Per ricordare di non usare il termine "pedofilia", ma, quasi sempre si tratta di pederastia e omosessualità.
Luigi C.
Informazione Cattolica, Angelica La Rosa, 5-12-24
IL DATO SPAGNOLO
In Spagna, attraverso le testimonianze raccolte dall’Unità di assistenza alle vittime, un totale di 674 vittime di abusi sessuali all’interno della Chiesa cattolica spagnola sono state effettivamente accertate. Di queste, le vittime di sesso maschile dei chierici (che come è noto nella Chiesa Cattolica sono solo maschi) sono stati 563 (l’84,39%), 110 le vittime femmine (il 15,61%). La stragrande maggioranza aveva tra i 30 e i 75 anni al momento della testimonianza, con la più grande fascia di età compresa tra i 50 e i 65 anni (con 186 vittime, il 39%).
L’ex ministro del PSOE, il socialista Angel Gabilondo, che è il mediatore del governo iberico per i casi di pedofilia nella Chiesa Cattolica ha spiegato questi dati nei giorni scorsi davanti ai membri del Congresso dei Deputati, dove ha presentato il controverso (recentemente erano stati dati per validi falsi casi di abuso) Rapporto sugli abusi sessuali nella Chiesa cattolica e il ruolo delle autorità pubbliche.
Gabilondo ha esortato il legislatore e l’esecutivo ad attuare quanto prima le raccomandazioni contenute nella relazione perché le vittime si aspettano una risposta concreta alla loro situazione. L’Ombudsman ha confermato, se mai ce ne fosse bisogno, che all’interno della Chiesa Cattolica c’è “una correlazione diretta tra abuso e omosessualità”.
Il deputato di VOX per la circoscrizione di Badajoz, Ignacio Hoces Íñiguez, ha dichiarato che “un singolo caso di abusi sessuali è già troppo, ma il governo di Pedro Sanchez non è interessato alle vittime, il rapporto serve come arma per attaccare la Chiesa cattolica”. Inoltre, ha rimproverato il PSOE per aver nascosto gli abusi dei minori protetti dall’amministrazione socialista nelle Asturie, nelle Isole Baleari e a Valencia. “Non vedremo nemmeno una relazione del Mediatore sulle conseguenze dell’importazione di immigrati clandestini da culture diverse dalla nostra, dove le donne sono denigrate e l’abuso è la norma”, ha aggiunto Hoces Íñiguez. “Perché non indagano anche sui casi di abuso in ambito educativo generale, artistico o sportivo?”.