Post in evidenza

Letture. Tre buoni motivi per essere libertari e cristiani #300denari

Ci sono libri che sorprendono per l’originalità del tema e per il modo in cui riescono a mettere insieme mondi apparentemente lontani. Un li...

giovedì 12 dicembre 2024

Il pellegrinaggio giubilare gay rimosso dal sito del Giubileo 2025 dopo gli articoli (anche) di MiL #giubileo2025

A seguito (anche) di alcuni articoli pubblicati dal nostro blog MiL-Messainlatino.it (QUI, QUI, QUI e QUI; QUI sul quotidiano Il Messaggero, QUI sul sito Rai News, QUI sul sito Stilum Curiae, QUI sul sito LifeSite e QUI sul sito The Pillar) ed aver attirato l’attenzione del pubblico su un pellegrinaggio specifico per effeminati e sodomiti in occasione del Giubileo del 2025, il Vaticano ha cancellato l’evento dal suo calendario pubblico online.
Ciò ovviamente non significa che questo pellegrinaggio giubilare sia stato, per ora, eliminato dal programma ufficiale né che non si svolga (le sponsorizzazioni sono di altissimo livello, come abbiamo evidenziato nei precedenti articoli), ma rende evidente l’imbarazzo creatosi negli ambienti vaticani.
Di seguito pubblichiamo – in nostra traduzione – l’articolo del vaticanista Michael Haynes, pubblicato l’11 dicembre sul sito LifeSite e l’articolo del corrispondente Edgar Beltrán, pubblicato lo stesso giorno sul sito The Pillar, i primi che si sono accorti di questa «rimozione» dal sito del Giubileo.

L.V.


Dopo aver attirato l’attenzione dell’opinione pubblica su un pellegrinaggio specifico per le persone LGBT in occasione del Giubileo, il Vaticano ha cancellato l’evento dal suo calendario pubblico online.

Da qualche ora del pomeriggio (ora di Roma) del 10 dicembre, la voce relativa a uno dei pellegrinaggi approvati per il Giubileo a Roma è stata cancellata dal sito web ufficiale. Al momento in cui scriviamo, la voce relativa al pellegrinaggio del 5-6 settembre 2025 dell’«Associazione la Tenda di Gionata e altre associazioni» non è più attiva.

Una versione archiviata può essere consultata qui [aggiornamento: ora la versione è stata rimossa anche dall’archivio: N.d.T.].

Il sito LifeSite si è informato presso il gruppo LGBT che ha organizzato il pellegrinaggio per sapere se il pellegrinaggio continuerà, ma non ha ancora ricevuto risposta.

Il pellegrinaggio era stato annunciato solo di recente, ed è specificamente per «i pellegrini Lgbt+, i loro genitori, i lavoratori e tutti coloro che gravitano attorno a queste associazioni arcobaleno».

Il pellegrinaggio si chiamerà ufficialmente «Chiesa, casa per tutti, cristiani Lgbt+ e altre frontiere esistenziali» e sarà guidato principalmente dall’importante organizzazione LGBT italiana La Tenda di Gionata.

Venerdì 5 settembre terranno una veglia di preghiera nella Chiesa del Gesù, prima di attraversare la Porta Santa in Vaticano il sabato.

L’associazione La Tenda di Gionata è un gruppo che si propone di far «conoscere il cammino che i cristiani LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) fanno ogni giorno nelle loro comunità e nelle varie Chiese». Il gruppo si propone di presentare racconti di «esperienze» LGBT affinché «possano aiutare la società e le Chiese ad aprirsi alla comprensione e all’accoglienza delle persone omosessuali».

Secondo quanto riportato per la prima volta dal quotidiano Il Messaggero il 6 dicembre, il pellegrinaggio sarebbe nato dall’idea di padre Pino Piva S.I., un sacerdote gesuita di Bologna, che ha portato l’idea a papa Francesco.

Papa Francesco ha approvato l’idea, sostenuto anche dal card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo metropolita di Bologna e Presidente della Conferenza episcopale italiana. Inoltre, il piano ha ricevuto il sostegno e il plauso di padre Arturo Marcelino Sosa Abascal S.I., Preposito generale della Compagnia di Gesù.

Il coinvolgimento dei Gesuiti è il cuore del pellegrinaggio. Non solo è stata un’idea di un Gesuita italiano e approvata da un papa gesuita, ma il pellegrinaggio si svolgerà nella famosa Chiesa del Gesù, riccamente decorata, che è la chiesa madre dell’ordine dei gesuiti a Roma e che ospita le reliquie di San Francesco Saverio.

