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Qui la prima parte Riceviamo e pubblichiamo. "S. Pio X, nella enciclica “Jucunda sane” emanata per il centenario di San Gregorio Magno...

lunedì 24 marzo 2025

Luis Badilla. In Vaticano, nel 2028, ci sarà un'Assemblea ecclesiale sull'attuazione del Sinodo. Molti dubbi?

Ora il Sinodo durerà altri tre anni? Un Nuovo Concilio senza Vescovi?
Grazie a Luis Badilla per questa notizia e analisi.
"(A)  Assemblea ecclesiale in Vaticano di tutta la Chiesa (2028). Trattandosi di un evento con al centro un tema fondamentale, viene da chiedersi subito sulla natura di quest’Assemblea ecclesiale; sulla sua autorità e autorevolezza; sulle materie in cui può prendere decisioni e sul fatto che sia, o no, un raduno consultivo. Per ora, è da escludere che possa essere un Terzo Sinodo sulla sinodalità e proprio per questo la domanda resta in piedi. Cos’è esattamente questo raduno mondiale?
(B) Perché queste spese ingiustificabili? E poi, in un periodo di crisi economica e finanziaria, con difficoltà crescenti e insidiose per la Santa Sede, secondo quanto ha detto Papa Francesco tre volte nell’ultimo anno, che senso ha far spendere al Vaticano e alle Chiese particolari (alcuni molto povere) soldi per mandare delegati, montare scenografie vanitose, assumere consultori ed esperti e tanto altro? Perché altre spese dopo quelle dei due Sinodi precedenti, molto alte? Perché non approfittare della Rete che consente di fare lo stesso e meglio con poche migliaia di dollari?".
Luigi C.

In Vaticano, nel 2028, ci sarà per volere del Papa un'Assemblea ecclesiale sull'attuazione del Sinodo sulla sinodalità (2021-2024). Di cosa si tratta esattamente? Alcuni dubbi sulla carattere del raduno e sll’utilità e sulle spese.

          La Sala stampa della Santa Sede, sabato scorso, ha pubblicato un comunicato della Segreteria Generale del Sinodo (NdR. I redattori si sono dimenticati di precisare Sinodo "dei Vescovi") che informa: è stata inviata "a tutti i Vescovi ed Eparchi e, attraverso di essi, a tutto “il Santo Popolo di Dio” a loro affidato, una Lettera sul processo di accompagnamento della fase attuativa del Sinodo «Per una Chiesa sinodale. Comunione, partecipazione, missione».

Testo della Lettra sul processo di accompagnamento della fase attuativa del Sinodo (Vaticano, 15 marzo 2025)

CALENDARIO

“Il Cammino che condurrà tutta la Chiesa alla celebrazione dell’Assemblea ecclesiale di ottobre 2028 – si legge nella Lettera - sarà scandito in modo da offrire tempi adeguati e sostenibili per avviare l’attuazione delle indicazioni del Sinodo, prevedendo poi alcuni significativi appuntamenti di valutazione:

Marzo 2025: annuncio del percorso di accompagnamento e valutazione;

Maggio 2025: pubblicazione del Documento di sostegno per la fase attuativa con le indicazioni per il suo svolgimento;

Giugno 2025 dicembre 2026: percorsi di attuazione nelle Chiese locali e loro raggruppamenti;

24-26 ottobre 2025: Giubileo delle équipe sinodali e degli organismi di partecipazione;

Primo semestre 2027: Assemblee di valutazione nelle Diocesi ed Eparchie;

Secondo semestre 2027: Assemblee di valutazione nelle Conferenze episcopali nazionali e internazionali, nelle Strutture gerarchiche orientali e in altri raggruppamenti di Chiese;

Primo semestre 2028: Assemblee continentali di valutazione;

Giugno 2028: pubblicazione dellInstrumentum laboris per i lavori dellAssemblea ecclesiale di ottobre 2028;

Ottobre 2028: celebrazione dellAssemblea ecclesiale in Vaticano.

I cinque Punti centrali del percorso

(1) Valutazione dell'applicazione della sinodalità

Secondo le parole del cardinale Mario Grech, Segretario generale del Sinodo dei vescovi, questa iniziativa è "l’avvio di un percorso di accompagnamento e valutazione della fase attuativa da parte della Segreteria Generale del Sinodo".

(2) Assemblea ecclesiale al posto del Sinodo ordinario dei vescovi (XVII)

Questo percorso "troverà infine sbocco nella celebrazione di un’Assemblea ecclesiale in Vaticano nell’ottobre 2028. Per il momento, pertanto, non si procede con l’indizione di un nuovo Sinodo, optando invece per un processo di consolidamento del percorso compiuto".

