In Vaticano,
nel 2028, ci sarà per volere del Papa un'Assemblea ecclesiale sull'attuazione
del Sinodo sulla sinodalità (2021-2024). Di cosa si tratta esattamente? Alcuni
dubbi sulla carattere del raduno e sll’utilità e sulle spese.
La
Sala stampa della Santa Sede, sabato scorso, ha pubblicato un comunicato della
Segreteria Generale del Sinodo (NdR. I redattori si sono dimenticati di
precisare Sinodo "dei Vescovi") che informa: è stata inviata "a
tutti i Vescovi ed Eparchi e, attraverso di essi, a tutto “il Santo Popolo di
Dio” a loro affidato, una Lettera sul processo di accompagnamento della fase
attuativa del Sinodo «Per una Chiesa sinodale. Comunione, partecipazione,
missione».
Testo
della Lettra
sul processo di accompagnamento della fase attuativa del Sinodo (Vaticano, 15
marzo 2025)
CALENDARIO
“Il Cammino che condurrà tutta la Chiesa alla
celebrazione dell’Assemblea ecclesiale di ottobre 2028 – si legge nella Lettera
- sarà scandito in modo da offrire tempi adeguati e sostenibili per avviare
l’attuazione delle indicazioni del Sinodo, prevedendo poi alcuni significativi
appuntamenti di valutazione:
▂ Marzo 2025: annuncio del
percorso di accompagnamento e valutazione;
▂ Maggio 2025:
pubblicazione del Documento di sostegno per la fase attuativa con le
indicazioni per il suo svolgimento;
▂ Giugno 2025 – dicembre 2026: percorsi
di attuazione nelle Chiese locali e loro raggruppamenti;
▂ 24-26 ottobre 2025:
Giubileo delle équipe sinodali e degli organismi di partecipazione;
▂ Primo semestre 2027:
Assemblee di valutazione nelle Diocesi ed Eparchie;
▂ Secondo semestre 2027:
Assemblee di valutazione nelle Conferenze episcopali nazionali e
internazionali, nelle Strutture gerarchiche orientali e in altri raggruppamenti
di Chiese;
▂ Primo semestre 2028:
Assemblee continentali di valutazione;
▂ Giugno 2028:
pubblicazione dell’Instrumentum laboris per i lavori dell’Assemblea ecclesiale di
ottobre 2028;
▂ Ottobre 2028:
celebrazione dell’Assemblea ecclesiale in Vaticano.
I cinque Punti centrali del percorso
(1)
Valutazione dell'applicazione della sinodalità
Secondo le parole del cardinale Mario Grech,
Segretario generale del Sinodo dei vescovi, questa iniziativa è "l’avvio
di un percorso di accompagnamento e valutazione della fase attuativa da parte
della Segreteria Generale del Sinodo".
(2)
Assemblea ecclesiale al posto del Sinodo ordinario dei vescovi (XVII)
Questo percorso "troverà infine sbocco nella
celebrazione di un’Assemblea ecclesiale in Vaticano nell’ottobre 2028. Per il
momento, pertanto, non si procede con l’indizione di un nuovo Sinodo, optando
invece per un processo di consolidamento del percorso compiuto".
(3)
Magistero ordinario ma non normativo, e seguito da scelte
"Già nella Nota di accompagnamento al
Documento finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi,
il Santo Padre aveva precisato che esso «fa parte del magistero ordinario del
Successore di Pietro» e come tale richiede di essere accolto. Proseguiva
spiegando che esso non è strettamente normativo, ma impegna comunque le Chiese
a compiere scelte coerenti. In particolare, «le Chiese locali e i
raggruppamenti di Chiese sono ora chiamati a dare attuazione, nei diversi
contesti, alle autorevoli indicazioni contenute nel Documento, attraverso i
processi di discernimento e di decisione previsti dal diritto e dal Documento
stesso»."
