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mercoledì 24 aprile 2024

Pro Memoria sulla Comunione in bocca. Possibile che fino ad ora si siano sbagliati tutti? #benedettoxvi #comunioneinbocca

Dopo alcuni recenti post (qui l'ultima decisione, gravissima, di Mons. Forte; e qui la denuncia di un parroco per come vengono trattate le Ostie consacrate, alla stregua di una patatina), pubblichiamo un video (sotto), giusto per pro memoria.

Roberto



17 commenti:

  1. Con la tua "logica", Roberto, si dovrebbe evincere che siccome Benedetto XVI ha sempre celebrato il rito di Paolo VI e mai (almeno non che si sappia) quello tridentino, per prendere esempio da lui anche voi altri dovreste andare solo a tale rito: o forse che Ratzinger si è sempre sbagliato a celebrare sempre col Messale di Paolo VI? Così pure Benedetto XVI ha sempre ritenuto valido il Catechismo del 1992 da lui scritto, mentre voi ne accettate solo i paragrafi sugli omosessuali e respingete ad esempio quelli sull'Eucaristia. Voi altri rappresentate l'esempio più becero di parzialità autoreferenziale: prendete immagini e citazioni che vi fanno comodo ed ignorate quelle che non vi piacciono, tagliate e cucite la realtà per modellarvela addosso a vostro piacimento. Quel video di Ratzinger è inserito nel contesto di una Messa col rito post-conciliare, ma tu prendi solo i minuti finali che ti piacciono e rifiuti le due ore precedenti; il Ratzinger che poi non abolì la possibilità della comunione in mano, quello non vi piace; tu Roberto sei il Prefetto del Sant'Uffizio parallelo che avete messo in piedi sul vostro blog, dal quale propagandate la vostra dottrina mista di lefebvrianesimo e wojtyl-ratzingerismo in cui mescolate gli ingredienti scelti all'uopo per cucinarvi l'insalata che preferite. Patetici.

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    1. Anonimo delle 13:52
      Ma hai letto il nostro post?. Quanta arroganza. E ora le dico il perchè.
      1) il nostro post era riferito alla decisone di mons. Forte che HA VIETATO la comunione in bocca. Ma sappiamo tutti che i modi in cui ogni fedele ha il diritto di scegliere come riceverla è sia in mano sia in bocca. Vietare uno dei due modi è un abuso. Ricordando però che il modo ordinario è in bocca, e quello in mano è un indulto che deve essere AUTORIZZATO dalla Conferenza episcopale con APPROVAZIONE della S. Sede.
      Ad ogni modo:
      2) Moltissimi tradizionalisti vanno anche alla Messa in Novus Ordo (e quelli che non ci non vanno lo fanno perchè hanno la messa antica ogni domenica).
      3) Papa Benedetto XVI non si è sbagliato a celebrare col messale di Paolo VI, che è il Messale con cui moltissimi degli attuali tradizionalisti sono stati battezzati, cresimati, sposati e nessuno di loro lo contesta.
      4) Nessuno rigetta i paragrafi del catechismo sull' Eucarestia. (secondo lei, quali sarebbero quelli che rifiutiamo, scusi, ci aiuti un po' a capire.
      5) Nessuno ha voluto essere imparziale: è ovvio che quel video che abbiamo pubblicato è riferito ad una Messa in rito post conciliare: chi ha mai detto il contrario. Come hai detto tu, Papa Benedetto XVI non ha mai celebrato (in San Pietro, dove è stato ripreso il video) in rito antico. Quindi è pacifico che quel video si riferisce ad una Messa di Paolo VI. E quindi? Chi ha detto il contrario??? Chi ha mai rifiutato le due ore precedenti? A me serviva solo quel momento lì per dimostrare a Mons. Forte che ancora Papa Benedetto XVI la dava in bocca.
      6) Benedetto ad un certo punto del suo pontificato dispose che in San Pietro la Comunione si dovesse dare solo in bocca. (quindi, informati).
      7) Sul nostro blog non ci sono dottrine di "lefebvrianesimo" (ormai sono tantissimi anni non parliamo mai di mons. Lefebvre nè della S. Pio X: tranne che per le concessioni che papa Francesco ha concesso ai preti lefebvriani, di poter confessare e sposare legittimamente, quindi è più lefebvriano il papa di noi, imformati meglio per piacere);
      8) Non ci sembra che citare i documenti di due papi (Giovanni Paolo II e Benedetto XVI sia un male, per un cattolico... ma se per te siamo patetici, forse sei tu che hai problemi con l'autorità pontificia. non noi).
      Cordialità.

