Un'utile considerazione sui pericoli dell'inculturazione in liturgia.
QUI The Catholic World Report sul Primo Congresso africano sulla liturgia presieduto dal card. Sarah: “Da 60 anni constatiamo che anno dopo anno la riforma liturgica accompagnata da tanto idealismo e grandi speranze da parte di tanti sacerdoti e laici si rivela una valanga di improvvisazione della creatività e una desolazione liturgica invece del rinnovamento della Chiesa e della vita ecclesiale".
Luigi
IL CARD. SARAH: “LE NOSTRE LITURGIE SONO SPESSO TROPPO BANALI E RUMOROSE, TROPPO AFRICANE E MENO CRISTIANE”
OMELIA A DAKAR, IN OCCASIONE DI UN INCONTRO LITURGICO
di Angelica La Rosa, Informazionecattolica.it, 6-12-23
“Oggi assistiamo, soprattutto in Occidente, ad uno smantellamento dei valori della fede e della pietà… e ad una distruzione delle forme della messa”.
Lo ha detto durante in omelia durante una Santa Messa celebrata nella cattedrale di Dakar (Senegal) il cardinale Robert Sarah.
“Insistiamo nel cospargere la liturgia di elementi africani e asiatici, snaturando così il mistero pasquale che celebriamo. Diamo così tanta importanza a questi elementi culturali che le nostre celebrazioni a volte durano sei ore”, ha detto il porporato.
“Le nostre liturgie sono spesso troppo banali e rumorose, troppo africane e meno cristiane”, ha affermato. “Se consideriamo la liturgia come una questione pratica di efficacia pastorale (…), corriamo il rischio di fare della liturgia un’opera umana, un insieme di cerimonie più o meno compiute”, ha affermato il cardinale Sarah che ha esaltato la memoria di Papa Benedetto XVI. “Seguiamo questa stella grande e sfolgorante che fu Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI, unico studioso di fronte a un esercito di pseudo-liturgisti”.