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martedì 9 gennaio 2024

"Non potete prendere le distanze da FS". L'uomo di Francesco, Fernández, “minaccia” i critici delle benedizioni gay #fernández #francesco #fiduciasupplicans

La Corea del Nord avanza sempre più: "Duro comunicato del cardinale Víctor Manuel Fernández ai vescovi che non accettano Fiducia supplicans. Ma il Vaticano è in difficoltà".
The Pillar – Ed Condon: "Riuscirà il cardinale Fernández a calmare le controversie su FS? Il chiarimento è stato inquadrato come una rassicurazione che nulla è cambiato per quanto riguarda l'insegnamento della Chiesa, e sminuendo la ricezione vigorosamente contestata della dichiarazione, Fernández è sembrato lunedì fare diverse concessioni chiave - o addirittura retromarce - riguardo al testo della Fiducia supplicans.(…) Il primo, e forse ecclesiologicamente più importante di questi passi indietro, è l'insistenza del cardinale sul fatto che "ogni vescovo locale, in virtù del proprio ministero, ha sempre il potere di discernimento in loco, cioè in quel luogo concreto che conosce meglio di altri proprio perché è il suo gregge". "Questo riconoscimento da parte del cardinale sarà probabilmente letto con sollievo da molti vescovi, anche se è in netto contrasto con il testo originale e l'importazione della Fiducia supplicans, che sembrava proibire esplicitamente ai vescovi di regolare in qualsiasi modo la libertà pastorale e la spontaneità del loro clero nell'offrire benedizioni a coppie dello stesso sesso. (…) Alcuni vescovi, ad esempio, hanno stabilito che ogni sacerdote deve svolgere il lavoro di discernimento e che può, tuttavia, effettuare queste benedizioni solo in privato", ha osservato il cardinale. "Niente di tutto questo è problematico", ha detto, a patto che non implichi un rifiuto totale della dichiarazione del DDF e delle preoccupazioni pastorali che ha cercato di affrontare. (...) Ma nella misura in cui il cardinale ha sentito il bisogno di fornire il tipo di guida granulare che in precedenza aveva detto che il suo dicastero non avrebbe fornito, suggerisce che egli accetta che la Fiducia supplicans ha creato una crisi.(...) Tralasciando l'ironia del fatto che il cardinale offra un modello di testo per una benedizione che insiste sul fatto che non può avere testi prestabiliti, il comunicato di Fernández sembra essere uno sforzo concertato per arginare una situazione che la maggior parte degli osservatori riconosce essere già andata fuori controllo.(…) Ma il rilascio fa abbastanza per riconciliare le reazioni a volte diametralmente opposte di Fiducia Supplicans tra i vescovi del mondo? (…) La temperatura generale del dibattito nella Chiesa sembra destinata a rimanere alta. (…) La mancanza di chiarezza e di coerenza su ciò che la Chiesa insegna e propone in linea con la Fiducia supplicans sembra destinata ad alimentare le accuse, giuste o meno, che la confusione e la contraddizione fossero in realtà un risultato voluto della dichiarazione del DDF".

Ad oggi molti vescovi hanno già dichiarato che non applicheranno il documento vaticano, lo vietano ai loro sacerdoti e rifiutano di impartire le benedizioni indicate dalla Fiducia Supplicans:
QUI l'elenco e QUI.
Luigi C.

7 Gennaio 2024, Il Giornale, Nico Spuntoni

Continuano ad essere agitate le acque in Vaticano a tre settimane dalla pubblicazione della Fiducia supplicans che ha ammesso per la prima volta la benedizioni di coppie di fatto formate da persone dello stesso sesso. La clamorosa sollevazione di una parte consistente di episcopato in tutto il mondo contro l'applicazione del documento ha indotto il suo autore, il cardinale Víctor Manuel Fernández, a scrivere nei giorni scorsi un comunicato stampa con lo scopo dichiarato di far "comprendere meglio il significato della sua proposta".

Il comunicato stampa

A giudicare dalle reazioni alla pubblicazione del comunicato stampa, l'obiettivo non sembra essere stato raggiunto.
Il prefetto per la dottrina della fede è stato piuttosto duro nella redazione del testo, non riuscendo a mitigare la presumibile irritazione per i tanti 'no' ricevuti dalle conferenze episcopali - soprattutto africane - e dai vescovi in queste settimane. "Evidentemente, non ci sarebbe lo spazio per prendere le distanze dottrinali da questa Dichiarazione", ha scritto con tono perentorio Fernández. Parole sorprendenti per un prelato che ad inizio pontificato si era fatto conoscere per dichiarazioni sulla non essenzialità della Curia romana al contrario, invece, della rivendicata essenzialità dei vescovi.

