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venerdì 8 marzo 2024

Carpi. Pro Vita Famiglia: mostra blasfema in Chiesa, vescovo Castellucci la ritiri

Riceviamo e pubblichiamo da Pro Vita & Famiglia.QUI per la raccolta firme.
QUI per protestare, rispettosamente, con il Vescovo S. Ecc. Rev. Mons. Erio Castellucci : segreteriaarcivescovile@modena.chiesacattolica.it
Luigi C.


7 marzo 2024

«Non vogliamo processare le intenzioni dell’artista della mostra “Gratia Plena”, presente in questi giorni nella chiesa di Sant’Ignazio di Carpi, né quelle della Diocesi, ma per migliaia di persone si tratta di una iniziativa blasfema, che non lasciano dubbi sull’ambiguità sessuale e indecente che trasmettono. Esempio ne è il quadro che sembra rappresentare un rapporto orale tra una persona e l’immagine di Cristo. Prova dello scandalo suscitato dalla mostra sono anche le oltre 14mila firme raggiunte in poche ore dalla nostra petizione popolare. Chiediamo quindi a monsignor Erio Castellucci di ritirare immediatamente le rappresentazioni blasfeme esposte in questo luogo di culto!». Così Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus.

6-3-24

Si tratta di immagini vergognose!

Sto parlando dei quadri esposti alla mostra “Gratia Plena” nel museo della diocesi di Carpi che stanno scandalizzando e indignando migliaia di fedeli.

Nella chiesa consacrata del museo, sono state esposte - con il beneplacito della diocesi - opere di un artista contemporaneo definite dagli stessi curatori diocesani “dal linguaggio provocatorio”.

Qui siamo al di là della provocazione Luigi: ti basti dare un’occhiata a questo quadro del Cristo con quello che dovrebbe rappresentare il Longino per capire di cosa stiamo parlando:

Se stai avendo anche tu un senso di ripugnanza nel vedere questa immagine, sappi che non sei un ignorante qualunque che non ne capisce di “arte”... anzi, esattamente il contrario!

Sono semplicemente esterrefatto nel vedere questa “opera” che sembrerebbe rappresentare un rapporto orale in una chiesa consacrata e su un quadro che raffigura Nostro Signore Gesù Cristo… Siamo al di là della pazzia!!!

Non possiamo credere che Mons. Erio Castellucci, arcivescovo della diocesi di Modena, abbia dato il suo consenso per l’esposizione di queste opere. Sarà forse che non si è reso conto delle reazioni che stanno suscitando tra i fedeli?

Luigi, ti prego di aiutarmi con un’azione concreta: firma ora la petizione diretta a Mons. Erio Castellucci e chiedigli di ritirare immediatamente queste immagini blasfeme dalla chiesa consacrata del museo di Carpi!

E non stiamo parlando di un’opera isolata…

Anche il trittico della Vergine Maria rispecchia il messaggio blasfemo:

La Madonna è raffigurata in tre sequenze mentre viene spogliata e fatta oggetto di attenzioni morbosamente sessuali da parte di uomini (farisei) che ne vorrebbero certificare il concepimento verginale.

Ci appelliamo al vescovo Mons. Castellucci affinché faccia immediatamente ritirare queste opere che insultano la fede di milioni di fedeli. 

È il momento di dire BASTA alla blasfemia travestita da arte! Firma subito la petizione e condividila con i tuoi contatti.

Le immagini che abbiamo visto non hanno bisogno di “spiegazioni” intellettuali forzate e campate per l’aria. Sono semplicemente oscene e blasfeme senza misura.  

Le sensazioni che suscitano, riprovevoli e inammissibili, sono totalmente opposte a ogni bellezza e ascesi che la vera arte sacra ha il merito di generare in chi l’osserva.

Qui il punto è chiaro: l’artista voleva provocare. Ma la cosa davvero grave sta nel fatto che questa provocazione blasfema sia stata sposata e promossa dalla diocesi stessa.

Luigi, non so se il vescovo sia stato ingannato o meno, ma fatto sta che non possiamo tollerarlo!

Firma ora la petizione per opporti a questo scempio: la diocesi di Modena ritiri immediatamente queste immagini blasfeme dalla chiesa consacrata di Sant’Ignazio!

Non si tratta solo di Carpi. Questa questione riguarda tutti i cristiani, poiché la Chiesa è di tutti. 

È fondamentale unire le forze contro questi messaggi provocatori e blasfemi che espongono migliaia di fedeli a messaggi che profanano il sacro e insultano gli animi e le coscienze.

La mostra è stata inaugurata il 2 marzo e proseguirà fino al mese di giugno.

Mons. Castellucci deve essere informato della nostra ferma opposizione a queste decisioni. La tua voce è essenziale!

4 commenti:

  1. Spettacoli blasfemi che addolorano i fedeli.

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  2. Ho appena firmato la petizione... ma come si può pensare di chiamare arte sacra questo scempio? Non aiuta a pregare... siamo passati da un espressionismo incomprensibile, a un ritorno del figurativo vuoto, ambiguo, ammiccante, senza spirito...
    Preghiamo per i nostri vescovi... che non diventino figli della mondanità...

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  3. Secondo me bisogna denunciare alla Procura della Repubblica di Modena il vilipendio della Religione cattolica: Art. 404 c.p.

    Chiunque, in un luogo destinato al culto, o in un luogo pubblico o aperto al pubblico, offendendo una confessione religiosa, vilipende con espressioni ingiuriose cose che formino oggetto di culto, o siano consacrate al culto, o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto, ovvero commette il fatto in occasione di funzioni religiose, compiute in luogo privato da un ministro del culto, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.
    Probabilmente lo farò io stesso.
    Giuseppe

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    1. Com’è andata la denuncia? Partita la class action?

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