Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica, celebra il lunedì della Settimana Santa.
L.V.
14 Aprile 2025, Luna decimaquinta
A Roma, sulla via Appia, il natale dei santi Martiri Tibúrzio, Valeriáno e Mássimo, sotto l’Imperatore Alessándro e il Prefetto Almáchio. Tra questi, i primi due, convertiti a Cristo per esortazione della beata Cecília, e battezzati dal Papa sant’Urbáno, in seguito, per la confessione della fede, percossi con bastoni, furono uccisi colla spada; Mássimo poi, cameriere del Prefetto, avendo anch’egli creduto in Cristo, commosso dalla loro fermezza, e confermato da un’angelica visione, fu battuto con verghe di piombo, finché non rese lo spirito.
A Terni san Prócolo, Vescovo e Martire.
Nello stesso giorno sant’Ardalióne commediante, il quale, mentre nel teatro scherniva i sacri misteri dei Cristiani, improvvisamente mutato, li confermò non solo con le parole, ma anche con la testimonianza del suo sangue.
A Temi santa Donnína, Vergine e Martire, coronata con altre Compagne Vergini.
Ad Alessándria santa Tomáide Martire, la quale, non avendo voluto acconsentire alle peccaminose voglie di suo suocero, fu da lui percossa con la spada e spaccata a mezzo in due parti.
A Lióne, in Fráncia, san Lambérto, Vescovo e Confessore.
Ad Alessándria san Frontóne Abate, la cui vita rifulse per santità e per miracoli.
A Roma sant’Abbóndio, Mansionario della chiesa di san Pietro.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
La Luna è la decimaquinta secondo il Martirologio Romano, lettera P per l'anno civile 2025.
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