittrice americana e difensore delle minoranze Angela Davis e dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela. Tutti militano per l’apertura alla diversità.
E nel 2023, in linea con questa deriva mortifera, gli Scouts et Guides de France sostengono la giornata contro l’omofobia [QUI: N.d.T.]:
In occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, ribadiamo il nostro rifiuto delle discriminazioni e delle violenze contro le persone a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere.
In queste condizioni, l’elezione di Marine Rosset alla guida degli Scouts et Guides de France – e il fatto che rimanga nel consiglio di amministrazione dopo le sue dimissioni – non sono un incidente di percorso, ma la conseguenza di una deriva mortale di un movimento cristiano che ha perso le sue radici nel voler essere consacrato dal mondo…
La Chiesa non è una ONG come le altre, ricorda il card. Robert Sarah
Quando si vedono le attività degli Scouts et Guides de France attraverso la stampa locale, la fede occupa un posto molto marginale. Nel 2016 gli Scouts et Guides de France sostengono la pubblicazione di un numero della rivista Projet sull’ascesa dell’estrema destra in Francia. Nel luglio 2025, il quotidiano La Croix ha dedicato un articolo a un campo degli Scouts et Guides de France vicino all’Abbaye Saint-Guénolé di Landévennec, alle sue «risposte concrete all’eco-ansia» e al tema della «protezione del litorale» [QUI: N.d.T.].
Lo scorso aprile, cento membri del movimento hanno invitato la dott. Valérie Masson-Delmotte, copresidente del gruppo di lavoro I dell’Intergovernmental Panel on Climate Change [Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico: N.d.T.], al castello di Jambville, per il loro «convegno sull’adattamento al cambiamento climatico», dove hanno valorizzato la loro «organizzazione di campi low-tech», ovvero tende e cucina a legna. A forza di moltiplicare le assise, si rischia il tribunale penale…
[QUI: N.d.T.]
Il Gruppo Robert-Frouin degli Scouts et Guides de France di Bressuire-Parthenay ha concluso il suo anno di attività con un grande weekend di raduno il 14 e 15 giugno […] nell’universo di Asterix e Obelix […] attorno al progetto educativo del movimento: autonomia, spirito di squadra, impegno e scoperta della natura.
A Saint-Vaast-la-Hougue, lo scorso 17 luglio, gli Scouts et Guides de France hanno aiutato un’associazione a costruire dei contenitori di mare con dei pallet, per recuperare i rifiuti marini. A Besançon, nel 2021, hanno raccolto vestiti per la pastorale dei migranti. Altri hanno accolto «minori stranieri non accompagnati» nei loro campi nel 2019 e nel 2021. A Saint-Jodard, nella Loira, quattro scout hanno ristrutturato la bilancia e la grata della scuola – nemmeno una croce lungo la strada o una cappella. A Guidel, nel Morbihan, l’obiettivo del campo è «sensibilizzare i giovani sull’importanza della biodiversità». E a Saint-Amand-Montrond, il grande progetto degli Scouts et Guides de France, secondo l’articolo elogiativo del settimanale L’Écho du Berry, è [QUI: N.d.T.]
un carro che ha percorso le strade di Saint-Amand-Montrond a Natale per offrire e scambiare regali in uno spirito di fratellanza.
Quando c’è una Messa, la menzione è relegata all’ultima riga, alla fine dei campi, lontano dagli occhi e dal cuore. È impossibile trovare campi in cui gli Scouts et Guides de France si occupino del patrimonio religioso, e sono rari quelli in cui aiutano la popolazione al di sotto della soglia di povertà – un Francese su sei secondo le statistiche del 2024, il che dovrebbe occupare molti scout. Insomma, gli Scouts et Guides de France sembrano aver messo da parte la fede – e la Legge scout, padre Jacques Sevin S.I. o ancora più Michel Menu – per diventare una ONG come le altre.
Proprio ciò che il card. Robert Sarah, Prefetto emerito della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, ha denunciato al Sanctuaire de Sainte-Anne di Sainte-Anne-d’Auray in un’omelia tanto incisiva quanto ascoltata da quasi 25.000 pellegrini, in occasione dei 400 anni delle Apparizioni, lo scorso 26 luglio [QUI su MiL: N.d.T.]:
Troppo spesso in Occidente la religione è presentata come un’attività al servizio del benessere dell’uomo. La religione viene assimilata ad azioni umanitarie, ad atti di beneficenza, all’accoglienza dei migranti e dei senzatetto, alla promozione della fraternità universale e della pace nel mondo. La spiritualità sarebbe una forma di sviluppo personale, utile a portare un po’ di sollievo all’uomo moderno, preso dalle sue abituali attività politiche ed economiche. Anche se questi temi sono importanti, questa visione della religione è falsa.
È necessario che gli Scouts et Guides de France escano dall’errore in cui sembrano crogiolarsi con passione, sprecando «l’umiltà, lo spirito di servizio e un rapporto profondo con Cristo […] la conversione interiore» tanto decantati da Papa Leone XIV nei giovani scout. È più che ora di porre fine allo spreco spirituale e alla negazione della fede, per ricollegarsi alle radici dello scoutismo cattolico. In caso contrario, chi può ancora sostenere che gli Scouts et Guides de France siano un movimento cattolico? Chi può indurre in errore i genitori, i giovani e sprecare le risorse delle Diocesi?

È la stesa domanda che mi pongo io circa i movimenti tradizionalisti.
RispondiEliminaNo, lo scoutismo cattolico (soprattutto in Italia) non è più tale. E' cosi permeato dalla massoneria che è persino deleterio per chi vi aderisce.
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