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Il Santo Padre Francesco è morto: tutti gli aggiornamenti e nostra rassegna stampa

Alle ore 7:35 di questa mattina, 21 aprile 2025, Sua Santità il Santo Padre Francesco è morto. Requiescat in pace . * * * Aggiornamenti su M...

domenica 13 aprile 2025

Badilla. Diario clinico del Papa e Francesco in Basilica senza talare, con la canottiera e un poncho argentino “stile clochard” dice Dagospia.

Grazie a Luis Badilla per la continuazione dell'analisi sulla situazione sanitaria di Francesco e alcuni commenti del Papa.... in poncho e maglietta della salute in Basilica di S. Pietro (QUI e QUI MiL).
"La stessa gestione per così dire della sua visibilità è maldestra, a volte appare quasi irriflessiva, capricciosa e temeraria".
Luigi C.

Diario clinico del Papa. Francesco a sorpresa in piazza San Pietro con l’ossigeno. La visita dei Reali del Regno Unito, Carlo e Camilla. Il Santo Padre nella Basilica di San Pietro per pregare sulla tomba di Pio X, e altro.

Domenica 6 aprile 2025

In occasione del Giubileo degli ammalati, domenica 6 aprile, Papa Francesco scende in sedia a rotelle al termine della Messa, e si fa vedere sul sagrato di San Pietro. “Buona domenica a tutti, grazie tante!”. Il Santo Padre a sorpresa è giunto in piazza, in sedia a rotelle e con i naselli per l'ossigeno. “Il Pontefice ha rivolto un saluto alle tante persone presenti, è stato accolto da un grande applauso: “Buona domenica a tutti e grazie tante” ha ripetuto due volte, salutando le tante delegazioni che rappresentano il mondo sanitario”, secondo il resoconto di Rai News.

(Comunicato della Sala stampa vaticana.) “Questa mattina Papa Francesco si è unito al pellegrinaggio giubilare degli ammalati e del mondo della sanità. Prima del saluto ai pellegrini e ai fedeli in piazza, a cui ha rivolto il suo ringraziamento, ha ricevuto il sacramento della riconciliazione nella Basilica di San Pietro, si è raccolto in preghiera e ha attraversato la Porta Santa.” (Filmato)

Appello del Santo Padre.

Dal testo dell’Angelus distribuito dalla Sala stampa vaticana.

''Continuiamo a pregare per la pace: nella martoriata Ucraina, colpita da attacchi che provocano molte vittime civili, tra cui tanti bambini. E lo stesso accade a Gaza, dove le persone sono ridotte a vivere in condizioni inimmaginabili, senza tetto, senza cibo, senza acqua pulita. Tacciano le armi e si riprenda il dialogo; siano liberati tutti gli ostaggi e si soccorra la popolazione. Preghiamo per la pace in tutto il Medio Oriente; in Sudan e Sud Sudan; nella Repubblica Democratica del Congo; in Myanmar, duramente provato anche dal terremoto; e ad Haiti, dove infuria la violenza, che alcuni giorni fa ha ucciso due religiose. La Vergine Maria ci custodisca e interceda per noi''. (Fonte)

Questione ossigeno e opinione pubblica.

Il Papa sul sagrato di San Pietro

Quanto si è visto, domenica 6 aprile, in Piazza San Pietro alla fine del Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità (Omelia scritta dal Papa), può essere inteso con una doppia valenza comunicativa: da un lato si voleva dire che il Pontefice migliora lentamente, ma migliora; ma poi si voleva anche dire che ormai è quasi certamente definitivo per lui l’uso dell’ossigenazione esterna. L’ossigenoterapia è una forma di cura, transitoria o permanente, che si basa sulla somministrazione di una quantità supplementare di ossigeno poiché il paziente non è in grado di assorbire da solo quanto necessario al suo organismo. L'ossigeno medicale viene fornito a Papa Francesco, come si è letto nei comunicati del Vaticano durante il ricovero presso il "Gemelli", tramite cannula nasale ad alto flusso, formata da due piccoli beccucci di plastica, collocati uno per narice.

