Riceviamo e pubblichiamo.
QUI e sotto il video integrale.
"Padre Pio scrivendo al suo padre spirituale, P. Agostino, si descrisse così: «Sono un mistero a me stesso». San Pio non capiva ciò che gli succedeva perché era davvero inabitato dal mistero. In lui ci fu l’irruzione del soprannaturale. Fenomeni mistici come la transverberazione, la stigmatizzazione, scrutazione dei cuori, bilocazione, ecc., sono solo un capitolo della sua vita straordinaria, accanto e a prova delle sue virtù eroiche. Ciò che fa di lui un grande santo è stato il suo amore a Cristo Crocifisso al punto di volerlo imitare conformandovisi soprattutto nella celebrazione della Santa Messa. Non sarebbe più sceso dall’altare, diceva a Cleonice Morcaldi. Ormai la Messa era la sua vita e la sua vita era una Messa. Eppure se applicassimo le nuove norme emanate dal DDF per il discernimento di presunti fenomeni soprannaturali, il Santo del Gargano risulterebbe uno qualunque; non potremmo più parlare di fenomeni mistici soprannaturali verificatisi nella sua vita perché non sapremmo se sono veri o falsi. Che ne sarebbe di P. Pio? E di Dio che si è manifestato in lui?"