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martedì 8 luglio 2025

Badilla. "Ancora un nuovo documento della Segreteria del Sinodo sulla sinodalità"

Grazie a Luis Badilla per questa analisi sul futuro del Sinodo.
Ma dove vuole arrivare questa burocrazia grafomane?
"Per far credere con decine e decine di documenti, riunioni, studi, che nella Chiesa di Papa Bergoglio c’era apertura, dialogo e parità? Insomma, sinodalità? Nulla di più falso. Con Papa Bergoglio la Chiesa Cattolica ha vissuto uno dei suoi periodi più autoritari e, in alcuni casi, anche repressivi, in particolare tutte le volte in cui la “legge suprema e perfetta” era sempre il Pontefice stesso. Mentre da più parti nella Chiesa si cerca la via per rivedere questo “processo sinodale” alla luce della collegialità, in molti lavorano per mantenerlo vivo a tutti i costi. Quindi niente di meglio che continuare a inventare Assemblee e documenti e così si arriva anche al 2028 quando, forse, sarà comunicata dalla Segreteria del Sinodo, se presieduta dal card. Grech, un’altra iniziativa inedita".
QUI Valli\Martin Grichting.
Luigi C.

Ancora un nuovo documento della Segreteria del Sinodo sulla sinodalità. Ora si parla sulle "Tracce per la Fase attuativa del Sinodo". Ma dove porta questo percorso cominciato nel 2021? Ecco una possibile risposta.

          In attesa della famosa e piuttosto ambigua e inedita "Assemblea ecclesiale sulla sinodalità", da farsi nel mese di ottobre 2028 a livello mondiale, la Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi continua a pubblicare documenti confusi e per di più ripetitivi, che poco o nulla aggiungono di nuovo. Insomma,

un continuo mordersi la coda.

          Ora, dal 7 luglio si troverà in rete un qualcosa il cui titolo è: "Tracce per la Fase attuativa del Sinodo: un testo a servizio dello scambio dei doni tra le Chiese".

          Questo testo è una proposta del XVI Incontro del Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo che si è svolto nei giorni 26 e 27 giugno 2025 in Vaticano. Papa Leone XIV ha preso parte a questa riunione con un breve saluto senza dire nulla sulla Assemblea ecclesiale planetaria annunciata quando Papa Francesco era ancora ricoverato, poche settimane prima del suo decesso.

          Le autorità del Sinodo, non tranquille e soddisfatte con la valanga di confusione messa in giro dal 2021 ad oggi, ci dicono che il nuovo testo è “organizzato attorno a quattro capitoli, [e] intende offrire innanzitutto una chiave interpretativa della fase attuativa del processo sinodale".

(www.synod.va)

          Prosegue la Nota: «La fase attuativa del processo sinodale ha come punto comune di riferimento il Documento Finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, frutto dell’ascolto e del discernimento operato sin dall’inizio del processo sinodale. (…) Tuttavia per custodire la visione ecclesiologica di riferimento e alcuni criteri di fondo alla base del Documento Finale, il testo approvato dal Consiglio Ordinario è da intendersi come una serie di indicazioni, in risposta a domande pervenute in questi mesi alla Segreteria Generale del Sinodo, che ha il compito di accompagnare e sostenere questo cammino, e promuovere lo scambio di doni tra le Chiese locali".

Le conclusioni dei Gruppi di studio slittano a gennaio 2026.

          La Segreteria del Sinodo conferma che le conclusioni dei Gruppi di studio istituiti da Papa Francesco all’indomani della Prima Sessione della XVI Assemblea Generale, sono state spostate dopo la Sede vacante da giugno 2025 al 31 dicembre 2025, scadenza ultima. Tuttavia, si aggiunge, "nell’ottica di un lavoro sinodale improntato sulla trasparenza e con la volontà di rendere conto del lavoro finora svolto, è stato chiesto ai Gruppi di lavoro di presentare alla Segreteria Generale un breve rapporto entro la fine di giugno 2025. Tali rapporti saranno prontamente pubblicati sul sito della Segreteria Generale man mano che giungeranno".

Ma dove vuole arrivare questa burocrazia grafomane?