Il ritorno fra i fedeli dopo 2 mesi

          Il Pontefice mancava dalla Piazza San Pietro, e dal Basilica, da domenica 9 febbraio scorso quando aveva presieduto il Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza. Giorni dopo, venerdì, 14 febbraio, Francesco venne ricoverato a sorpresa. Al “Gemelli” il Papa rimase 38 giorni, fino alla domenica 23 marzo.

          L’arrivo di Francesco provocò grande sorpresa e molto entusiasmo. Colpì subito la presenza affabile del suo Assistente sanitario personale Massimiliano Strappetti e di uno dei suoi tre segretari l’argentino don Juan Cruz Villalón, con in mano una bottiglietta d’acqua se serve per bere il Santo Padre, cosa molto importante.

Lunedì 7 aprile 2025 – parla il dr. Alfieri

          La notizia della giornata è stata riassunta in poche parole al Tg1 dal dr. Sergio Alfieri, uno dei medici alla guida del team che lo assiste e che in passato lo ha operato due volte. «Adesso ci sarà il tira e molla tra lui che vorrà sempre più stare in mezzo al suo popolo, in mezzo alla gente, e noi medici che non è che vogliamo trattenerlo però vogliamo fargli osservare la convalescenza», è stato il commento del prof. Sergio Alfieri.

Dall’altra parte la stampa sottolineò molto alcuni passaggi dell’Omelia scritta da Francesco letta poco prima della so arrivo in Piazza. Il Papa in sedia a rotelle, con il concentratore di ossigeno, co i naselli per migliorare il respiro, malato tra i malati nel giorno del Pellegrinaggio giubilare di infermi e personale sanitario, + stata un’immagine molto forte e significativa. Nell’omelia aveva detto: «Con voi in questo momento della mia vita condivido molto. La malattia è una delle prove più difficili e dure della vita, in cui tocchiamo con mano quanto siamo fragili».

Martedì 8 aprile 2025 – il Papa verso la normalità e mangia gelati

Sulle condizioni di salute del Papa la Sala stampa vaticana informa che a Santa Marta il Pontefice ha ricevuto il Segretario di stato card. Pietro Parolin. Intanto la stampa italiana nei titoli e analisi parla ancora sul fatto che il Papa in convalescenza da domenica 23 marzo (ad oggi sabato 12 aprile) da 20 giorni, si avvia solidamente “verso la normalità” con esercizi, riposi e gelati. (La Repubblica).

"La situazione di Francesco è stazionaria con i lievi miglioramenti dal punto di vista motorio, respiratorio e riguardo alla voce", scrive Vatican News e aggiunge: "l’infezione ai polmoni ‘è ancora presente’ ma ‘in lieve riduzione. (…) In questo quadro di piccoli progressi, già riscontrati dai primi giorni di convalescenza, Papa Francesco fa quotidianamente uso della ossigenazione: quella ad alti flussi solo nelle ore notturne e solo “a bisogno”, cioè quando richiesto. Stazionario resta anche il quadro dal punto di vista degli esami clinici."

Infezione ancora presente. Se l’informazione ufficiale conferma che “l’infezione polmonare” è ancora presente come mai Papa Francesco è stato portato sulla Piazza San Pietro e stato permesso che decine di fedeli lo circondassero? Forse la situazione complessiva seppure migliorata e/o con “lievi miglioramenti”, e in particolare il suo sistema immunitario disarticolato e dunque le sue fragilità di fronte al minimo focus infettivo, avrebbe consigliato più prudenza, tenerlo lontano da gruppi, coperto dal rischio assembramento.