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  2. La ricezione della comunione in ginocchio è solo uno dei modi approvati dalla Chiesa.
    Qualunque fedele è autorizzato a comunicarsi ricevendo la particola in mano.
    Fatevene una ragione! Comunicarsi in ginocchio NON è superiore al comunicarsi in piedi.
    Il resto sono solo salti mortali dei tradizionalisti che vogliono imporre a tutti la loro visione.

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    1. La ragione è la perdita della fede nella presenza reale.

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    2. "qualunque fedele è autorizzato a comunicarsi in mano" mi sa che ti sfugge il significato in italiano di "INDULTO" leggi sacramentum caritatis che ti fa bene alla pelle e all'umiltà. Indulto vuol dire che il sacerdote te lo concede volta per volta, è una deroga, non un diritto. Il sacerdote è tenuto a farla sulla lingua quando c'è il minimo rischio di furto o dispersione. fare la comunione in ginocchio e sulla lingua è SUPERIORE perché è un atto di adorazione, chi non si inginocchia è il diavolo.

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    3. La comunione in mano non è approvata dalla Chiesa ma tollerata, essendo regolata da un indulto, che per sua natura può non riguardare la Chiesa universale ma solo una sua parte ed è inoltre revocabile in qualsiasi momento. Quanto poi al "voler imporre a tutti la loro visione" direi che il solo a comportarsi così è mons. Forte, con l'aggravante che egli intende imporre a tutti di comportarsi in modo irregolare. Al solito, chi si professa liberale è in realtà un dittatore, in politica, nella società e nella Chiesa.

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    4. L'ostia sacra di riceve in bocca e, preferibilmente, in ginocchio. Punto.

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    5. La Comunione in bocca e in ginocchio è stato l'unico modo per ricevere Cristo per centinaia di anni. La Comunione in mano è frutto di disobbedienza e abuso che l'autorità ecclesiale ha, pilatescamente a mio umile parere, concesso negli anni del caos del post concilio. È bene ricordarlo sempre. Io, personalmente, quando ho saputo l'origine abusiva della Comunione in mano e chi l'ha promossa, non sono più riuscito a farla.

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    6. 10.30. Semplicemente non vero! Solo nel rito romano ci si inginocchiava!
      La comunione in mano era prassi normale per i primi cristiani che si portavano pure l’Eucaristia a casa per comunicarsi durante la settimana.
      Io, in comunione con loro, che ammiro molto di più dei tradizionalisti odierni, ricevo ancora oggi la comunione sulla mano. Se poi a lei non sta bene, la cosa non mi tange.

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    7. E infatti stiamo parlando del rito romano. I primi cristiani facevano la Comunione in mano e la portavano anche a casa? Sicuramente, ma la Chiesa ha quasi subito cambiato questa modalità per evitare abusi (già San Paolo si scagliava contro gli abusi eucaristici, pensa un po') come pure la Comunione nelle due specie. L'archeologismo che piace tanto a certi cristiani, è stato più volte biasimato..

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  3. Non voglio entrare nella polemica. Mi limito a riportare un aneddoto. Nella parrocchia che frequento (NO) i sacerdoti amministrano la comunione in entrambe le specie per intinzione. Così facendo è necessario ricevere la comunione sulla lingua.

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  4. Initium Sapientiae Timor Domini !
    A voialtri la riflessione.

