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lunedì 25 settembre 2023

Orrori architettonici… e dove trovarli #158 a Torino (TO)

Chiesa parrocchiale di Gesù Redentore dell’arch. Nicola Mosso e dell’arch. Leonardo Mosso (anno 1957).

Lorenzo

Descrizione del progetto: Si tratta della chiesa torinese più nota realizzata nel Dopoguerra; l’importante intervento venne realizzato in un quartiere che negli anni Cinquanta del secolo scorso non era ancora urbanizzato e che fino agli anni Ottanta fu parte di una periferia interamente operaia. Il complesso di Gesù Redentore è costituito dalla chiesa, dalla cappella feriale, dalla casa parrocchiale e dagli ambienti seminterrati dedicati alle attività oratoriali. Non necessita di sagrato pertinenziale perché inserita in un parco urbano.
La facciata è in mattoni a vista con asse segnato da una grande fenditura lanceolata alla cui base è inserito il portale di ingresso, incorniciato da una triplice ghiera di mattoni e sormontato da un timpano a triangolo equilatero. Ai lati si aprono due porte secondarie sormontate dallo stesso motivo triangolare. Il tema delle porte con terminazione triangolare viene ripetuto anche per gli accessi laterali.
In corrispondenza della vetrata che si apre sul prospetto è collocata una scultura bronzea di Carlo Rap raffigurante la Trinità. Nell’interno dell’aula, in prossimità dell’area presbiteriale si trova il polittico del pittore F. Amerio raffigurante il battesimo di Gesù: la pala centrale raffigura il battesimo nel Giordano mentre la cuspide superiore è dedicata alla figura del Padre ed allo Spirito Santo. Le tre tavole inferiori attualizzano il tema battesimale raffigurando gli angeli custodi e i simboli propri della liturgia del battesimo.
Lo sviluppo dell’impianto è longitudinale. È disegnata a partire da un reticolo geometrico composto da triangoli equilateri, di conseguenza i muri laterali in cemento armato incamiciato con mattoni assumono un andamento a linea spezzata articolato con punte e rientranze.
Impianto strutturale è in muratura d’ambito con struttura in cemento armato e mattoni di rivestimento, copertura in cemento armato.
Il disegno a maglia di triangoli sotteso alla pianta prosegue anche nella definizione della copertura, costituita da serie di camere di luce triangolari concatenate, con struttura in calcestruzzo armato.
Il presbiterio è collocato al fondo dell’aula. L’ area è ben definita dall’innalzamento del piano di pavimentazione dell’aula e realizzato con forma esagonale. La mensa è collocata in posizione centrale sul livello più alto, sede ambone e leggio, sulle pedane inferiori. Una grande croce spoglia domina l’area.
Alla cappella feriale si accede dall’interno della chiesa o mediante percorso esterno. Ha un volume architettonico indipendente; la pianta di forma stellare ricalca la rigorosa geometria che controlla tutto il complesso. L’aula interna esagonale è realizzata con muratura in pietra e copertura in cemento armato reticolare.

Descrizione tratta dalla pagina beweb.chiesacattolica.it.

Fotografie degli esterni:










Fotografie degli interni:








7 commenti:

  1. Bella l'astronave madr... Ah... no niente...

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  2. Un’altra stroncatura incomprensibile. È una splendida struttura ben fatta e molto tradizionale, ideata per la Messa di sempre.

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  3. Fa abbastanza schifo, ma tra le schifezze é tra quelle meno peggiori.

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  4. Non consideratemi lettore ostile ma la chiesa è proprio bella, peccato che le vostre foto rendono male la magnificenza dell'opera.

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  5. Questa chiesa non è assolutamente un orrore architettonico. La struttura è ampia e solenne e all'interno la copertura, che sembra ispirarsi alle creazioni del Guarini a Torino, crea una suggestiva atmosfera di raccoglimento.

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  6. Nel complesso una bella chiesa, soprattutto nella convincente facciata e nella spettacolare copertura con richiami ai costoloni gotici. L'uso del cotto e la copertura evocano poi alcuni aspetti del barocco piemontese (Vittone, Guarini). Purtroppo non altrettanto convincente e quasi irrisolto il presbiterio, anche le pareti meritavano qualcosa di più che le statue devozionali che si vedono in fotografia.

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  7. Anch'io non considero questa chiesa un "orrore" architettonico: tutt'altro. Gli stili architettonici cambiano, romanico, gotico, barocco, neoclassico etc. etc. Certe stroncature mi sembrano esagerate (ovviamente IMHO)

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