Nell’ambito del Giubileo ordinario del 2025, un gran numero di gruppi e pellegrinaggi si stanno recando nella Città Eterna per i loro specifici pellegrinaggi. Ne sono un esempio diverse Diocesi, gruppi di pellegrini uniti da temi comuni, come il volontariato nella sanità o nei servizi pubblici.

Alcuni eventi specifici – come quello per i diaconi, o per gli artisti, o per i membri delle forze armate – sono noti come «Giubileo per…», in quanto numerosi e diversi membri della Chiesa cattolica si riuniscono a Roma per l’anno giubilare.

Ognuno di essi è incluso nel calendario ufficiale del Giubileo, supervisionato dal Dicastero per l’evangelizzazione che ha la responsabilità del Giubileo. Il Dicastero non ha ancora risposto alle domande del sito LifeSite sul pellegrinaggio LGBT.

Tuttavia, un funzionario ha parlato con l’agenzia di stampa Reuters dicendo che l’inclusione nel calendario ufficiale non implica il sostegno a un evento specifico. Nonostante il Dicastero per l’evangelizzazione abbia preso le distanze dall’appoggio ufficiale al pellegrinaggio, o a qualsiasi altro pellegrinaggio durante il Giubileo, secondo il quotidiano Il Messaggero l’evento LGBT ha ricevuto l’appoggio di papa Francesco e del Presidente della Conferenza episcopale italiana, il che significa che c’è un significativo sostegno vaticano dietro di esso.

L’evento è stato salutato dagli attivisti LGBT come una vittoria fondamentale per garantire un maggiore sostegno della Chiesa alla loro causa. «Sebbene l’evento del 2025 possa sembrare un piccolo passo, se confrontato con il modo in cui il Vaticano ha reagito alla presenza di persone gay a Roma nel 2000, possiamo vedere quale cambiamento sia avvenuto in termini di risposta alle persone LGBTQ+», ha scritto Francis DeBernardo, direttore esecutivo del gruppo LGBT New Ways Ministry – un gruppo che, pur ricevendo il sostegno di papa Francesco, rimane ufficialmente sanzionato dalla Chiesa.

L’associazione La Tenda di Gionata ha anche un curriculum molto controverso. Nel promuovere eventi di preghiera LGBT negli ultimi anni, ha pubblicato una serie di immagini che includono un’icona di Cristo sostenuta dalla bandiera arcobaleno, un’icona di Cristo con un’aureola color arcobaleno e un’icona di Cristo che appare come un individuo transgender circondato da individui in abiti moderni.

L’insegnamento della Chiesa condanna espressamente l’attività omosessuale e ha fornito un’attenta guida a coloro che provano attrazione per lo stesso sesso. Nel 1986, sotto la guida del card. Joseph Ratzinger, la Congregazione per la dottrina della fede ha pubblicato una lettera ai Vescovi della Chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali. La Congregazione per la dottrina della fede ammoniva i Vescovi a garantire che essi, e in qualsiasi «programma pastorale» nella Diocesi, «chiaramente stabilito che l’attività omosessuale è immorale».

Un tale «programma pastorale autentico aiuterà le persone omosessuali a tutti i livelli della loro vita spirituale, mediante i sacramenti e in particolare la frequente e sincera confessione sacramentale, mediante la preghiera, la testimonianza, il consiglio e l’aiuto individuale», ha affermato la Congregazione per la dottrina della fede.

La lettera aggiunge che «occorre chiarire bene che ogni allontanamento dall’insegnamento della Chiesa, o il silenzio su di esso, nella preoccupazione di offrire una cura pastorale, non è forma né di autentica attenzione né di valida pastorale. Solo ciò che è vero può ultimamente essere anche pastorale. Quando non si tiene presente la posizione della Chiesa si impedisce che uomini e donne omosessuali ricevano quella cura, di cui hanno bisogno e diritto».

***


Un portavoce del Dicastero vaticano per l’evangelizzazione ha negato mercoledì che un pellegrinaggio controverso sia mai stato inserito in un calendario vaticano, dopo che il pellegrinaggio è stato rimosso dal calendario online all’inizio di questa settimana.

Il portavoce si riferiva a un pellegrinaggio a Roma previsto durante l’Anno giubilare vaticano del 2025, sponsorizzato dall’associazione italiana La Tenda di Gionata, e programmato per i pellegrini che si identificano come LGBT.

