Ci avviciniamo a questa importante ricorrenza meditando sul testo della sequenza per i defunti nella bellissima traduzione che fece niente mene Giovanni Papini, scrittore e poeta e terziario francescano del XX secolo (autore del libro "Il Diavolo" che rischiò di essere messo all'Indice per le sue teorie eretiche sulla temporaneità dell'Inferno e la salvezza - alla fine - anche dei dannati).
Qui la bella traduzione del Dies Irae pubblicata su “Il Frontespizio” nel novembre 1932 e poi ripreso in “Messale Romano” Centro Liturgico di Torino - Torino 1943.
Roberto
Il dies irae è stato eliminato perché non in linea col nuovo credo postconciliare!!
RispondiElimina