Mercoledì 9 aprile 2025 – Catechesi giubilare

          Non sono state fatte circolare notizie o indiscrezioni sulla condizioni di salute del Papa. La Sala stampa vaticana ha distribuito il testo della Catechesi dell'Udienza del mercoledì scrito da Papa Bergoglio incentrato su "Gesù Cristo nostra speranza". Quarto appuntamento: L’uomo ricco. Gesù fissò lo sguardo su di lui (Mc 10,21) (Testo)

Reali del Regno Unito visitano privatamente Papa Francesco. In serata la Sala stampa della Santa Sede diffonde questo comunicato: ““Papa Francesco ha incontrato privatamente le Loro Maestà, il Re Carlo e la Regina Camilla, nel pomeriggio di oggi. Nel corso del colloquio, il Papa ha avuto modo di rivolgere un augurio alle Loro Maestà in occasione dell’anniversario del loro matrimonio e ha ricambiato a Sua Maestà l’augurio di un pronto recupero della sua salute”.

Giovedì 10 aprile 2025 - Il Papa prega sulla tomba di Pio X

          Papa Francesco si è recato a sorpresa, sulla sedia a rotelle e in un insolito abbigliamento (senza l'abito talare bianco ma con un poncho argentino e pantaloni neri, senza il solideo) nella basilica di San Pietro e si e diretto verso la Cattedra per verificare il risultato dei restauri e poi si è spostato alla tomba di San Pio X per pregare

Venerdì 11 aprile 2025 – Degenza regolare

          “Il Papa continua la convalescenza regolare, ci sono miglioramenti sia per il quadro motorio che per quello respiratorio, come si è potuto notare con le uscite degli ultimi giorni”. Così la Sala Stampa descrive le condizioni di salute del Papa e poi precisa che “può passare periodi prolungati senza ossigeno”, come è accaduto ad esempio mercoledì scorso durante l’udienza privata a re Carlo d’Inghilterra e alla regina Camilla. “Gli alti flussi di ossigeno sono residuali e a fini terapeutici”. Il Papa ieri mattina [giovedì 10 aprile] passeggiava in carrozzella a Casa Santa Marta, ha chiesto di uscire per andare a pregare in basilica e ci è andato: “Era contento di andare in basilica e incontrare persone”, disse il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni.

Sabato 12 aprile 2025

Il sito Vatican News precisa: "Per il momento non ci sono previsioni e indicazioni sui riti della Settimana Santa, né sulla presenza del Pontefice durante le celebrazioni che dipenderà anche dalle condizioni metereologiche. La Sala Stampa conferma tuttavia che, su delega di Francesco, sarà il cardinale Leonardo Sandri, vice decano del Collegio cardinalizio, a celebrare la Messa della Domenica delle Palme il 13 aprile. Francesco continua anche la sua attività lavorativa visionando documenti e incontrando collaboratori. La Sala Stampa riferisce che negli ultimi giorni ha incontrato il sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Edgar Peña Parra, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, e monsignor Luciano Russo, segretario per le rappresentanze pontificie. Oltre a loro, anche alcuni capi Dicastero e superiori della Curia Romana."

 

Video. Papa Francesco in Basilica senza l'abito talare bianco, con la canottiera e un poncho argentino stile “Brochero” oppure “stile clochard” dice Dagospia. Perché la maldestra manipolazione delle foto e dei video sul Papa malato? La gestione della visibilità pubblica di Papa Francesco.

Alle ore 13 circa, sempre in sedia a rotelle e i naselli per l'ossigeno, Francesco è apparso a sorpresa fra i fedeli e turisti che in quel momento stavano visitando la Basilica di San Pietro. Il Pontefice si è recato alla tomba di san Pio X (Giuseppe Melchiorre Sarto) per pregare. Pio X è nato a Riese il 2 giugno 1835 e cioè 190 anni fa. Papa Sarto fu beatificato il 3 giugno 1951 e canonizzato il 29 maggio 1954 durante il pontificato di Pio XII. La festa fu fissata al 3 settembre e coloro che seguono il calendario del Vetus Ordo Missae lo festeggiano in tale data.