Benedizioni lampo

Uno degli aspetti del comunicato che sta suscitando più dubbi è quello relativo alla ricezione pratica. Già Fiducia supplicans, sostenendo di voler perseguire l'obiettivo di non generare confusione tra matrimonio e unioni cosiddette irregolari o formate da persone dello stesso sesso, oltre a prevedere che non sia "svolta contestualmente ai riti civili di unione", si soffermava pure sugli "abiti, gesti o parole propri di un matrimonio". Si deve presumere, dunque, niente giacca e cravatta per gli uomini. Nel comunicato che puntava a chiarificare, Fernández ha aggiunto nuovi dettagli: il prefetto dà un cronometro ai sacerdoti chiedendo loro che la benedizione duri tra i 10 e i 15 secondi. Il prefetto scrive pure che "resta chiaro (...) che non deve avvenire in un posto importante dell'edificio sacro". Quindi al prete spetta il compito anche di stabilire quale parte di una chiesa è importante e quale non lo è.
La distinzione

Fernández è tornato ad insistere sulla distinzione di queste benedizioni che definisce "pastorali" (virgolette incluse nel testo del prefetto) e che si differenziano da quelle ritualizzate. Un ampliamento della categoria di benedizioni che rappresenta la novità principale di Fiducia supplicans e che è stato contestata dal predecessore del prefetto argentino, il cardinale Gerhard L. Müller. Il teologo tedesco, scelto da Benedetto XVI alla guida dell'ex Sant'Uffizio, ha osservato che "non c'è alcuna base per questo nuovo uso nei testi biblici addotti, né in alcuna precedente dichiarazione del Magistero" evidenziando come sia già esaustiva la differenziazione tra benedizioni e sacramenti.

Questo concetto allargato di benedizione è assolutamente assente nella Sacramentum caritatis di Benedetto XVI dove, a proposito delle coppie di fatto, si chiede esplicitamente ai sacerdoti di evitare "in ogni caso, di benedire queste relazioni, perché tra i fedeli non sorgano confusioni circa il valore del Matrimonio". Quel documento, risalente al 2007, nasceva sulla base del Sinodo dei vescovi sull'Eucarestia dell'ottobre 2005. Fiducia supplicans, invece, è il frutto di una decisione presa dall'alto da un prefetto di dicastero entrato in carica solamente da pochi mesi. Davanti alle proteste di moltissimi vescovi in tutto il mondo, Fernández però ha deciso di non arretrare e nel comunicato ha utilizzato un linguaggio in cui è difficile non leggere un tono di rimprovero per chi contesta il provvedimento laddove scrive che non è ammessa la "negazione totale o definitiva di questo cammino".

Il problema della legittimazione

La "benedizione pastorale", nell'ottica del prefetto, dovrebbe essere un modo per dire sì a queste coppie senza legittimare le loro unioni che vengono considerate in contraddizione con la dottrina della Chiesa. Nel testo del dicastero per la dottrina della fede si ripetono termini come "chiarezza", "non lasciar dubbi", "non creare confusione". Tuttavia, le differenti reazioni delle conferenze episcopali e delle diocesi di tutto il mondo hanno reso evidente che il proposito dichiarato dal dicastero per la dottrina della fede non è stato raggiunto. Lo stesso comunicato stampa del 4 gennaio fatto dal prefetto Fernández per "aiutare a chiarire" rappresenta una conferma delle difficoltà provocate nella Chiesa dalla pubblicazione della Dichiarazione.

In Argentina l'applicazione di Fiducia supplicans dovrebbe consentire di ricevere una benedizione anche alle coppie formate da persone dello stesso sesso ed unite civilmente grazie ad una legge approvata in Parlamento nel 2010. Il più tenace avversario di quella legge fu l'allora arcivescovo di Buenos Aires e presidente della conferenza episcopale, il cardinale Jorge Mario Bergoglio che in una lettera a tutte le carmelitane della capitale scrisse che non si trattava di "un mero progetto legislativo (questo è solo lo strumento) ma del messaggio del Padre della Menzogna che avvicina a confondere e ingannare i figli di Dio".

2 commenti:

  1. La pazienza ha un limite! A mio umilissimo parere ci si doveva sollevare già da molto tempo e non solo ora che l'hanno fatta "fuori dal vasino"! E non lasciando i soli 4 o 5 cardinali a esprimere i dubia che sono passati come dei guastafeste! E dando così spazio ai matti come Minutella & co. Basta tacere, cari Cardinali e Vescovi tutti! Avete visto che "casino hanno combinato" (mons. B. Forte cit.) i vescovi africani? Imparate da loro! Non oso immaginare cosa direbbe una Santa Caterina da Siena in queste situazioni!

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  2. L’empietà mente a se stessa. Annamo bbene.

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