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lunedì 3 giugno 2024

Orrori architettonici… e dove trovarli #191 a Pordenone

Chiesa parrocchiale di Sant’Agostino dell’arch. Francesco Corrado (anno 2001).

Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche della Diocesi di Concordia-Pordenone, ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?

Lorenzo

Descrizione: La chiesa di Sant’Agostino è inserita in un moderno complesso di opere parrocchiali nel quartiere di Torre di Pordenone. Compresa con altri edifici in un sistema edilizio a corte, la chiesa si presenta dal punto di vista planivolumetrico come un tronco di cilindro con paramento a vista in mattoni concluso da fine muro a gradini. La copertura ad una falda in lastre di rame si innalza verso l’area presbiterale. Questa si palesa esternamente sia per l’emergere sul tetto di un tamburo vetrato che per la muratura a vela curva in calcestruzzo, la quale accogliendo il corpo di fabbrica se ne scosta per lasciare spazio alle vetrate che illuminano l’interno. Sul fronte una pensilina su pilastrini, in continuità agli edifici attigui, compenetra il volume in corrispondenza dell’ingresso. In asse, sulla copertura, svetta un lucernario in calcestruzzo armato, il cui profilo stretto ed allungato si innesta in parte entro la muratura. Internamente l’aula circolare, sempre in mattoni a vista, si raccoglie in prospettiva verso lo spazio presbiterale, collocato entro lo sfondato della muratura opposta all’ingresso. L’area è rialzata di tre gradini e sulla parete intonacata si riflette la luce delle vetrate. L’aula è invece illuminata delle finestre strombate a feritoia che si aprono sulla parte elevata del tamburo e dai tagli di finestre verticali. La copertura è in travi lamellari con andamento a ventaglio convergenti sul lucernario del presbiterio.

Descrizione tratta dalla pagina chieseitaliane.chiesacattolica.it.

Fotografie degli esterni:












Fotografie degli interni:





8 commenti:

  1. Ma qualcuno che spieghi a questi "cosidetti architetti" moderni che le Chiese hanno lo slancio verso il cielo, non ce n'è?

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    1. Quindi, una qualunque chiesa romanica, da S. Maria in Trastevere alla basilica di S. Ambrogio a Milano, dalla struttura a capanna non tanto diversa da quella in oggetto, non hanno “slancio verso il cielo”.
      Beh, buono a sapersi.

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    2. Dove sta scritto che le chiese devono avere lo slancio verso il cielo? Teoricamente dovrebbero servire per accogliere l'assemblea dei fedeli per la celebrazione eucaristica, non per fare a gara coi grattacieli. Le sinagoghe non sono mai state alte.

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    3. I tetti di Santa Maria in trastevere e la basilica di S. Ambrogio a Milano hanno questo slancio, mica sono schiacciati!

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    4. Anonimo6 giugno 2024 alle ore 01:29
      1) sin dal medioevo, con lo stile gotico, si son immaginate le chiese con funzione ascetica, di elevazione dello spirito (sia a partire dall'orientamento verso est; sia con le colonne altissime e gli archi a sesto acuto - un vero capolavoro, per l'epoca, sia con le meravigliose vetrate policrome con scene bibliche o agiografiche, sia con il canto gragoriano, ecc): tutti i sensi erano coinvolti teologicamente, per elevare l'anima dei fedeli verso Dio "che è nei cieli", per dare "Gloria in excelsis".
      2) tecnicamente non devono accogliere i fedeli per la celebrazione eucaristica: quella la celebrano i sacerdoti nel presbiterio. I fedeli sono accolti nelle navate per essere elevati e avvicinati a Dio. Dopo tutto la chiesa è "Domus Dei et ianua coeli" (casa di Dio e porta del cielo) e non un centro sociale o una sala comunale. E sia Dio sia il cielo sono "in alto".
      3) Fino a quando i concetti sopraesposti erano condivisi dal clero e insegnati ai fedeli, le chiese erano naturalmente (e logicamente) strutturate con uno sviluppo "trascendentale", verticale: attraverso la porta si abbandonava il mondo e il peccato, ci si purificava con l'acqua benedetta, ci si confessava, e si procedeva verso l'altare e il crocefisso, attorniato dalla storia dei santi: il tutto per mirare alla salvezza dell'anima e all'ascesa in Paradiso (fine mistagocico della Chiesa-istituzione ma anche della chiesa-edificio). Da quando però si è rovesciata la prospettiva da verticale (terra-chiesa-cielo, uomo-sacerdote-Dio) ad orrizzontale (uomo-uomo), e lo stesso clero ha abdicato al proprio ruolo di ministro sacro a assistente sociale, le chiese allora sono state sempre più percepite come sale convegni, luoghi di ritrovo amicale dell' assemblea" (e non più per incontrare Dio); per fare Chiesa (e non più per "seguire la Chiesa) e come luogo di festa (e non come luogo sacro per la salvezza).
      Basta anche solo leggere un libro di storia dell'arte delle superiori per capire il perchè delle cattedrali gotiche, per avere conferma di quello che ho scritto e accorgersi che solo negli ultimi decenni si è voluto cambiare l'orientamento delle chiese. e "abbassarle" a edifici quasi laici.

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    5. Non esistono solo le cattedrali gotiche.

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  2. Fuori é brutta ma ho visto di peggio. Internamente é il solito squallore delle chiese postconciliari.

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    1. Mattoni e soffitto a cassettone…dove sarebbe lo squallore?

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