Marcia
indietro del Papa. I Sacramenti tornano ad essere 7. “Il Sacramento dei poveri”
diventa un sacramentale.
16-11-24
Mercoledì 13 novembre
scorso, in un'allocuzione ai membri del Foyer Notre-Dame Des Sans-abri e
dell'Associazione Amis de Gabriel Rosset, Papa Francesco ha corretto una sua espressione
severamente imprecisa che aveva pronunciato in passato. In questo discorso, il
Santo Padre ha detto: "Toccare un povero, assistere un povero, è un ‘sacramentale’
nella Chiesa." (Fonte)
Cioè, il povero, non più un "sacramento" come disse invece Papa Francesco presso la Casa “Irmãs Alma” di Díli (Timor Leste), il 10 settembre 2024. Ecco il passaggio: “E Gesù dice: “Venite con me perché vi siete presi cura di me quando avevo fame e mi avete dato da mangiare, quando avevo sete e mi avete dato da bere, quando ero malato e mi avete visitato”, e così via. Questo lo chiamo il sacramento dei poveri. Un amore che incoraggia, che costruisce e che rafforza”.
(Fonte)Il Santo Padre aveva già
usato questa espressione impropria il 1° ottobre 2024 nel corso della Veglia Penitenziale per chiedere “perdono in nome di tutti i
battezzati” per i “alcuni peccati contro la sinodalità”. Durante la liturgia
nella Basilica di San Pietro, il cardinale Cristóbal López Romero, arcivescovo
di Rabat (Marocco), come fecero altri sei porporati lesse questo testo scritto
dal Pontefice: “Chiedo perdono a nome di
tutti nella Chiesa, provando vergogna per quando abbiamo girato la testa
dall’altra parte di fronte al sacramento
del povero, preferendo adornare noi stessi e l’altare di colpevoli
preziosità che sottraggono il pane all’affamato. Chiedo perdono, provando
vergogna per l’inerzia che ci trattiene dall’accogliere la chiamata a essere
Chiesa povera dei poveri e che ci fa cedere alla seduzione del potere e alle
lusinghe dei primi posti e dei titoli vanagloriosi. Chiedo perdono, provando
vergogna, per quando cediamo alla tentazione di nasconderci al centro, protetti
dentro i nostri spazi ecclesiali malati di autoreferenzialità, resistendo a
uscire, trascurando la missione nelle periferie geografiche ed esistenziali.
Perdonaci Signore.” (Fonte)
Dunque, ha fatto bene il
Papa a correggere questo suo errore, che non era irrilevante e che suscitò domande
e critiche alle quali non si erano mai dato risposte. Abbiamo preso atto
dell’errore e ora, contenti, prendiamo atto dell’ autorevole correzione.
Ecco l'affermazione
principale del Catechismo sulla quale si è fatto grande confusione: "I
sacramentali non conferiscono la grazia dello Spirito Santo alla maniera dei
sacramenti; però mediante la preghiera della Chiesa preparano a ricevere la
grazia e dispongono a cooperare con essa."
(Fonte. I tratti
caratteristici dei sacramentali - Catechismo - 1668 e 1670)