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venerdì 16 febbraio 2024

La "Passione Mistica"di Víctor Manuel Fernández : l’opera di un Impostore. Riflessioni di un laico argentino. #fernandez #pasionmistica

Grazie a Marco Tosatti per la sua traduzione.
QUI lo scoop di MiL sul libro, blasfemo, di pornoteologia del Prefetto DDF il Card. Víctor Manuel Fernández.
"Come molti hanno notato, il libro ha due parti ben distinte: una è una visione pornografica del misticismo, l’altra una visione mistica del porno. Sono un uomo anziano e sposato, uno di quelli che Bergoglio ha offeso chiamandoci “conigli” per aver avuto diversi figli. Non mi scandalizzo facilmente, ma sono indignato".
Luigi C.

13 Febbraio 2024 

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, José Arturo Quarracino ci ha inviato questo messaggio e questo scritto, che portiamo alla vostra attenzione, ringraziando sia l’autore che il messaggero. Buona lettura e diffusione.
[...]

“La Passione Mistica: l’opera di un bugiardo e di un impostore. Riflessioni di un laico

Nemmeno nei suoi sogni più ambiziosi Víctor Manuel Fernández, “el Tucho”, avrebbe sognato che uno dei suoi piccoli libri sarebbe stato il più chiacchierato del mondo. È vero che molti di essi sono stati concepiti nello spirito del marketing, come la sua raccolta “Para liberarse de…”, tipica dei libri di auto-aiuto che vendono. Ma questa volta ha raggiunto la vetta: i giornali di tutto il mondo, dai più prestigiosi ai più piccoli, hanno commentato la ricomparsa del “suo libro nascosto”: La passione mistica. Nessun libro nella storia ha mai avuto tanta risonanza mediatica come Instantaneous. Purtroppo.
Scrivo queste righe per testimoniare che, in quel diluvio di note e commenti, non c’è stata un’operazione politica come sostengono i suoi pochi difensori, ma che l’eco è stata guadagnata dallo scandalo suscitato.
Il fatto è che, alla fine dell’anno scorso, dopo Natale, sfogliando dei libri, mi sono imbattuto nella copia perduta di “LPM” (abbrevieremo perché non ci sono coincidenze). Devo precisare che sono un perfetto NN, una persona senza notorietà, senza conoscenze, senza nulla. Tant’è che, purtroppo, non posso firmare con il mio nome questo articolo, perché dipendo dal mio lavoro e a questo punto so che sarei immediatamente “mercificato” nel sapere che era mio dovere diffonderlo.
Per chi volesse sapere come e dove è “ricomparso”, la storia è semplice.

Prima di raccontarvi questa scoperta: l’ho preso in mano, ho guardato la copertina, l’autore, “mmm, ha un cattivo odore…”. “Deve essere un altro dei suoi piccoli libri di auto-aiuto”, mi sono detto. Ma era peggio.
Ovviamente conoscevo già il curriculum del porno-teologo come distruttore di seminari, rettore demolitore dell’Università Cattolica Argentina, devastatore dell’arcidiocesi di La Plata; una traiettoria coerente, coronata oggi a Roma come delfino e pupillo di Bergoglio. E sì, sul mio onore, non l’avevo mai letto (né lo farò mai più!).
Abitudine da bibliofilo, dopo aver guardato la suggestiva copertina degna di Corín Tellado, sono andato alla quarta di copertina: peggio, “osiamo vivere questa avventura…” dice. Ah! Andiamo all’indice. Che schifo, che schifo (non citerò nessuna delle sue stronzate). Accanto, una cosiddetta poesia: cattivo gusto fino al midollo. Ce n’è un’altra prima, altrettanto brutta. Ridicola. Grottesca. Con temi e stili degni di un bizzarro rapper adolescente…

