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lunedì 16 dicembre 2024

Il cardinale Cupich afferma che l'unico modo valido per ricevere la comunione è in piedi, per non “interrompere il flusso della processione”

Sempre peggio.
Ricordiamo al cardinale di Chicago: ISTRUZIONE Redemptionis sacramentum su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia, "[91.] Nella distribuzione della santa Comunione è da ricordare che«i ministri sacri non possono negare i sacramenti a coloro che li chiedano opportunamente, siano disposti nel debito modo e non abbiano dal diritto la proibizione di riceverli».  Pertanto, ogni cattolico battezzato, che non sia impedito dal diritto, deve essere ammesso alla sacra comunione. Non è lecito, quindi, negare a un fedele la santa Comunione, per la semplice ragione, ad esempio, che egli vuole ricevere l’Eucaristia in ginocchio oppure in piedi".
QUI Aldo Maria Valli: 
Luigi C.

redaccioninfovaticana, 13 dicembre 2024

Il cardinale arcivescovo di Chicago, il progressista Blase J. Cupich, ha scritto questa settimana una lettera pastorale chiedendo ai fedeli di non ricevere la comunione in ginocchio.
Ci sono centinaia di migliaia di argomenti su cui un vescovo, pastore del suo popolo, può scrivere per far luce e rafforzare la fede delle sue pecorelle, ma il cardinale Cupich è uno di quelli che preferisce fare rumore e generare ulteriori controversie. Cupich preferisce aggiungere benzina al fuoco sempre crescente all'interno della Chiesa.
Il cardinale americano ci assicura che “abbiamo tutti beneficiato del rinnovamento della Chiesa portato dal Concilio Vaticano II”. Secondo Cupich, “i vescovi presenti al Concilio hanno chiarito che il rinnovamento della liturgia nella vita della Chiesa è centrale per la missione di proclamare il Vangelo”. Pertanto, sostiene il cardinale, “sarebbe un errore ridurre il rinnovamento a un mero aggiornamento della nostra liturgia per adattarla ai tempi in cui viviamo, come se fosse una sorta di lifting liturgico”. Abbiamo bisogno del restauro della liturgia perché ci dà la possibilità di annunciare Cristo al mondo”, ha detto l'arcivescovo di Chicago.

Processione sulla comunione

Il cardinale statunitense scrive nella sua missiva che “il nostro rituale per ricevere la Santa Comunione ha un significato speciale a questo proposito. Ci ricorda che ricevere l'Eucaristia non è un'azione privata ma comunitaria, come implica la parola stessa 'comunione'”.
Cupich spiega che per questo motivo la Santa Sede ha stabilito che “i fedeli procedono insieme come espressione del loro farsi avanti come Corpo di Cristo e ricevono la Santa Comunione in piedi”.
Per quanto riguarda le processioni, il cardinale sottolinea che esse “fanno parte della liturgia fin dai primi tempi della pratica cristiana. Ci danno un'esperienza sensibile di ciò che significa essere un popolo pellegrino, aiutandoci a tenere a mente che stiamo viaggiando insieme verso la pienezza del banchetto celeste che Cristo ha preparato per noi”.
L'arcivescovo di Chicago usa questa scusa per sottolineare che “non si dovrebbe fare nulla per ostacolare una qualsiasi di queste processioni, in particolare quella che si svolge durante il rito della Santa Comunione. Interrompere questo momento non fa altro che diminuire questa potente espressione simbolica, con la quale i fedeli, mentre procedono insieme, esprimono la loro fede di essere chiamati a diventare il Corpo stesso di Cristo che ricevono”. Ecco perché, in modo sottile e sibillino, il cardinale cerca di convincere i fedeli a non ricevere la comunione in ginocchio. Il cardinale Cupich la mette così: “Nessuno dovrebbe fare un gesto che attiri l'attenzione su di sé o interrompa il flusso della processione. Ciò sarebbe contrario alle norme e alla tradizione della Chiesa, che tutti i fedeli sono chiamati a rispettare e osservare”.

Cupich contro l'approvazione del Sinodo

L'arcivescovo di Chicago ha il sostegno del sempre controverso Austen Ivereigh, biografo di riferimento di Papa Francesco. Ivereigh si è espresso a favore della lettera di Cupich perché quest'ultimo è stato molto coraggioso nel criticare “la moda di alcune persone di inginocchiarsi quando ricevono la comunione, perché è più ‘riverente’”. Ivereigh critica coloro che ricevono la comunione in ginocchio perché “è vistoso e disturba” la processione liturgica dei fedeli al momento della comunione.

In mezzo a tanta confusione, che alcuni cercano ora di mascherare da tradizione, c'è chi ha ritratto il cardinale Cupich, uno dei più ferventi difensori della sinodalità... anche se poi la applica come meglio crede.

L'americano Matthew Hazell, collaboratore del blog Rorate Caeli, ha ritratto Cupich e Ivereigh facendogli assaggiare la loro stessa medicina citando una delle conclusioni del Sinodo: “Allargare la tenda richiede di accogliere gli altri, di fare spazio alla loro diversità... Una spiritualità sinodale può essere solo quella che accoglie le differenze e promuove l'armonia... Una Chiesa sinodale è costruita intorno alla diversità...” (Synod on Synodality, SCD, nn. 28, 85, 87).

Hazell ha denunciato attraverso i suoi social network l'ultimo oltraggio alla Chiesa sinodale “in ascolto” e “accogliente”. Diversità e accoglienza per tutti... tranne che per coloro che ricevono la comunione in ginocchio.