Sabato 15
mattina “Vatican News” titolava: "Il Papa al Gemelli, situazione stabile e
recupero lento". In quel momento la
frase era un buon riassunto su quanto stava succedendo con le condizioni di
salute del Papa. In sostanza, nessuna crisi grave, miglioramento seppure lento
di diversi parametri importanti, ma il tutto in un regime di stabilità che non
consentiva aggiungere altro.
Da giorni in diversi ambienti ben informati, alcuni vicini al “Gemelli”, hanno insistito sull’alta probabilità che il Santo Padre resti ricoverato per altri numerosi giorni. Dal 14 febbraio al 15 marzo, Francesco, è rimasto in ospedale 29 giorni, ai quali si potrebbero aggiungere altri 37 (fino a Pasquetta, 21 aprile). In totale oltre due mesi. Non sembra però probabile, e fra tanti rumori che girano in continuazione, spesso insensati, questo potrebbe essere un altro. Ad ogni modo Papa Francesco è il Pontefice che nella storia della Chiesa è rimasto ricoverato più tempo in una struttura sanitaria fuori dal Vaticano.
Sabato 15 – sempre a ricovero, con
miglioramenti
Dopo il Comunicato
N° 21 dell’11 marzo, il giorno 14 la Sala stampa fece questa notifica: “"Non
ci sono novità da segnalare rispetto al quadro clinico di Papa Francesco, la
situazione è stabile, e per questo i medici hanno deciso di non redigere questa
sera [14 marzo] l’annunciato bollettino medico.”
Invece,
questo sabato 15 è stato pubblicato il Comunicato
N° 22. “Ecco il testo: Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste
stabili, confermando i progressi evidenziati nell'ultima settimana. Prosegue
l'ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di
ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne. Il Santo Padre
necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e
respiratoria; tali terapie, allo stato, fanno registrare ulteriori, graduali
miglioramenti.” Ester Palma (www.corriere.it), scriveva lo scorso 15 marzo
attribuendo la dichiarazione alla Sala stampa vaticana: "Il Papa può
muoversi e camminare come sempre, a volte gli serve più assistenza, altre meno.
Sono piccoli spostamenti che gli consentono di alternare il letto alla
poltrona".
Domenica 16
marzo – nessuna notizia sulla salute del Papa
Angelus di
Papa Francesco. “!
Vi ringrazio tutti per le vostre preghiere, e ringrazio coloro che mi assistono
con tanta dedizione. So che pregano per me tanti bambini; alcuni di loro oggi
sono venuti qui al “Gemelli” in segno di vicinanza. Grazie, carissimi bambini!
Il Papa vi vuole bene e aspetta sempre di incontrarvi. Continuiamo a pregare
per la pace, specialmente nei Paesi feriti dalla guerra: nella martoriata
Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Repubblica Democratica
del Congo. E preghiamo per la Chiesa, chiamata a tradurre in scelte concrete il
discernimento fatto nella recente Assemblea Sinodale. Ringrazio la Segreteria
Generale del Sinodo, che nei prossimi tre anni accompagnerà le Chiese locali in
questo impegno. La Vergine Maria ci custodisca e ci aiuti ad essere, come Lei,
portatori della luce e della pace di Cristo."
[NdR] Papa Francesco, a causa delle sue condizioni di salute, non ha recitato
la preghiera marina in sua presenza 5 domeniche: 16 e 23 febbraio - 2, 9, 16 di
marzo. Come noto è stato diffuso il testo scritto del preparato dal Pontefice.
Lunedì 17
marzo - può stare senza ossigeno alcuni
momenti
Ovviamente
dal primo mattino la stampa ha sottolineato molto la foto pubblicata domenica
16 in serata in cui si vede Papa Francesco (foto ¾) seduto di fronte all’altare
della Cappella del suo appartamento presso il “Gemelli”. Tra il 14 febbraio e
il 17 marzo il Papa è rimasto in ospedale 31 giorni. Naturalmente la foto, come
scontato, ha dato origine ad alcune polemiche inconsistenti tipiche dei social.