 (Ansa - La Repubblica - Video - 10 aprile 2025)

Il Papa in canottiera e con il poncho patagonico

Sulla sorprendente visita di Francesco, Vatican News, disse semplicemente: “Alla gente Francesco si è mostrato con un plaid contro il freddo addosso e i naselli per l’ossigeno”.  Ma è ben noto che la verità è un’altra come dimostra il video. Il Pontefice si è mostrato senza l’abito talare bianco e senza il solideo, con i pantaloni neri che ha sempre indossato dall’inizio del pontificato e in canottiera. Il Santo Padre si proteggeva con poncho, tipicamente argentino, che gli era stato appoggiato sul petto e le spalle.

I tanti rischi. L’intera scena della visita alla Basilica lascia stupefatti, certamente per l’abbigliamento incredibile del Santo Padre (alla “cura Brochero”), ma anche per i rischi gravissimi ai quali si è sposto se si pensa agli sbalzi di temperatura e alle insidie delle infezioni che provengono - soprattutto in queste circostanze - dagli assembramenti umani e negli ambienti chiusi e molto frequentati.

Atto voluto dal Papa. Naturalmente questa presenza a sorpresa è stata voluta e/o autorizzata dal Pontefice stesso. E’ impensabile che Papa Bergoglio sia stato costretto da qualcuno tra i suoi collaboratori, alcuni dei quali non sapevano nulla. Non ha  senso farsi domande sui collaboratori se si conosce minimante la personalità del Papa. I gesti inconsulti del Papa fanno parte di un lungo elenco.

Atto preparato e organizzato. Nulla di quanto è accaduto è stato un sussulto o un’intemperanza. Il dettaglio sul fatto che gli assistenti del Papa sono tutti in camicia e cravatta, senza la giacca, cosa inaudita per il personale cerimoniere, tanto meno per quello papale. C’è una scenografia studiata, anche l’abbigliamento di Bergoglio è pensato con sagacia. Forse, il Papa, che vive la sua degenza in questo modo, ha chiesto a sorpresa di essere portato presso la tomba di san Pio X. Come a sorpresa davanti a Santa Marta chiese, uscendo dal Gemelli, di essere portato a Santa Maria Maggiore. I gesuiti in Argentina lo battezzarono “Il matto” proprio per gesti apparentemente inconsulti.

Luogo più sacro. Sorprende che il Pontefice abbia voluto fare questa scena niente poco di meno che in Basilica, il luogo più sacro del cattolicesimo e della Chiesa Cattolica, Tomba dell’Apostolo Pietro. Di primo acchito sembra tutto insensato, “bergogliano”, per i titoli e le breaking news. Lui sa benissimo che i cattolici, incluso i giornalisti arruolati (i bergoglio-friendly) lo applaudiranno e i più critici o distante del cattolicesimo si dichiareranno attratti da questi gesti desacralizzanti. (“L’ultimo socialista” disse Roberto Saviano o “un Papa come ciascuno di noi”, aggiunse Fabio Fazio).

Comunicare con i suoi fedeli. L’interpretazione più diffusa in queste ore è semplice: il desiderio incontenibile di comunicare con i suoi, con i fedeli, con coloro che lo ammirano anche se non credenti. E nessuno, oltre le Mura, è capace di moderarlo, di convincerlo, di farlo capire e accettare consiglio sensati. Tra l’altro si tratta di consigli sulla sua salute, sempre declinante. In tutte le sue apparizioni pubbliche dalle dimissioni si è visto sempre peggio anche perché dell’ossigeno esterno non potrà più fare a meno.

Non necessario. Alla fine, come prima e sommaria sintesi, ciò che più colpisce, al punto di dubitare della salute mentale del Pontefice, è il fatto che nulla di queste cose era necessaria, in nessun modo. Tutto oltre a rischioso è stato gratuito. Anche la scelta di Pio X è strana a meno che sia stata un qualcosa di casuale, improvvisato, perché l’importante era entrare in Basilica. Perché non Montini, Wojtyla e il “nonno” Ratzinger?