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  5. Si dica quel che si dica, da prete dico che purtroppo distribuendo la Comunione in mano, molte volte capita che la Particola cada di mano dai fedeli... se ne vedono di tutti i colori... questo comunque non è un bene...
    A volte arrivano persone che afferrano la Particola come una caramella...
    Senza fare guerre ideologiche, credo che dobbiamo riscoprire un certo rispetto per Ciò che abbiamo di più Santo.

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    1. Padre, la cosa agghiacciante (e Lei lo sa) é che i tifosi della comunione in piedi e in mano nel 90% dei casi la trasformano in una comunione fast food e/o in movimento.
      Il che implica che non hanno (o hanno perso) coscienza dell'atto sacro in sé trasformandolo in un semplice atto umano inserito in una messa centrata non più su Cristo e la Croce ma sulla concelebrazione attiva del popolo col prete!
      Non hanno piú nessuna concezione e coscienza che la messa é il ripetersi del Sacrificio di un uomo Dio al Dio suo Padre.
      Gli ebrei sacrificavano agnelli, buoi, ecc e col loro sangue si purificavano dei peccati invocando il perdono di Dio.
      Noi lo facciamo col corpo e il sangue di Cristo = sacrificio supremo che permette la completa redenzione e riconciliazione con Dio dopo la cacciata di Adamo ed Eva all'eden questo sacrificio ci riaprí le porte del Paradiso!
      Tutto ciò la gente che va a messa e non si inchina di fronte all'estremo sacrificio non lo sa.
      Una vera pena per chi li guarda anche senza giudicarli.
      Una vera pena.
      Che Dio ci protegga tutti e ci perdoni

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  6. La Comunione in bocca o sulla mano è il classico esempio d'una questione in sé "marginale", eppure strettamente legata al fondo, all'essenza del culto eucaristico, della rivoluzione liturgica in senso naturalistico e protestante e della legittima resistenza a tale empio stravolgimento.
    Le polemiche, stupide e provocatorie, del solito troll si situano paradossalmente in perfetta armonia con l'inconsistenza della linea editoriale del post: se è questione di sensibilità e di obbedienza, un Vescovo nella sua Diocesi può tranquillamente decidere quel che ha deciso Forte, con buona pace degli esempi dati dal defunto Pontefice e di questo o quel testo minore che nessuno farà valere al "dicastero" dei vescovi o della disciplina dei sacramenti per richiamare il pluriscornato vescovo di ChietiVasto.

    Se persino nel mondo tradizionale ci si dimentica perché si è nati, da dove si viene, chi e come ha resistito, lottato e pagato di persona per mantenere il Rito Romano nonostante i divieti e le scomuniche romane, effettivamente il troll ha ragione e "bisogna farsene una ragione", si è accettato il messale paolo6, si accetti anche la legittima disposizione d'un vescovo nella sua Diocesi.

    Se invece si è determinati a continuare nel solco di coloro che si opposero agli apprendisti stregoni degli anni '60 '70 '80, allora, con tutto rispetto per Forte, faccia pure quel che crede, un cattolico non ha nulla né da chiedergli, né da attendersi da lui.

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  7. Mi piange il cuore ogni volta che vedo queste discussioni sul come si dovrebbero fare le cose nella Chiesa. Mi sembrano i discorsi dei farisei nel vangelo, che si preoccupavano di qualsiasi apparenza e che tutte le regole fossero sempre rispettate e, per loro, Gesù era solo un sabotatore delle loro regole. Gesú andava oltre le apparenze, guardava i cuori. Invece di preoccuparci dei vari riti, preoccupiamoci piuttosto di riceverlo sempre con cuore puro. Poi, anche i santi ci hanno insegnato che dobbiamo obbedienza alla Chiesa, e al papa, anche quando le cose non ci piacciono e non sono come le vogliamo

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  8. Non si faccia piangere il cuore per le formalità,che tanto formalità poi non sono.C'è da piangere invece per la deriva drammatica ed al contempo ridicola che ha preso la Chiesa del dopo cv2.I problemi sono terribili e prima o poi verranno tutti al pettine.L'obbedienza non è più una virtù diceva un prete che adesso viene considerato una specie di profeta.Anche da Francesco che è andato a pregare sulla sua tomba.

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La Redazione