E’ chiaro che il Pontefice non sta bene; che il ricovero - per ora - è senza data di termine
In
serata nel Punto stampa, Matteo Bruni, direttore della Sala stampa vaticano ha
precisato che la situazione del Papa è stazionaria e che si registrano lievi
miglioramenti grazie alla fisioterapia. "La giornata del Papa è trascorsa
in linea con quella di ieri: fisioterapia, preghiera, un po' di lavoro e
terapia farmacologica. La situazione è stazionaria. Per quanto riguarda la
fisioterapia respiratoria e motoria si registrano piccoli lievi miglioramenti
dal punto di vista respiratorio e motorio". La Repubblica.it aggiunge: “Per alcuni brevi
momenti, come gli spostamenti, Bergoglio può stare senza ossigenoterapia.
Questo dato spiegherebbe il fatto che nella foto di ieri [16 marzo] Papa
Francesco sia comparso senza ossigeno. Per quanto riguarda la degenza al
Gemelli "le dimissioni non sono imminenti". Il ricovero potrebbe
essere ancora lungo. Per quanto riguarda il gonfiore alla mano destra visibile
nella foto, sarebbe una conseguenza della scarsa mobilità.”
[NdR] Per leggere correttamente i Punti stampa, conversazioni con i
giornalisti, si deve sapere che M. Bruni man mano che parla autorizza ad essere
citato, ma quando le cose che dice si devono attribuire a “fonti vaticane ben
informate” precisa che non può essere citato.
Martedì 18
marzo – ossigenazione più soft
La
Sala stampa vaticana fa filtrare "indiscrezioni autorevoli" (e
autorizzate) per la giornata odierna, martedì 18 marzo. Le Agenzie AdnKronos e
Ansa parlano di “lievi miglioramenti". Aggiungono che la notte scorsa (tra
lunedì e martedì) il Papa non ha utilizzato la ventilazione meccanica non
invasiva (la maschera) ma solo l’ossigenazione ad alti flussi. Una “buona
notizia” da trattare comunque “con prudenza” perché non significa che sia una
situazione definitiva. Durante il giorno ha alternato gli alti flussi con una
ossigenazione più soft, non ad alti flussi con le cannule. Il Papa ha
continuato con la terapia farmacologica per arginare la polmonite bilaterale e
ha continuato anche oggi la fisioterapia motoria e respiratoria. La giornata è
trascorsa tra preghiera, riposo e un po' di lavoro. Il Papa resterà ricoverato
ancora e le sue dimissioni dall'ospedale non sono imminenti. Lo ribadiscono
fonti vaticane ricordando che i medici nel bollettino avevano parlato della
necessità di "ulteriori giorni" di terapie ospedaliere. "E' da
interpretare in maniera larga", sottolineano le stesse fonti.
Mercoledì 19
marzo – Il Papa non usa la maschera notturna
Non
filtrano particolari sulle condizioni di salute del Papa, almeno fino al tardo
pomeriggio quando la Sala stampa diffonde il Comunicato N° 23: “Le condizioni cliniche del Santo Padre si
confermano in miglioramento. Il Santo Padre ha sospeso la ventilazione
meccanica non invasiva e ridotto anche la necessità dell'ossigenoterapia ad
alti flussi. Continuano i progressi della fisioterapia motoria e respiratoria. Questa
mattina nella solennità di San Giuseppe il Santo Padre ha concelebrato la Santa
Messa.”
La Catechesi del
mercoledì, scritta e letta come le precedenti, centrata su "Gesù Cristo
nostra speranza" non ha avuto l'abituale aggiunta nella quale il Papa fa
riferimento a situazioni internazionali critiche e insidiose. Come noto da
sempre Francesco esprime le sua preoccupazione in merito ai conflitti armati in
corso. Testo)
Giovedì 20
marzo – stabile e piccoli miglioramenti
Le "indiscrezioni autorizzate"
che fa circolare il Vaticano anche oggi sottolineano "nuovi lievi
miglioramenti”. Si parla di paziente “stabile in un quadro complesso” e di
"manovre per dosare ulteriormente l’uso dell’ossigeno".
Venerdì 21 marzo
- ossigenazione differenziata
Papa Francesco sta facendo
"piccoli miglioramenti con la fisioterapia motoria e respiratoria".
E' quanto riporta la sala stampa del Vaticano, venerdì 21 marzo. "Per l'Angelus al momento si prevede la forma
solo scritta per la sesta domenica" di seguito. Confermano, inoltre, dalla
Santa Sede che, anche questa notte, è stata "sospesa la ventilazione
meccanica non invasiva (la maschera) e sostituita con l'ossigenazione ad alti
flussi". Durante il giorno il Pontefice ha ridotto l'ossigenazione ad alti
flussi per ricevere ossigeno soltanto con i naselli. Fonti vaticane spiegano
che dal momento che il Pontefice sta progressivamente riducendo l'ossigenazione
ad alti flussi e "con meno ossigeno deve dosare in maniera diversa l'aria
per parlare". Quindi, "con l'ossigenazione differente - viene
spiegato - bisogna vedere come va l'articolazione della parola". L'umore
del Papa resta buono. Il bollettino sarà diramato non prima di lunedì prossimo.
