Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra san Tito.
L.V.
6 Febbraio 2025, Luna settima
A Cesaréa, nella Cappadócia, il natale di santa Dorotéa, Vergine e Martire, la quale, sotto Saprízio, Preside di quella Provincia, prima tormentata coll’eculeo, poi lunghissimamente percossa cogli schiaffi, da ultimo fu condannata a morte. Durante il suo martirio un certo Teófilo rétore, convertitosi alla fede di Cristo, e subito crudelmente tormentato coll’eculeo, alla fine fu ucciso colla spada.
Ad Emesa, nella Fenícia, san Silváno Vescovo, il quale, avendo governato quella Chiesa per quarant’anni, finalmente, sotto Massimiáno Imperatore, insieme con altri due esposto alle fiere e sbranato membro a membro, ricevette la palma del martirio.
Nello stesso giorno i santi Martiri Saturníno, Teófilo e Revocáta.
Ad Auvergne, in Fráncia, sant’Antoliáno Martire.
Ad Arras, in Fráncia, san Vedásto, Vescovo della stessa città, la cui vita e morte fu resa illustre da moltissimi miracoli.
A Saint-Amand, in Fráncia, sant’Amándo, Vescovo di Utrecht, il quale tanto in vita che dopo morte rifulse gloriosamente per miracoli. Del suo nome in seguito fu onorata la città, nella quale egli aveva costruito un monastero e aveva terminato la sua vita mortale.
A Bológna san Guaríno, Cardinale e Vescovo di Palestrína, illustre per la santità della vita.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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