Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La comunicazione segue alla nomina di padre Alfonso V. Amarante C.SS.R. quale Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense (QUI), accompagnata dalla lettera del Santo Padre (QUI) ed alla costituzione, all’interno della Pontificia Università Lateranense, del Consiglio Superiore di Coordinamento (QUI e QUI l’analisi).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare alcuni documenti che altrimenti passerebbero inosservati o non verrebbero evidenziati come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.
L.V.
NOSTRE INFORMAZIONI
La S. Congregazione Concistoriale, a seguito di alcune polemiche sorte per la nomina arcivescovile del nuovo Rettore della Pont. Un. Lateranense, ha precisato ieri con nota diramata dalla Sala Stampa della S. Sede, che le recenti nomine e riforme disposte dal S. Padre, derivano dalle disposizioni della Cost. Ap. «Summa pasticciorum» del 31 aprile 2016 e che, a mente di tale disposizione, riceveranno il titolo vescovile, ma senza giurisdizione, anche gli impiegati di VIII e IX livello in servizio nello Stato della Città del Vaticano, e il titolo arcivescovile, sempre senza giurisdizione, i funzionari in servizio presso la medesima Città del Vaticano ed istituzioni della S. Sede, precisandosi che ai direttori, ancorché laici o altresì donne, sarà conceduta anche la giurisdizione, ai sensi del Rescr. «In quadriviis et angiportis», promulgato da S. Santità il 31 novembre u.s.
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