Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera numero 945 pubblicata da Paix Liturgique il 29 giugno 2023, in cui si descrive la vicenda di mons. Joseph Edward Strickland, Vescovo di Tyler (su MiL di recente QUI, QUI, QUI e QUI), destinatario di una visita apostolica che, da subito, è apparsa come una indagine punitiva nei confronti di un prelato che – alla guida di una Diocesi fiorente sia nelle vocazioni sia dal punto di vista finanziario – vuole rimanere saldamente cattolico e non ha accettato di assecondare la politica «sinodale» sollecitata da Roma.
Una vicenda che si ripete sempre più spesso in molte Diocesi dell’orbe cattolico.
Sullo stesso argomento, invitiamo a leggere anche l’articolo Caso Strickland: i vescovi non allineati finiscono male di Stefano Chiappalone, pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 28 giugno.
L.V.
Come mons. Dominique Marie Jean Rey Comm. l’Emm., Vescovo di Fréjus-Tolone in Francia, come mons. Mario Oliveri, Vescovo emerito di Albenga-Imperia in Italia, come mons. Pedro Daniel Martínez Perea, Vescovo emerito di San Luis in Argentina, mons. Joseph Edward Strickland, Vescovo di Tyler negli Stati Uniti d’America, è nel mirino romano, colpevole di non essere in linea. E la sinodalità? Niente sinodalità per i nemici della sinodalità!
Chi è mons. Joseph Edward Strickland?
Alto e magro come un cowboy uscito dai fumetti di Lucky Luke, ma con gli occhi penetranti di un profeta dell’Antico Testamento – traditi però da un sorriso gentile ed evangelico – questo prelato texano, quarto Vescovo della Diocesi di Tyler, nel Texas orientale, dal 2012 (fu San Giovanni Paolo II a erigere la Diocesi nel 1986; conta 120.000 Cattolici su una popolazione di un milione e mezzo), non è nuovo al mondo della polemica cattolica.
Il Vescovo di Tyler è infatti molto attivo sui social network e su internet: il suo account Twitter è uno dei più attivi, sia nel promuovere i sacramenti e la vita devozionale sia nel criticare, con la schiettezza che tanto piace agli Americani, gli eccessi sia all’interno che all’esterno della Chiesa. Così, quando è stato reso pubblico che il Sinodo sulla sinodalità avrebbe discusso delle diaconesse e del celibato ecclesiastico, mons. Joseph Edward Strickland ha rimproverato: «È una farsa grottesca che questi argomenti vengano proposti per il dibattito. Prego che tutti coloro che conoscono veramente Gesù Cristo non si lascino coinvolgere in questo dibattito…».
Durante la pandemia, ha consigliato ai Cattolici della sua Diocesi di non accettare il vaccino perché frutto di esperimenti su tessuto fetale; anche in questo caso, ha espresso più volte la sua opinione su Twitter.
Giugno: è il mese del «Pride», l’orgoglio della devianza. Il wokismo si adegua, e la dirigenza dei Los Angeles Dodgers, la celebre squadra di baseball di Los Angeles, ha deciso di invitare nel suo stadio, per onorare la squadra, un gruppo di travestiti, le «Sorelle della Perpetua Indulgenza», che si travestono da suore della commedia La Cage aux Folles [nota per la riduzione cinematografica Il vizietto: N.d.T.] e si abbandonano ad atti blasfemi e immodesti in pubblico. Indignato, il mons. Joseph Edward Strickland non ha esitato: è volato in California e si è unito ai Cattolici che protestavano nelle strade. Inutile dire che la presenza di un Vescovo del profondo Texas – unica presenza episcopale alla manifestazione – ha creato imbarazzo all’ordinario locale, Mons. José Horacio Gómez, Vescovo metropolita di Los Angeles, che aveva preferito celebrare una Messa speciale il giorno prima dell’evento (QUI).
Il culmine, forse, è stato questo tweet del 12 maggio: «Credo che papa Francesco sia davvero il Papa, ma è tempo per me di dire che rifiuto il suo programma di minare il Deposito della Fede. Dobbiamo seguire Gesù».
In breve, mons. Joseph Edward Strickland non sta facendo nulla per far sorridere Roma. Secondo il solitamente ben informato Church Militant (QUI), la sua «imprudenza» è stata rimpianta già da un anno.
