Vi proponiamo il post pubblicato giovedì pomeriggio sulla propria pagina Facebook da Sofia Goggia, la campionessa bergamasca di sci alpino, oro olimpico di discesa libera nel 2018 e vincitrice di quattro Coppe del Mondo nella medesima specialità nel 2018, 2021, 2022 e 2023.
Il post è stato scritto dopo il grave infortunio in allenamento del 5 febbraio a Ponte di Legno (dopo quelli di ottobre 2018, febbraio 2020 e gennaio 2021), che ha compromesso il finale di stagione che stava dominando.
Una bella e genuina testimonianza di una vera campionessa sugli sci e non solo.
L.V.
«Se questo è il piano che Dio ha riservato per me, altro non posso fare che spalancare le braccia, accoglierlo e accettarlo».
Questa frase, che già utilizzai due anni fa a Cortina quando mi infortunai prima di Pechino, non è mia ma di Elena Fanchini: la pronunciò durante un’intervista con un sorriso e la sua autentica genuinità – che tanto mi manca! – quando venne a sapere della ricaduta del tumore.
Mi sono ispirata a Lei, l’ho fatta «mia» ed è ciò che mi sono detta quando mi stavano trasportando a Milano in elicottero, con la ferma consapevolezza che quella sgradevolissima sensazione che avevo avuto in pista, quando ancora non mi ero fermata dalla caduta, era veritiera: la mia tibia era rotta e frantumata.
Mio papà mi ha scritto per messaggio che questo mio dolore non sarà invano ma, anche se poi il tempo mi dirà che lui aveva ragione, attualmente fatico a crederci.
Non è un osso che si rompe e non è la, seppur pesantissima, fatica psicofisica del settimo, complicato intervento chirurgico in carriera. Ciò che fa male, davvero male, è quella lacerazione che sento dentro al petto, strappo che solo io posso sentire radicato nel mio profondo, figlio del fatto di essere per l’ennesima volta a tu per tu con me stessa in una situazione del genere nonostante gli sforzi, l’impegno e le scelte lavorative affinché la possibilità che questo tipo di avvenimenti potesse accadere, si riducesse al minimo.
… È l’impossibilità di riuscire solamente, che poi per me è tutto, a vivere «normalmente» la mia passione sugli sci, passione per cui ho lavorato e per cui lavoro assiduamente da una vita intera.
Fa malissimo. Ma bisogna andare avanti.
Ma la Elly aveva ragione: per quanto dura sia da accettare questa situazione , non posso fare altrimenti, il senso forse arriverà poi. È «solo» una prova in più. Difficilissima, ma una in più.
E caro papà, anche se nel mio cuore mi sembra di essere ferma distesa su quella pista di Ponte di Legno temendo il momento in cui dovrò incrociare gli occhi del mio allenatore, del mio Skiman e del mio preparatore dicendo loro che per quest’anno il Sogno si è interrotto, ti prometto che ce la metterò tutta per far sì che questo dolore terribile non sarà invano.
Lo prometto a mio padre
E lo prometto a tutti voi. ❤️🔥
Brava ragazza ,ormai ha vinto tanto che malgrado la giovane età è fra i primissimi sciatori italiani di tutti i tempi.E' bello sentire una giovane parlare come lei....
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