(3) Magistero ordinario ma non normativo, e seguito da scelte

"Già nella Nota di accompagnamento al Documento finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, il Santo Padre aveva precisato che esso «fa parte del magistero ordinario del Successore di Pietro» e come tale richiede di essere accolto. Proseguiva spiegando che esso non è strettamente normativo, ma impegna comunque le Chiese a compiere scelte coerenti. In particolare, «le Chiese locali e i raggruppamenti di Chiese sono ora chiamati a dare attuazione, nei diversi contesti, alle autorevoli indicazioni contenute nel Documento, attraverso i processi di discernimento e di decisione previsti dal diritto e dal Documento stesso»."

(4) Armonizzare le recezioni locali con la Chiesa tutta

"Alla luce di queste indicazioni, perciò, la fase attuativa del Sinodo va intesa non come una semplice “applicazione” di direttive provenienti dall’alto, ma piuttosto come un processo di “recezione” degli orientamenti espressi dal Documento finale in maniera adeguata alle culture locali e ai bisogni delle comunità. Al contempo, è necessario procedere insieme come Chiesa tutta, armonizzando la recezione nei diversi contesti ecclesiali. Questo è il motivo del processo di accompagnamento e valutazione, che nulla toglie alla responsabilità di ogni Chiesa."

(5) Il Papa potrà applicare alla Chiesa ciò che è evidenziato valido nelle Chiese particolari

"Il percorso costituirà, inoltre, un’occasione per valutare insieme le scelte effettuate a livello locale e riconoscere i progressi compiuti in termini di sinodalità (cfr. n. 9). Grazie a questo percorso, il Santo Padre potrà ascoltare e confermare gli orientamenti ritenuti validi per la Chiesa tutta (cfr. nn. 12 e 131). Infine, questo processo costituisce la cornice al cui interno situare le molte e diverse iniziative di attuazione degli orientamenti del Sinodo, in particolare i risultati dei lavori dei Gruppi di Studio e i contributi della Commissione canonistica''.

Alcune domande al cardinale maltese Mario Grech

(A)  Assemblea ecclesiale in Vaticano di tutta la Chiesa (2028). Trattandosi di un evento con al centro un tema fondamentale, viene da chiedersi subito sulla natura di quest’Assemblea ecclesiale; sulla sua autorità e autorevolezza; sulle materie in cui può prendere decisioni e sul fatto che sia, o no, un raduno consultivo. Per ora, è da escludere che possa essere un Terzo Sinodo sulla sinodalità e proprio per questo la domanda resta in piedi. Cos’è esattamente questo raduno mondiale?

(B) Perché queste spese ingiustificabili? E poi, in un periodo di crisi economica e finanziaria, con difficoltà crescenti e insidiose per la Santa Sede, secondo quanto ha detto Papa Francesco tre volte nell’ultimo anno, che senso ha far spendere al Vaticano e alle Chiese particolari (alcuni molto povere) soldi per mandare delegati, montare scenografie vanitose, assumere consultori ed esperti e tanto altro? Perché altre spese dopo quelle dei due Sinodi precedenti, molto alte? Perché non approfittare della Rete che consente di fare lo stesso e meglio con poche migliaia di dollari?

Sorpresa! Card. Grech: Ora i Sinodi dei Vescovi sono

processi articolati in tre fasi – Intervista

         Vatican News, il 15 marzo, ha pubblicato un'intervista di Andrea Tornielli al cardinale maltese Mario Grech, Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, con il proposito - si evidenzia chiaramente dalle domande - che la lettera del porporato per avviare la terza fase del sinodo sulla sinodalità ha provocato nella Chiesa, in migliaia di diocesi, grande sorpresa. Il documento riapre il dibattito e i dubbi sul carattere delle conclusioni (magistero ordinario, normativo o no), sulla struttura e autorità dell'Assemblea ecclesiale mondiale, cosa del tutto nuova, mai vista o sperimentata a livello planetario. L'apertura dell'intervista e poi la sua conclusione sono molto significative per capire quale percorso si è voluto aprire.

Domanda. Eminenza, il Sinodo sulla sinodalità sembrava concluso… e ora si riparte, per volontà di Papa Francesco che dal Gemelli ha approvato il calendario dei lavori per il prossimo triennio.

“È vero, molti hanno pensato che il Sinodo si fosse concluso con la celebrazione della seconda sessione dell’Assemblea, nell’ottobre scorso. In realtà la costituzione apostolica Episcopalis Communio ha “trasformato” il Sinodo da un evento in un processo articolato in tre fasi: preparatoria, celebrativa e attuativa (EC, art. 4). (…) Trattandosi della prima volta di un’Assemblea ecclesiale a livello dell’intera Chiesa, molte cose sono ancora da precisare, anche se possiamo fare tesoro dell’esperienza delle Assemblee della Tappa continentale, che sono state tutte ecclesiali.” (Testo completo dell’intervista)