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domenica 24 dicembre 2023

Il capo della Chiesa greco-cattolica Ucraina rigetta Fiducia Supplicans #fernández #francesco #fiduciasupplicans

X di Diane Montagna: "IL CAPO DELLA CHIESA GRECO-CATTOLICA, Mons. Sviatoslav Shevchuk, rilascia una dichiarazione in cui afferma che la #Vatican dichiarazione sulle benedizioni per le coppie dello stesso sesso, approvata da #PopeFrancis , "non ha valore legale per i fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina"".
QUI e sotto il comunicato ufficiale in una nostra traduzione.
"Secondo le tradizioni del rito bizantino, il concetto di "benedizione" significa approvazione, permesso o addirittura ordine per un certo tipo di azione, di preghiera e di pratiche ascetiche, compresi alcuni tipi di digiuno e di preghiera. Ovviamente, la benedizione di un sacerdote ha sempre una dimensione evangelica e catechetica, e quindi non può in alcun modo contraddire l'insegnamento della Chiesa cattolica sulla famiglia come unione d'amore fedele, indissolubile e feconda tra un uomo e una donna, che Nostro Signore Gesù Cristo ha elevato alla dignità del Santo Sacramento del Matrimonio. Il discernimento pastorale ci spinge a evitare gesti, espressioni e concetti ambigui che possano distorcere o travisare la parola di Dio e l'insegnamento della Chiesa".
Luigi C.


Comunicato sulla ricezione nell'Ugcc della Dichiarazione del Dicastero della Dottrina della Fede "Fiducia Supplicans" sul significato pastorale delle benedizioni
22 dicembre 2023
In risposta ai numerosi appelli di vescovi, clero, monaci, movimenti ecclesiali e singoli laici della Chiesa greco-cattolica ucraina in merito alla Dichiarazione del Dicastero della Dottrina della Fede "Fiducia Supplicans" (18 dicembre 2023) sul significato pastorale delle benedizioni, dopo aver consultato gli esperti e le istituzioni competenti, desidero informarvi di quanto segue:

1. La suddetta Dichiarazione interpreta il significato pastorale delle benedizioni nella Chiesa latina, non nelle Chiese cattoliche orientali. Non affronta questioni di fede o di morale cattolica, né fa riferimento ad alcuna prescrizione del Codice dei Canoni per le Chiese orientali, né menziona i cristiani orientali. Pertanto, sulla base del can. 1492 della CCCC, questa Dichiarazione si applica esclusivamente alla Chiesa latina e non ha valore legale per i fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina.

2. La Chiesa greco-cattolica ucraina è una delle Chiese cattoliche orientali, quindi ha un proprio patrimonio liturgico, teologico, canonico e spirituale, che tutti i fedeli sono tenuti a osservare e custodire (CCCC, canoni 39-41). Il significato di "benedizione" nell'Ugcc e nella Chiesa latina è diverso.

3. Secondo la prassi liturgica della nostra Chiesa, la benedizione di un sacerdote o di un vescovo è un gesto liturgico che non può essere separato dal resto del contenuto dei riti liturgici e ridotto solo alle circostanze e alle esigenze della pietà privata (Catechismo dell'Ugcc "Cristo è la nostra Pasqua", paragrafi 505-509).

4. Secondo le tradizioni del rito bizantino, il concetto di "benedizione" significa approvazione, permesso o addirittura ordine per un certo tipo di azione, di preghiera e di pratiche ascetiche, compresi alcuni tipi di digiuno e di preghiera. Ovviamente, la benedizione di un sacerdote ha sempre una dimensione evangelica e catechetica, e quindi non può in alcun modo contraddire l'insegnamento della Chiesa cattolica sulla famiglia come unione d'amore fedele, indissolubile e feconda tra un uomo e una donna, che Nostro Signore Gesù Cristo ha elevato alla dignità del Santo Sacramento del Matrimonio. Il discernimento pastorale ci spinge a evitare gesti, espressioni e concetti ambigui che possano distorcere o travisare la parola di Dio e l'insegnamento della Chiesa.

La benedizione del Signore sia su di voi!

† SPIRITO SANTO

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