Quanto ai tempi delle possibili dimissioni dall'ospedale, concludono dal Vaticano,
"dal Gemelli ancora i medici non hanno fornito una tempistica".
(AdnKronos)
Bene, il Santo Padre esce dall'ospedale tra un paio d'ore, salvo sorprese (in anticipo) per andare a casa. Occorre evidenziare, come già scrivevo in un commento dell'11 marzo, che:
RispondiEliminaa) la terapia non finisce oggi, ma va proseguita a tempo indeterminato, in misura e forme adeguate, considerando che ha un'affezione broncopolmonare cronica, suscettibile di riacutizzarsi in qualunque momento;
b) occorre quindi scegliere i farmaci più idonei, e anche meno invasivi per il Paziente, e oltre a ciò aggiungere una riabilitazione respiratoria e motoria, come sta già facendo;
c) quanto all'ossigeno, va somministrato solo se il livello nel sangue scende sotto un certo valore critico, e si può monitorare tale soglia con un apparecchio molto semplice da usare, il saturimetro;
d) prevenire le possibili cause di riacutizzazione della bronchite cronica, come il raffreddamento e il contatto stretto con altre persone, veicoli di germi, virus, ecc.
e) conta anche il riposo, che permette di recuperare le forze in modo naturale, ricordando che la 'vis resanatrix naturae' è una risorsa fondamentale nella cura di tutte le malattie.
Una parola vorrei spendere sulla parte spirituale di questa vicenda, che interessa a tutti i cattolici, e anzi agli umani in generale.
Dio non manda mai un male ai suoi figli se non per riservare loro un bene più grande, come scrisse il Manzoni: io mi aspetto, come credente, che il Papa, consapevole della fede del popolo di Dio, faccia la cosa giusta, e modifichi il suo paradigma pastorale, comportandosi come un fedele Vicario di Cristo, qual egli è e quale è stato indicato dai Padri nel Conclave, dodici anni fa. Non mi dilungo sui vari temi de quibus: l’equivalenza di tutte le religioni, la benedizione delle coppie irregolari, la sinodalità che prevale sul mandato di Cristo, ecc.
E pertanto gli consiglio, senza saccenza, ma come figlio della Chiesa, di identificarsi con la donna adultera (Gv 8, 1-11) e soprattutto con il malato della piscina di Betzathà (Gv 5, 1-14), i quali entrambi scamparono ad un triste destino grazie all'intervento divino, e a cui il Signore raccomandò, con calore, di cambiare vita.
Angelo Di Marzo, pneumologo.
Illusione. Il pericolo è che visto le sue condizioni critiche dia un accelerata alle inique riforme. Dio ci salvi !!!
EliminaIl pontefice ha fior fiore di medici privati accanto, roba che un comune cittadino con la sanità pubblica sarebbe già deceduto. Pensassero invece alla salus animarum di cui non si parla più!
EliminaSuggestiva come riflessione. Tuttavia qualcosa mi dice che è solo una pia illusione. Le persone arroganti ( e bergoglio lo è..o quantomeno lo è stato fino al giorno del ricovero o anche oltre) è molto difficile che cambino rotta. Mi sbaglio? Forse..chissà...vedremo. Ne ho conosciute fin troppe di persone così. Io in ogni caso spero che possa fare un grande gesto (questo sì) di umiltà scegliendo ciò che avrebbe dovuto fare da tempo: dimettersi.
EliminaTecnicamente sarebbe possibile ma non credo che questo pericolo arrivare a concretizzarsi. Il tempo passa per tutti ,le forze declinano e vedere la morte da vicino consiglia a tutti,anche ai più bellicosi, una salutare prudenza....
EliminaMa l’anonimo delle 21.56, che dà dell’arrogante al Papa, oltretutto scrivendo volutamente il suo cognome con lettera minuscola, è cattolico? Che ci fa qui? E chi ha pubblicato il commento non ha niente da ridire? Mi pare che, in altri contesti, le correzioni non sono mancate.
EliminaPoi all'improvviso lo dimettono.
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