Il pellegrinaggio previsto ha scatenato un putiferio questo fine settimana, con commentatori online e notizie che suggerivano che il «pellegrinaggio LGBT» fosse stato organizzato dall’ufficio del Giubileo del Vaticano, o richiesto, approvato o diretto da papa Francesco stesso.

Il sito The Pillar ha riferito lunedì che il pellegrinaggio era stato sponsorizzato dall’associazione italiana La Tenda di Gionata, non dal Vaticano, ma che era stato inserito in un calendario online organizzato dall’Ufficio per il Giubileo, che catalogava i pellegrinaggi e gli eventi giubilari organizzati da Diocesi, Parrocchie e altre organizzazioni no-profit, pastorali o catechistiche.

Poco dopo la pubblicazione del rapporto, il pellegrinaggio è scomparso dal calendario del sito web del Giubileo e gli utenti hanno commentato che quando hanno cliccato sul link per vedere il pellegrinaggio, è apparso un messaggio di errore «404 Page Not Found!» [pagina non trovata: N.d.T.].


Raggiunto telefonicamente mercoledì, un portavoce del Dicastero per l’evangelizzazione ha detto al sito The Pillar che «il pellegrinaggio non è sul sito web perché non è un evento ufficiale sponsorizzato dal Dicastero».

Alla domanda sul perché il pellegrinaggio fosse apparso in precedenza sul sito web, il portavoce ha negato di averlo fatto, affermando due volte che il pellegrinaggio non era stato inserito nel calendario del sito.

Il Dicastero per l’evangelizzazione ha rimandato il sito The Pillar all’associazione La Tenda di Gionata per ulteriori informazioni sul pellegrinaggio.

Una versione archiviata del calendario è ancora disponibile sui portali di archivio web e le anteprime del link mostrano ancora il pellegrinaggio [aggiornamento: ora la versione è stata rimossa anche dall’archivio: N.d.T.].


La dichiarazione del Dicastero per l’evangelizzazione dell’11 dicembre sembra contraddire una dichiarazione di mons. Salvatore Fisichella, Pro-Prefetto della Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo del Dicastero per l’evangelizzazione, che all’inizio del mese ha detto che il pellegrinaggio «è in calendario, come molti altri eventi» – riferendosi al calendario generale degli eventi giubilari curato dal suo ufficio.


L’evento è stato inserito nel calendario generale ufficiale dell’Anno giubilare, insieme a più di trecento altri pellegrinaggi, programmati da Diocesi e istituzioni cattoliche di tutto il mondo e registrati ufficialmente presso l’ufficio dell’Anno giubilare.

Il pellegrinaggio è stato elencato in quel calendario come «Pellegrinaggio dell’associazione La Tenda di Gionata e di altre associazioni».

Molti organi di informazione hanno inquadrato il pellegrinaggio come uno dei tanti eventi giubilari tematici sponsorizzati dal Vaticano, come il Giubileo dei giovani o il Giubileo degli anziani.

Tuttavia, sebbene il pellegrinaggio LGBT sia stato approvato dalla Conferenza episcopale italiana, non è un evento sponsorizzato dal Vaticano.

Il pellegrinaggio è invece organizzato dall’organizzazione LGBT La Tenda di Gionata, con il sostegno della Conferenza episcopale italiana e della Compagnia di Gesù. È rivolto ai pellegrini LGBT e si terrà il 5 e 6 settembre 2025.

Il principale organizzatore è padre Giuseppe Piva S.I.

L’associazione La Tenda di Gionata è stata fondata in Italia nel 2018 come progetto di volontariato per diventare «sempre più santuari di accoglienza e sostegno verso le persone LGBT e verso ogni persona colpita da discriminazione» e per far «conoscere il cammino che i cristiani LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) fanno ogni giorno nelle loro comunità».

Il progetto è stato criticato per il suo approccio, in quanto utilizza risorse pastorali controverse, come articoli che affermano che la Bibbia non condanna gli atti omosessuali.

«Molti biblisti hanno sfatato l’idea che la Bibbia condanni lodierno concetto di relazione omosessuale amorevole e responsabile, usando argomenti molto probanti: i passi che secondo molti proibiscono l’omosessualità sono tradotti male e/o citati fuori dal loro contesto», si legge in un articolo.

Né l’associazione La Tenda di Gionata né padre Giuseppe Piva S.I. hanno potuto essere raggiunti per un commento.

Nessun commento:

Posta un commento