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venerdì 16 febbraio 2024

"Da Kant ad Heidegger: il Reno confluito nel Tevere": corso, da oggi venerdì 16 febbraio ore 21

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.

Da venerdì 16 febbraio ore 21, Da Kant ad Heidegger: il Reno confluito nel Tevere, cura di Luigi Girlanda

Il Reno si getta nel Tevere è il titolo di un’opera del 1967 di padre Ralph M.Wiltgen, sacerdote, storico e giornalista cattolico statunitense morto nel2002. L’autore fu l’unico cronista formalmente autorizzato dalla Santa Sede a registrare e riportare per iscritto la cronaca del Vaticano II attraverso un bollettino di notizie quotidiano.
L’espressione del titolo ha avuto un successo molto diffuso perché sintetizza bene il fatto che al Concilio i Padri progressisti provenienti dai Paesi lungo il fiume Reno esercitarono un’influenza predominante e lavorarono, come una vera e propria minoranza organizzata, per controllare l’andamento del Vaticano II contro l’ala dei padri che difendevano la Tradizione.

Il Reno confluito nel Tevere è essenzialmente la cultura moderna dominata dalla filosofia tedesca. Non si comprende la crisi attuale della chiesa (una crisi senza precedenti nella storia del cattolicesimo, come insegna Romano Amerio) se non si conoscono le idee fondamentali della riflessione filosofica moderna di matrice tedesca.

Il corso si propone di offrire agli studenti una panoramica dei principali filosofi tedeschi che hanno plasmato la cultura contemporanea e influenzato fortemente la teologia progressista dei padri conciliari provenienti dal Reno (da Paesi come Germania, Austria, Svizzera, Francia e Paesi Bassi).

Il corso prevede cinque incontri. Nel primo si analizzerà la radicalizzazione del riduzionismo moderno nella filosofia di Kant, con la negazione della metafisica come scienza e la proclamata inconoscibilità della cosa in sé.

Il secondo incontro avrà per oggetto il passaggio dal criticismo kantiano al monismo idealista, attraverso la filosofia di Fichte e Schelling.

Il terzo appuntamento mirerà all’analisi dei capisaldi del sistema di Hegel, vero cattivo maestro della contemporaneità e ispiratore delle principali correnti filosofiche e teologiche degli ultimi due secoli.

La quarta lezione del corso sarà dedicata all’approfondimento del concetto di “morte di Dio”, di fatto già implicito nella filosofia hegeliana, ma portato alle sue estreme conseguenze da Nietzsche.

L’ultimo incontro avrà per oggetto la storicizzazione del concetto di verità in due autori apparentemente contrapposti: il teorico del comunismo Karl Marx e il tesserato nazionalsocialista Martin Heidegger. Da questo si omprende come “sinistra” e “destra” siano in realtà sorelle, certo litigiose ma pur sempre sorelle, nate da un’unica madre: la filosofia hegeliana, compimento della modernità e preludio della crisi contemporanea.

Il corso sarà articolato in 5 lezioni di 1 ora e 30 minuti ciascuna. Le lezioni si svolgeranno dalle ore 21:00 alle 22:30. La data di inizio del corso è il 16 febbraio 2024.

PROGRAMMA

LEZIONE 1 – Il vertice del riduzionismo moderno: la critica della ragion pura di Kant
QUANDO: 16 febbraio 2024
ORARIO: 21:00 – 22:30

LEZIONE 2 – Dal criticismo all’idealismo: Fichte, Schelling e il monismo spiritualista
QUANDO: 1 marzo 2024
ORARIO: 21:00 – 22:30

LEZIONE 3 – L’idealismo assoluto hegeliano: dialettica e panlogismo
QUANDO: 8 marzo 2024
ORARIO: 21:00 – 22:30

LEZIONE 4 – Il grande pan è morto: Nietzsche e l’ebbrezza dionisiaca
QUANDO: 15 marzo 2024
ORARIO: 21:00 – 22:30

LEZIONE 5 – La storicizzazione del vero: religione ed essere in Marx ed Heidegger
QUANDO: 22 marzo 2024
ORARIO: 21:00 – 22:30


IL DOCENTE

Prof. Luigi Girlanda

Luigi Girlanda è docente di ruolo di Filosofia e Scienze umane presso il Liceo “Mazzatinti” di Gubbio (PG). Si è laureato in Filosofia nel 1999 presso l’Università degli studi di Perugia con una tesi sul “Problema di Gesù nel pensiero di Jean Guitton”. Nel 2003 si è diplomato in Scienze Religiose presso l’Istituto teologico di Assisi con un elaborato sulla dimensione ebraica di Gesù. Dal 2016 è iscritto all’Albo dei Giornalisti presso l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, Albo “Pubblicisti”. Da qualche anno è collaboratore della rivista di apologetica “Il Timone”, con cui ha curato anche importanti voci del “Dizionario del pensiero pericoloso” e del “Dizionario dei cattolici illustri”.

Nel 2006 ha fondato l’Associazione culturale “Benedetto XVI”, di cui è presidente, e che è stata oggetto nel 2013 di un prestigioso riconoscimento dal parte dello stesso pontefice Benedetto XVI il quale, con lettera a firma autografa, si è complimentato per quanto l’associazione sta facendo “per il rinnovamento e approfondimento della cultura cattolica nel nostro tempo”.