Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera numero 949 pubblicata da Paix Liturgique il 1º agosto 2023, in cui – sotto forma di intervista – Pedro Cortés de la Vega racconta l’entusiasmante avventura del pellegrinaggio di Nuestra Señora de la Cristiandad España, giunto quest’anno alla sua terza edizione (QUI su MiL; QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI gli scorsi anni).
Oltre che per il contenuto, la lettera è pregevole per il ricco materiale fotografico, che ben rende l’idea di tanti giovani, giovani famiglie e giovani sacerdoti vestiti da… sacerdoti!
L.V.
Per il terzo anno consecutivo, dal 22 al 24 luglio 2023, le verdi montagne asturiane e l’azzurro del cielo spagnolo, con qualche nuvola grigia, hanno fatto da cornice al tradizionale pellegrinaggio di Nuestra Señora de la Cristiandad España, tra la Santa Iglesia Basílica Catedral Metropolitana de San Salvador di Oviedo e la Basílica de Santa María la Real di Covadonga. Abbiamo chiesto al nostro amico pellegrino spagnolo Pedro Cortés de la Vega di parlarci di questo evento.
Paix Liturgique: Innanzitutto, caro Pedro, perché un pellegrinaggio da Oviedo a Covadonga?
Pedro Cortés de la Vega: Da questa domanda capisco che lei non è Spagnolo! Lei sa che la Spagna fu invasa dai musulmani all’inizio dell’VIII secolo. Ma fu a Covadonga, nell’estate del 722, che il re Pelagio, ispirato dalla Vergine Maria, iniziò la Reconquista, la conquista della Spagna che, come sapete, terminò solo nel 1492 con la caduta di Granada e la partenza degli invasori musulmani. Scegliendo di andare in pellegrinaggio a Covadonga, gli organizzatori hanno voluto sviluppare l’idea che questo pellegrinaggio debba segnare anche l’inizio della riconquista spirituale della società altamente secolarizzata in cui vivono, per il ritorno della società cristiana in Spagna e in Europa.
Paix Liturgique: E perché questo pellegrinaggio in piena estate?
Pedro Cortés de la Vega: La data del pellegrinaggio non è stata scelta a caso, in quanto doveva svolgersi intorno al 25 luglio, giorno della festa di San Giacomo il Maggiore, patrono della Spagna, l’apostolo soprannominato «Matamoros« perché, secondo la tradizione iberica, apparve più volte durante le battaglie della Reconquista, nelle file dei Cristiani che lottavano per liberare il loro Paese.
Paix Liturgique: Ma San Giacomo il Maggiore non era l’unico patrono del pellegrinaggio?
Pedro Cortés de la Vega: Sì, perché approfittando dell’anno a lui dedicato, San Giuseppe è stato dichiarato patrono del pellegrinaggio del 2021, senza dimenticare naturalmente Nostra Signora di Covadonga, conosciuta nel nostro Paese come «Santina», la cui statua ha percorso i tre giorni alla testa del pellegrinaggio.
Paix Liturgique: Il vostro pellegrinaggio è stato davvero quello di giovani spagnoli legati alla liturgia tradizionale?
Pedro Cortés de la Vega: Anche se è nato pochi giorni dopo la promulgazione del motu proprio Traditionis custodes, il nostro pellegrinaggio è quello di giovani donne e uomini e, naturalmente, di famiglie, profondamente legati alla fede cattolica e alla sua più bella espressione liturgica: l’usus antiquior.
Paix Liturgique: Devo intendere che il vostro pellegrinaggio è una sorta di risposta al motu proprio Traditionis custodes?
Pedro Cortés de la Vega: Assolutamente no, ma la Provvidenza non può essere molto lontana da ciò che lei suggerisce. In realtà, il progetto del nostro pellegrinaggio è nato dal desiderio di riprodurre in Spagna il bellissimo Pèlerinage de Pontecôte (da Parigi a Chartres) e, a Dio piacendo, di produrne altrettanti frutti… È così che, all’inizio del 2021, l’idea di questo pellegrinaggio è diventata realtà. Era già stata lanciata e quasi realizzata al momento della pubblicazione del motu proprio Traditionis custodes, della cui promulgazione noi, come voi, non eravamo a conoscenza, ma senza dubbio la Santa Provvidenza, che tutto conosce, si è servita di noi in qualche modo per provocare, al momento giusto, una risposta della gioventù spagnola a questa decisione ingiusta e tirannica.
Paix Liturgique: E così avete iniziato la vostra avventura nel 2021?
Pedro Cortés de la Vega: In effetti, incredibilmente, più di cinquecento pellegrini hanno partecipato al nostro primo cammino dal 21 al 24 luglio 2021. È stato quasi un miracolo, perché non avevamo idea di cosa sarebbe successo e di quante persone avrebbero intrapreso con noi questa avventura spirituale e penitenziale.
Paix Liturgique: E il miracolo si è ripetuto…
Pedro Cortés de la Vega: Ha ragione, perché l’anno scorso dal 23 al 25 luglio 2022 più di mille di noi hanno fatto il pellegrinaggio al Santuario di Covadonga.
Paix Liturgique: E quest’anno?
Pedro Cortés de la Vega: Quest’anno il miracolo è stato ancora più grande: ci sono stati più di milleduecento pellegrini nonostante una situazione un po’ tesa.
Paix Liturgique: Ci sono stati problemi?