Ma si può governare la Chiesa con questi metodi. Oggi si è avuto anche l’impressione che il gioco è misero. Approfittando dal fatto che il Papa si sente imbrigliati, quasi rinchiuso, e che compensa questi stati d’animo con una rischiosa impulsività mediatica, ci sono molti che non vogliono prendere atto che sta finendo il pontificato anche per loro. Sanno meglio di tutti che morto un Papa se ne fa un altro. Più si ritarda questo momento, le manovre pre-conclave si chiariscono e così si ha più chance di capire con più sicurezza dove vanno le acqua, e adattarsi alla nuova corrente. Il successore del Papa si sceglie attorno al letto di morte del ancora regnante.

Dr. Alfieri: fotografare il Papa malato è poco serio. Vanno ricordate le parole del dr. Sergio Alfieri, capo dei medici del team del "Gemelli", il 28 febbraio, nella conferenza stampa quando una giornalista chiese sul perché non c'erano foto del Papa malato e ricoverato pur essendo i media un strumento di comunicazione privilegiato di Francesco. Il medico, infastidito, rispose che la stampa doveva essere seria e non porse interrogativi sulla questione e tantomeno chiedere fotografie del Papa in pigiama o vestaglia. Al riguardo citò un caso ipotetico, quello di sua madre, 90 anni, ricoverata con la polmonite bilaterale fotografata in quelle condizioni. Sarebbe qualcosa di inaccettabile, disse.

La gestione della visibilità pubblica di Papa Francesco

          In quest’occasione singolare del Papa senza abito talare in Basilica, quasi come un anziano in corsia o in una RSA, va ricordato che per settimane a seguito dell’ospedalizzazione una possibile foto del Pontefice era un tema tabù. Poi, a sorpresa, si fece circolare una foto ¾ da dietro con alcuni dettagli che scatenarono alcune polemiche. Quando stato dimesso dal Policlinico, è stato mostrato da un balcone del quinto piano per 3-4 minuti senza i naselli per l’ossigeno, cosa che mise in difficoltà Francesco. Infine, in macchina, rientrando in Vaticano, l’agenzia Ap riuscì a scattare un primo piano che mostrava vistosamente le cannule per l’ossigeno. Infine, al termine della Messa giubilare per i malati, sempre a sorpresa il Pontefice è stato portato sulla Piazza di San Pietro e fatto salutare da decine di fedeli.

          Premesso che nulla di tutto ciò è stato possibile senza l'autorizzazione del Papa stesso, e che sarà sempre così fin quando decide lui, quel poco che si può commentare è lineare: queste presenze, con l'abito talare, il solideo e la croce pettorale, e anche quelle ultime con il poncho stile "cura Brochero", sono tutte iniziative del Pontefice. Nessuno lo sta usando. Nei dintorni del Papa non c'è nessuna persona capace di fare queste cose anche perché rischia di essere defenestrato sul colpo. Inoltre anche in questo caso si conferma una legge conosciuta: i collaboratori degli uomini potentissimi non sono mai consiglieri, sono devoti. Il Papa lo sa.

          La questione di fondo allo stato odierno della situazione, molto complessa e ingarbugliata, è un'altra. A nostro avviso il Papa non sta bene, anzi. La sua salute precipita e ogni volta che è stato possibile vedere - soprattutto nei filmati - il suo volto e la mobilità del suo corpo è palese che affronta un declino polmonare irreversibile. Non solo. Si vede anche che non è una persona in grado di governare la quotidianità della vita della Chiesa al contrario di quanto si dichiara e scrive in modo abbondante.

          La stessa gestione per così dire della sua visibilità è maldestra, a volte appare quasi irriflessiva, capricciosa e temeraria.