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venerdì 17 novembre 2023

Il vescovo Strickland in preghiera con i fedeli a Baltimora. “Io non posso più intervenire, ma spero che qualcuno raccoglierà il mio testimone”

Grazie ad Aldo Maria Valli per questa traduzione.
QUI e QUI Franca Giansoldati su Il Messaggero.
QUI Nico Spuntoni: ""La mia voce è stata rimossa, ma qualcuno...". La profezia del vescovo cacciato dal Papa".
QUI il New York Times. QUI Church militant. QUI Infovaticana. QUI e QUI Marco Tosatti. QUI Catholic Thing. QUI Il Sismografo\Domani. QUI Stefano Fontana
Luigi

16-11-23

Il vescovo Joseph Strickland, rimosso nei giorni scorsi da papa Francesco dalla guida della diocesi di Tyler nel Texas, ha guidato la recita del rosario a Baltimora, mentre la Conferenza episcopale degli Stati Uniti si riuniva per la sessione plenaria biennale.

***

A mezzogiorno di ieri, 15 novembre, monsignor Strickland ha guidato la recita pubblica del rosario nella piazza sul lungomare del Marriott Waterfront Hotel Inner Harbor East, a Baltimora, dove sono riuniti i vescovi.
Non è la prima volta che il vescovo Strickland guida un rosario davanti alla sede delle riunioni dei vescovi americani a Baltimora. Lo aveva già fatto quando era in discussione la possibilità di dare la santa Comunione ai politici favorevoli all’aborto, argomento su cui i vescovi hanno dibattuto per decenni. Nel 2021 Strickland fu l’unico vescovo a unirsi ai cattolici in preghiera fuori dall’assemblea episcopale, e in quell’occasione dichiarò: “Quando si tratta dell’Eucaristia e della santità della vita, mi corre l’obbligo di parlare, e la cosa più importante di cui devo parlare è la presenza del Signore e la lotta contro l’atrocità dell’aborto”.

Dato che il vescovo Strickland è stato rimosso dalla diocesi di Tyler nello scorso fine settimana da papa Francesco, non avrà diritto di voto alla Conferenza episcopale in corso.

Sul sito web della Conferenza dei vescovi statunitensi si legge che nelle assemblee plenarie “le decisioni, che vanno dall’elezione dei presidenti di commissione e dei funzionari della Conferenza all’argomento delle dichiarazioni pastorali e delle revisioni dei libri liturgici, per essere approvate richiedono la maggioranza semplice o il voto dei due terzi dei vescovi membri”. I vescovi attivi, ordinari e ausiliari, sia di rito latino sia di rito orientale, hanno diritto a votare su determinati argomenti. I vescovi emeriti sono invitati a partecipare alle assemblee e a prendere parte alle discussioni e alle altre attività, ma non hanno diritto di voto.

Commentando il fatto che non potrà più intervenire come membro attivo della Conferenza episcopale, il vescovo Strickland ha espresso la speranza che altri vescovi abbiano il coraggio di raccogliere il messaggio da lui lanciato cinque anni fa, quando affrontò con parole nette lo scandalo McCarrick e la promozione dell’omosessualità nella Chiesa.

In un post su X, ex Twitter, il prelato texano ha dichiarato: “Resto fedele a queste parole di cinque anni fa. La mia voce è stata rimossa da questi incontri, ma spero che qualcuno, chiunque sia, raccolga il messaggio. Il mondo ha bisogno ora più che mai della Verità di Gesù Cristo, della sua buona novella”.

Nel 2018, sulla scia dello scandalo McCarrick, il vescovo Strickland richiamò i vescovi che mettevano apertamente in discussione l’insegnamento cattolico sulla grave peccaminosità dell’attività omosessuale. Pur senza nominare padre James Martin, il gesuita pro-LGBTQ, si chiese perché i vescovi permettessero al sacerdote di contraddire pubblicamente l’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità.

Invitando a ribadire chiaramente l’insegnamento cattolico in materia e ad aderirvi nei fati, il coraggioso vescovo ricevette un applauso dai vescovi riuniti.

In un’intervista a John-Henry Westen, caporedattore di LifeSiteNews, l’11 novembre, poche ore dopo la sua rimozione, il vescovo Strickland ha detto di credere di essere stato rimosso perché “ha minacciato alcuni potenti con la verità del Vangelo”.

Alla domanda sul perché sia stato rimosso dal papa, Strickland ha detto: “L’unica risposta che ho è che nella Chiesa in questo momento ci sono forze che non vogliono la verità del Vangelo. Vogliono anzi che sia cambiata. Vogliono che sia ignorata. Vogliono sbarazzarsi della verità che tuttavia, gloriosamente, non scomparirà, perché la verità è Gesù Cristo, è il suo corpo mistico, la Chiesa, sono tutte le meraviglie per cui i martiri sono morti e i santi hanno vissuto per quasi duemila anni da quando Cristo è morto e risorto”.


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Nella foto, il vescovo Strickland mentre guida la preghiera del rosario con i fedeli a Baltimora, di fronte alla sede degli incontri della Conferenza episcopale degli Stati Uniti

7 commenti:

  1. La smetta! Un comportamento inaccettabile.
    È stato rimosso dalla sua diocesi e, nonostante quello, guida una “preghiera” un un altra diocesi ed un altro stato.
    Spero che vengano presi provvedimenti ancora più restrittivi.

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    1. Certo si deve pregare solo nella propria diocesi e nel proprio Stato. Fuori da questi ci si può rivolgere solo alla divinità del luogo anche se non è la propria e sotto la guida debitamente ed ufficialmente incaricata. Da non dimenticare che il tutto è frutto di misericordia ed inclusione. Mala tempora currunt.



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  2. Visto che per lei recitare il rosario in pubblico è inaccettabile mi corre l’obbligo di domandarle se è cattolico

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  3. Gli si vieti di pregare una volta per tutte.Ma come si permette costui ?Chi crede di essere? Proprio non capisce che recitare il Rosario è da cattolici fondamentali e retrogradi.

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  4. Qui c’è un sacco di gente col salame sugli occhi!
    Questo non sta “pregando”, ma guidando una manifestazione di protesta strumentalizzando il S. Rosario.
    Se foste cattolici, sareste schifati da tale atteggiamento.

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  5. Siamo cattolici e siamo schifati da ben altri comportamenti.

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    1. Quindi giustifichi che dei “fedeli”, per protestare contro i vescovi e a favore di un altro vescovo, “preghino” innalzando cartelli da manifestazione?
      Ma sei serio?

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