Pedro Cortés de la Vega: Nessun problema vero e proprio, ma una sorta di «concorrenza», in particolare con la XXXVIII Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona, che ha rubato molto tempo ai nostri amici e ci ha privato di molti pellegrini che si erano impegnati nell’organizzazione. E lo svolgimento di importanti elezioni in Spagna in concomitanza con il pellegrinaggio¹ ha impedito a molti amici di camminare con noi.
Paix Liturgique: Ma resta il fatto che milleduecento pellegrini sono un numero impressionante…
Pedro Cortés de la Vega: Stiamo vedendo in Spagna quello che è successo al Pèlerinage de Pontecôte: un crescente entusiasmo per la preghiera e la supplica tra i giovani in questi tempi incerti.
Paix Liturgique: Ma come vi organizzate?
Pedro Cortés de la Vega: Come può immaginare, non siamo noi a organizzare questi milleduecento pellegrini, che naturalmente formano capitoli regionali o di amicizia.
Paix Liturgique: E quanti di questi capitoli avevate?
Pedro Cortés de la Vega: Ventisei, tra cui ventun capitoli spagnoli che riunivano giovani e famiglie provenienti da quasi tutte le regioni della Spagna, e cinque capitoli stranieri.
Paix Liturgique: Capitoli stranieri?
Pedro Cortés de la Vega: Tre capitoli francesi, uno portoghese e uno olandese, mentre l’anno scorso abbiamo accolto solo tre capitoli stranieri. Vale la pena notare che il capitolo portoghese ha moltiplicato per tre il numero dei suoi pellegrini negli ultimi due anni. Il capitolo olandese, che partecipava per la prima volta al pellegrinaggio, ha destato una forte impressione ed è stato uno dei più attivi in termini di preghiera, canti e buonumore.
Paix Liturgique: Un pellegrinaggio veramente internazionale.
Pedro Cortés de la Vega: Più di quanto si possa pensare. Nei capitoli abbiamo pellegrini da tutto il mondo, perché oltre ai pellegrini spagnoli, francesi, portoghesi e olandesi che ho già citato, ce ne erano altri provenienti da Belgio, Inghilterra, Italia, Germania, Stati Uniti, America, Canada, Argentina, Brasile, Uruguay, Venezuela, Paraguay, Colombia, Perù, Messico, Honduras e persino Australia! In tutto, pellegrini da oltre venti Paesi, e forse me ne sono perso qualcuno.
Paix Liturgique: Naturalmente c’erano anche sacerdoti che partecipavano al pellegrinaggio…
Pedro Cortés de la Vega: Hanno partecipato più di trenta sacerdoti di varie nazionalità. La maggior parte erano diocesani, altri provenivano da istituti tradizionali, Domenicani, Francescani, Carmelitani e persino un eremita!
Paix Liturgique: Quindi avete potuto offrire ai vostri pellegrini delle belle cerimonie.
Pedro Cortés de la Vega: Ogni giorno c’era una Santa Messa solenne, con un bel coro guidato dai pellegrini. Ogni sacerdote celebrava la sua Santa Messa privata. Ci sono state centinaia di confessioni, alcune durante il viaggio (i sacerdoti che accompagnavano i capitoli avevano sempre la stola viola pronta per le confessioni), altre durante le Sante Messe e altre ancora quando i pellegrini erano al bivacco.
Paix Liturgique: Ma i vostri pellegrini provenivano tutti dal mondo tradizionale?
Pedro Cortés de la Vega: Poiché il numero di pellegrini aumenta ogni anno, ci sono anche pellegrini che partecipano per la prima volta, e poiché in Spagna l’usus antiquior non è molto diffuso, molti di questi nuovi pellegrini scoprono per la prima volta la bellezza e lo splendore, oltre che il calore e la pietà, della liturgia tradizionale.
Paix Liturgique: Speranza per il futuro della gioventù tradizionale in Spagna.
Pedro Cortés de la Vega: Immensa speranza! Anche in questo caso la Provvidenza opera in modo molto curioso, perché la nostra impressione è che il motu proprio Traditionis custodes abbia attirato l’attenzione di molti giovani su una spiritualità cattolica che non conoscevano, che stanno appena scoprendo e che li ha già conquistati. Deo Gratias!
Paix Liturgique: Perché siete un’organizzazione di laici?
Pedro Cortés de la Vega: Assolutamente sì, siamo laici cattolici che si assumono le proprie responsabilità di Cattolici e le portano avanti.
Paix Liturgique: Un’ultima parola.
Pedro Cortés de la Vega: «So strong is tradition that later generations will dream of what they have never seen» [La tradizione è così forte che le generazioni successive sognano ciò che non hanno mai visto: N.d.T.], diceva Gilbert Keith Chesterton. Abbiamo il privilegio di constatare di persona quanto questa frase sia profetica. Perciò stiamo già preparando i nostri cuori per il pellegrinaggio del prossimo anno, che siamo sicuri porterà ancora più Cattolici preoccupati per la salvezza delle loro anime sui sentieri di Covadonga in onore di Cristo Re.
Per maggiori informazioni: nscristiandad.es.
¹ Le elezioni generali spagnole del 2023 si sono tenute il 23 luglio 2023, per eleggere i Deputati e i tre quarti dei Senatori della XV legislatura delle Cortes Generales.
Bellissimo mi ha fatto venire la voglia di partecipare
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