Guardo l’anno in cui è stato scritto: 1998. Si supponeva che fosse un uomo adulto. Aveva i suoi titoli di studio. Imperdonabile. Con l’elemosina dei poveri lo hanno fatto viaggiare, licenza a Roma… libro pubblicato in Messico.
Controllo la sua bibliografia (l’autore si è dedicato a vantarsi di ogni piccola cosa che ha pubblicato) e non compare. Ricordo allora che quando ci fu lo scandalo del libro dei baci, Fernández si vantò di avere cose ancora più audaci… Ho sentito qualcuno dire che il suo protettore lo aveva avvertito che c’era un libro che doveva “sparire”… Eccolo! Triste, triste scoperta la mia…
Riprendo in mano il libro. Avanti e indietro, come avevo iniziato, come avevo iniziato, il mio sguardo si concentra sulla penultima citazione, quella di un “venerabile teologo egiziano”, Al Sonuouti, la leggo e non riesco a credere a quello che leggo. Questo tizio è pazzo! (Ho già detto che non riprodurrò nessuna delle sue scortesie e questa è la peggiore).
È un obbligo difficile per me. Dovrò leggerlo tutto, chi mi ha mandato a tuffarmi nella puzza! Non voglio crederci e dire che è stata la Provvidenza….
È vero che l’ho preso come un dovere. Un dovere orribile che mi ha lasciato delle ferite… perché la pornografia fa male. Leggendolo, mi sono sentita dispiaciuta per gli investigatori degli abusi, della pedopornografia… come si fa a non rimanere bloccati da immagini aberranti? A me è successa la stessa cosa. O pazzo, o degenerato… e per di più asino. Tanto che la prima impressione di molti fu quella di credere che si trattasse di un apocrifo o di un omonimo, finché lo stesso Fernández non ne confermò la paternità…

Come molti hanno notato, il libro ha due parti ben distinte: una è una visione pornografica del misticismo, l’altra una visione mistica del porno. Sono un uomo anziano e sposato, uno di quelli che Bergoglio ha offeso chiamandoci “conigli” per aver avuto diversi figli. Non mi scandalizzo facilmente, ma sono indignato.
Quando ho iniziato a leggere la prima parte ero certo che questo tizio fosse un impostore. Era completamente ignorante della vita mistica e dava interpretazioni tipiche dei più grandi nemici della Fede. Sono un lettore della materia, conosco bene le due Teresie, San Giovanni della Croce; per capirle mi sono immerso nella Teologia Spirituale… Posso affermare con certezza e una certa autorità: l’autore di questo libro è un bugiardo.
Nella seconda parte accade la stessa cosa, perché l’autore ignora totalmente cosa sia l’amore coniugale. Se, come ha affermato, con questo libro voleva aiutare le giovani coppie sposate, sono abbastanza sicuro che non ci è riuscito, anzi. Sappiamo che ha mentito quando ha detto che si trattava di uno scritto giovanile, ha mentito quando ha detto che non lo avrebbe scritto allo stesso modo oggi (mentre ha continuato a farlo), e ha mentito anche quando ha detto di aver cercato di aiutare. L’unica cosa che possiamo vedere qui è che il male è esibizionista. E per di più si è schermito dicendo che Bergoglio conosceva il testo, il che aggrava terribilmente il caso perché mette in cattiva luce il protettore. Fernandez non ha avuto un insegnante che gli ha spiegato che la modestia è essenziale quando si parla di questi argomenti? Tanti anni di studio per saltare le basi!

Come è stato sottolineato, ciò che il libretto sostiene sono gli stessi argomenti che i più perversi abusatori hanno usato per mascherare l’abiezione come “mistica”. E la cosa più scandalosa è che a un uomo del genere siano stati affidati, da quel lontano 1998, la formazione dei sacerdoti, il rettorato di un’Università Cattolica, un grande Arcivescovado e, come coronamento, la Prefettura del Dicastero per la Dottrina della Fede. Non meno terribile è il fatto che abbia vissuto dell’elemosina dei fedeli ingannandoli. Si è pentito di ciò che ha scritto? No, ha evitato le sue responsabilità con scuse puerili.
Totalmente amareggiato dalla lettura, ho chiesto ad alcuni amici, laici e sacerdoti, cosa fare con grande riserva: era lecito diffondere una simile porcheria? La risposta era difficile. Ma avevamo già imparato che non è bene “coprire” il male e nasconderlo sotto il tappeto. Tutti noi che abbiamo toccato il libro eravamo d’accordo che era terribilmente dannoso: meglio non leggerlo. Ma la maschera doveva cadere, soprattutto perché non c’era mai stata una ritrattazione di ciò che era stato scritto, anzi. Il fuoco si alimentò da solo. Era polvere da sparo. Sarebbe sciocco credere che la colpa sia del dito puntato contro il fuoco…