          La burocrazia sinodale guidata dal card. Mario Grech ha già spiegato il progetto e anche il suo scopo il 15 marzo 2025. In questo testo, con il quale è stata convocata e annunciata l'Assemblea ecclesiale mondiale (entità che non esiste canonicamente e quindi non ha nessuna struttura giuridica e nemmeno amministrativa):

"In sintonia con le indicazioni del Documento finale, l’obiettivo è rendere concreta la prospettiva dello scambio di doni tra le Chiese e nella Chiesa tutta (cfr. nn. 120-121). Nel corso del cammino, tutti potranno beneficiare della ricchezza e della creatività dei percorsi realizzati dalle Chiese locali, raccogliendone i frutti nei loro raggruppamenti territoriali (Province, Conferenze episcopali, Riunioni Internazionali di Conferenze episcopali ecc.). Il percorso costituirà, inoltre, un’occasione per valutare insieme le scelte effettuate a livello locale e riconoscere i progressi compiuti in termini di sinodalità (cfr. n. 9). Grazie a questo percorso, il Santo Padre potrà ascoltare e confermare gli orientamenti ritenuti validi per la Chiesa tutta (cfr. nn. 12 e 131 –Sinodo /Seconda Sessione - Documento finale).. Infine, questo processo costituisce la cornice al cui interno situare le molte e diverse iniziative di attuazione degli orientamenti del Sinodo, in particolare i risultati dei lavori dei Gruppi di Studio e i contributi della Commissione canonistica”.

Perché tante parole e fino a quando?

Dunque, tutto quanto è stato fatto, scritto, pubblicato e sottolineato dal 2021 al 2028 servirà al Santo Padre perché così “potrà ascoltare e confermare gli orientamenti ritenuti validi per la Chiesa tutta”, (sic)

Allora, che senso ha il Documento finale diffuso alla fine di ottobre 2024?

È o non è un Documento finale? Che il cosiddetto “processo sinodale” possa continuare è scontato anche se non è chiaro cosa sia compiutamente. Quando è finito il Sinodo? Oppure, senza dirlo, è diventato una sorta di Parlamento aperto sempre?

Questa frase “potrà ascoltare e confermare gli orientamenti ritenuti validi per la Chiesa tutta” è la sintesi finale della burocrazia del Sinodo che rivela un nonsenso drammatico: il Papa, per confermare “nuovi orientamenti” (ancora non conclusi nella loro elaborazione) da applicare a tutta la Chiesa e emersi dalle sessioni sinodali e forse non finite del tutto, ha bisogno di prendere atto di quanto dicono decine di documenti e riunioni, gruppi di studi nonché il Documento finale che è al tempo stesso magistero ma non necessariamente obbligatorio.

Insomma, è e non è? si può e non si può? Dipende dal Papa ma il Papa deve prima ascoltare una curiosa, fino ad oggi, Assemblea ecclesiale mondiale del 2028.

Tra l’altro, questa macchina in opera da ormai cinque anni ha avuto e ha oggi un costo immenso che si paga con le debole finanze vaticane.

E tutto ciò per fare presente al Popolo di Dio che la sinodalità desiderata è partecipazione, comunione e ascolto?

Perché si è fatto tutto questo?

Per far credere con decine e decine di documenti, riunioni, studi, che nella Chiesa di Papa Bergoglio c’era apertura, dialogo e parità? Insomma, sinodalità?

Nulla di più falso. Con Papa Bergoglio la Chiesa Cattolica ha vissuto uno dei suoi periodi più autoritari e, in alcuni casi, anche repressivi, in particolare tutte le volte in cui la “legge suprema e perfetta” era sempre il Pontefice stesso.

Mentre da più parti nella Chiesa si cerca la via per rivedere questo “processo sinodale” alla luce della collegialità, in molti lavorano per mantenerlo vivo a tutti i costi. Quindi niente di meglio che continuare a inventare Assemblee e documenti e così si arriva anche al 2028 quando, forse, sarà comunicata dalla Segreteria del Sinodo, se presieduta dal card. Grech, un’altra iniziativa inedita.

          Francesco a potuto fare il suo primo Sinodo nel 2014, un anno dopo la sua elezione. Oggi, invece, con l’Assemblea ecclesiale planetaria il 2028 è “occupato”, e se va in porto per pressioni della burocrazia, Papa Leone XIV cosa dovrebbe fare per convocare l’Assemblea ordinaria o straordinaria del Sinodo a seconda le sue intenzione e prospettive?