Il Papa sponsorizza dalla finestra del Palazzo apostolico un programma Tv,
“Che tempo che fa” del Canale 9 della
Warner Bros (Italia). Francesco, propagandista dei progressisti?
Momento unico e impensabile: domenica
26 gennaio scorso, nel dopo Angelus, a sorpresa, Papa Francesco sponsorizza il
programma del Canale 9 (Warner Bros, Italia) “Che tempo che fa” di Fabio Fazio.
Fabio Fazio: “L’aspettavamo da tutta la vita un Papa così”
Non era mai accaduto che un Pontefice, dalla finestra del Palazzo Apostolico, pronunciasse parole precise per propagandare un programma politico di una televisione commerciale. Ecco le parole di Francesco:
"Domani - [27 gennaio 2025] -
ricorre la Giornata Internazionale di Commemorazione in memoria delle vittime
dell’Olocausto: ottant’anni dalla liberazione del Campo di concentramento di
Auschwitz. L’orrore dello sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi
avvenuto in quegli anni non può essere né dimenticato né negato. Ricordo la
brava poetessa ungherese Edith Bruck, che abita a Roma. Lei ha sofferto tutto
questo. Oggi, se volete, potete ascoltarla nel programma “Che tempo che fa”. È
una brava donna. Ricordiamo anche tanti cristiani, tra i quali numerosi martiri.
Rinnovo il mio appello affinché tutti collaborino a debellare la piaga
dell’antisemitismo, insieme ad ogni forma di discriminazione e persecuzione
religiosa. Costruiamo insieme un mondo più fraterno, più giusto, educando i
giovani ad avere un cuore aperto a tutti, nella logica della fraternità, del
perdono e della pace."
La “sinistra dei scelti”
Tutte queste parole del Papa sono perfette, da applaudire e da ripetere, ma
per far sì che siano condivisibili, con convinzione sincera, bastava che al
posto di dire “Che tempo che fa” (brand commerciale e politico) il Pontefice
avesse detto “in un programma televisivo”.
Per afferrare la banalità delle espressioni di Papa Francesco si potrebbero
sviluppare diversi e numerosi argomenti. Sarebbe però una perdita di tempo.
Basta solo immaginare Karol Wojtyla o Joseph Ratzinger, Giovanni Battista
Montini o Giuseppe Roncalli che dalla finestra del Palazzo Apostolico
sponsorizzano un marchio o un programma radiofonico o televisivo.
E poi, quale bisogno aveva Papa Bergoglio di associare la persona del
Vescovo di Roma a un presentatore televisivo italiano discusso, divisivo e
portavoce di una cosiddetta “sinistra” progressista, quella dei migliori degli altri e sempre nel giusto, nel buono e nel vero?
In questa materia siamo ormai al punto
estremo: chi critica il Papa, chi non è d’accordo con quanto dice e come lo
dice, chi si sente lontano dal come Bergoglio fa il Papa, ovviamente è un
reazionario, un anti-progressista, un pre-conciliare, insomma un “indietrista”. Ed
è così perché Papa Francesco, come ci ha ricordato il presentatore di Canale 9,
Fabio Fazio, sul Pontefice argentino: “L’aspettavamo
da tutta la vita un Papa cosi” … “Soprattutto
noi”, ha aggiunto giustamente l’attrice Luciana Littizzetto. (Programma del 26 gennaio 2025)