Mano destra (e sinistra) di Bergoglio, dicono sia l’unico di cui si fida. Da quando lo scandalo lo ha travolto, ha cercato di difenderlo con le unghie e con i denti con le sue solite armi: confusioni, mezze verità, bugie e persino accuse di “gruppi ideologizzati”. La realtà? Non ha importanza. Il mondo cristiano (non solo quello cattolico) è indignato, stufo. Ma non se ne accorge… Il nostro autore, come un innocente Cappuccetto Rosso, continua. camminare grassoccio in punta di piedi. Dopo tutto, lui è il protetto, l’intoccabile. Pastore senza pecore, fico senza frutti, nessuno lo ricorda con affetto nella sua terra.
Ah… Non vi ho ancora detto dov’era il libro, anche perché si trovava nella biblioteca di una scuola di suore. Posso garantire che le suore non l’hanno comprato, perché oltre a essere austere, sono dignitose. Come è arrivato lì, se Fernández dice di aver ordinato di toglierlo immediatamente dalla vendita? A questo punto penso al peggio e vorrei vedere se non ce ne sono altri in giro nelle biblioteche scolastiche. Sarebbe qualcosa di già visto.
Vi chiedete dove finirà “il libro perduto”? Al di là di volerlo buttare, quando queste persone se ne andranno, andrà alla Biblioteca Vaticana, perché un giorno si studierà come il degrado umano, culturale e religioso si sia impadronito per un certo periodo della Chiesa e come, nonostante le distruzioni, non siano riusciti ad affossarla.

Infine, Fernández in un’intervista ha detto una frase triste: “Non chiederò di essere amato, ma chiederò di essere rispettato”. Siamo obbligati ad amare anche i nostri nemici, ma il rispetto si guadagna. Lui non se l’è mai guadagnato perché non è abituato al rispetto. A niente e a nessuno, come questo libro ha dimostrato ancora una volta. Le sue tante scuse sono inutili se non sono accompagnate dalla sua rassegnazione e dalla sua penitenza. Ripeto: non si tratta di una cospirazione di gruppi ultraconservatori, ma di disgusto e stanchezza.
Tutto questo ci obbliga fin d’ora a raddoppiare le nostre preghiere per la Chiesa e per tutti i suoi membri, specialmente quelli più bisognosi della Misericordia Divina: siamo in tempi di prova, ma passeranno.

6 commenti:

  1. Chissà quanti hanno veramente letto questo libro.

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  2. Mamma mia! Un libro così in una scuola di suore. Terribile terribile. Preghiamo preghiamo per la nostra Madre Chiesa perché questo periodo di buio finisca presto.

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  3. Io l’ho letto. Il contenuto, al di là di qualche frase citata e fatta circolare in modo decontestualizzato da sola, non l’ho trovato scandaloso, semmai a dir poco superficiale e noioso.
    Il vero scandalo (pruderie a parte) è che uno, la cui produzione scientifica (peraltro in età già matura) consisteva in questi libercoli di auto-aiuto, sia ora cardinale e prefetto del Sant’Uffizio.

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  4. sarebbe stato meglio lasciare il libro nel dimenticatoio. Disvelandone l'esistenza e il contenuto, gli si è fatta pubblicità gratuita.

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  5. Leggo bene che qui c’è chi dà del bugiardo ed impostore al cardinale a capo della Dottrina della fede?
    Leggo bene che chi gestisce questo sito è un cattolico in piena comunione con Papa Francesco ed i pastori uniti a lui?

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