(4)
Armonizzare le recezioni locali con la Chiesa tutta
"Alla luce di queste indicazioni, perciò, la
fase attuativa del Sinodo va intesa non come una semplice “applicazione” di
direttive provenienti dall’alto, ma piuttosto come un processo di “recezione”
degli orientamenti espressi dal Documento finale in maniera adeguata alle
culture locali e ai bisogni delle comunità. Al contempo, è necessario procedere
insieme come Chiesa tutta, armonizzando la recezione nei diversi contesti
ecclesiali. Questo è il motivo del processo di accompagnamento e valutazione,
che nulla toglie alla responsabilità di ogni Chiesa."
(5) Il Papa
potrà applicare alla Chiesa ciò che è evidenziato valido nelle Chiese
particolari
"Il percorso costituirà, inoltre,
un’occasione per valutare insieme le scelte effettuate a livello locale e
riconoscere i progressi compiuti in termini di sinodalità (cfr. n. 9). Grazie a
questo percorso, il Santo Padre potrà ascoltare e confermare gli orientamenti
ritenuti validi per la Chiesa tutta (cfr. nn. 12 e 131). Infine, questo
processo costituisce la cornice al cui interno situare le molte e diverse
iniziative di attuazione degli orientamenti del Sinodo, in particolare i
risultati dei lavori dei Gruppi di Studio e i contributi della Commissione
canonistica''.
Alcune
domande al cardinale maltese Mario Grech
(A) Assemblea ecclesiale in Vaticano di tutta la
Chiesa (2028). Trattandosi di un evento con al centro un tema fondamentale,
viene da chiedersi subito sulla natura di quest’Assemblea ecclesiale; sulla sua
autorità e autorevolezza; sulle materie in cui può prendere decisioni e sul
fatto che sia, o no, un raduno consultivo. Per ora, è da escludere che possa
essere un Terzo Sinodo sulla sinodalità e proprio per questo la domanda resta
in piedi. Cos’è esattamente questo raduno mondiale?
(B) Perché queste spese
ingiustificabili? E poi, in un periodo di crisi economica e finanziaria, con
difficoltà crescenti e insidiose per la Santa Sede, secondo quanto ha detto
Papa Francesco tre volte nell’ultimo anno, che senso ha far spendere al
Vaticano e alle Chiese particolari (alcuni molto povere) soldi per mandare
delegati, montare scenografie vanitose, assumere consultori ed esperti e tanto
altro? Perché altre spese dopo quelle dei due Sinodi precedenti, molto alte?
Perché non approfittare della Rete che consente di fare lo stesso e meglio con
poche migliaia di dollari?
Sorpresa!
Card. Grech: Ora i Sinodi dei Vescovi sono
processi
articolati in tre fasi – Intervista
Vatican News, il 15 marzo, ha pubblicato
un'intervista di Andrea Tornielli al cardinale maltese Mario Grech, Segretario
generale del Sinodo dei Vescovi, con il proposito - si evidenzia chiaramente
dalle domande - che la lettera del porporato per avviare la terza fase del
sinodo sulla sinodalità ha provocato nella Chiesa, in migliaia di diocesi,
grande sorpresa. Il documento riapre il dibattito e i dubbi sul carattere delle
conclusioni (magistero ordinario, normativo o no), sulla struttura e autorità
dell'Assemblea ecclesiale mondiale, cosa del tutto nuova, mai vista o
sperimentata a livello planetario. L'apertura dell'intervista e poi la sua
conclusione sono molto significative per capire quale percorso si è voluto
aprire.
Domanda. Eminenza, il Sinodo sulla sinodalità sembrava concluso… e
ora si riparte, per volontà di Papa Francesco che dal Gemelli ha approvato il
calendario dei lavori per il prossimo triennio.
“È vero, molti hanno
pensato che il Sinodo si fosse concluso con la celebrazione della seconda
sessione dell’Assemblea, nell’ottobre scorso. In realtà la costituzione
apostolica Episcopalis Communio ha “trasformato” il Sinodo da un evento in un
processo articolato in tre fasi: preparatoria, celebrativa e attuativa (EC,
art. 4). (…) Trattandosi della prima volta di un’Assemblea ecclesiale a livello
dell’intera Chiesa, molte cose sono ancora da precisare, anche se possiamo fare
tesoro dell’esperienza delle Assemblee della Tappa continentale, che sono state
tutte ecclesiali.” (Testo
completo dell’intervista)