Che cos’è una visita apostolica?
Una visita apostolica è una revisione ufficiale della direzione e del governo di una Diocesi, normalmente organizzata su richiesta di una Congregazione romana. In questo caso, è mons. Robert Francis Prévost O.S.A., il nuovo Prefetto del Dicastero per i Vescovi (dall’aprile di quest’anno), un Agostiniano originario del Perù, a condurre la visita.
A guidare la visita sono stati scelti due uomini: mons. Gerald Frederick Kicanas, Vescovo emerito di Tucson, Arizona, già Rettore del Seminario preparatorio Arcivescovo Quigley di Chicago (dove ha consapevolmente ordinato un omosessuale che è stato poi sconsacrato e imprigionato per molestie su minori) e già Vicepresidente della Conferenza episcopale statunitense, e mons. Dennis Joseph Sullivan, Vescovo di Camden, New Jersey. Il duo ha trascorso la settimana del 19 giugno nella città di Tyler; non si conoscono i risultati di quella che deve essere definita un’indagine. Si presume che la conclusione sia già stata raggiunta, come di consueto in questo tipo di visite.
Ma… qual era il motivo ufficiale della visita? Il sito The Pillar riporta che, secondo un sacerdote diocesano, le domande poste durante la visita riguardavano più che altro la guida amministrativa della Diocesi di Tyler da parte di mons. Joseph Edward Strickland, non le sue apparizioni pubbliche (QUI). «Non si trattava nemmeno principalmente dei suoi “sproloqui” su papa Francesco», ha detto lo stesso sacerdote. «Le domande riguardavano in realtà anni di problemi di governance, che riguardavano noi sacerdoti. Due direttori finanziari sono stati licenziati prima della fine del loro mandato quinquennale, il che non è affatto usuale».
Le accuse di «malgoverno» o «problemi finanziari» sono un classico. Ma nessuno si lascia ingannare, nemmeno i sostenitori dell’attuale linea vaticana: questa sarebbe un’indagine punitiva. Come afferma a gran voce «Joseph», la cui piattaforma online Substack si proclama «contro l’indietrismo, per il radicalismo, la rottura e la rivolta», in un commento al servizio del sito The Pillar su questa vicenda: «A mio parere, è giunto il momento di rispondere ai suoi tweet idioti, compreso il suo rifiuto del “programma” di papa Francesco (che non è altro che il Vangelo), così come, più in generale, il suo allineamento con l’estremismo reazionario negli Stati Uniti».
Lo stesso anonimo sacerdote diocesano riferisce che mons. Joseph Edward Strickland «ha vocazioni, la Diocesi sta andando bene finanziariamente e, se tutti i dati sono da credere, tutto sta andando bene per lui».
In passato, un Vescovo successore degli Apostoli veniva giudicato e condannato solo se aveva cessato di essere cattolico. Oggi viene condannato se non è in linea con quello che deve essere chiamato il partito. Come abbiamo detto all’inizio, c’è un evidente legame tra la vicenda di mons. Joseph Edward Strickland e il caso di mons. Dominique Marie Jean Rey Comm. l’Emm. nella Diocesi di Fréjus-Tolone, una sorta di cowboy francese. Come il Vescovo di Fréjus-Tolone, anche il Vescovo di Tyler rimane sereno.
Dovete spiegare come accusare il Papa di essere un eretico (perché di questo si tratta nel dire che vuole distruggere la Fede) sia compatibile con l'essere cattolici fondati sulla Roccia di Pietro a Roma?
RispondiEliminaE siamo seri: quel tweet è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Quando uscì la 'testimonianza Viganò ' lui dichiarò che era credibile e volle che tutti i suoi preti lo dicessero ai fedeli.
Durante la pandemia le sue posizioni erano opposte a quelle di Roma (e ignoranti, visto che sproloquiava di 'abortion tante vaccines')
Roma è stata anche troppo paziente
La Pazienza è è una caratteristica della virtù della CARITA'
EliminaFelicissimo di rileggere Gsimy! Ovviamente, concordo con lui al 1000%.
EliminaAppunto perché la chiesa è fondata sulla roccia di Pietro la sua dottrina non può cambiare, e non deve essere soggetta ad agende politiche addirittura promosse da movimenti anticristiani
EliminaLa Chiesa Cattolica è tutta una ....visita .
RispondiEliminaVisita apostolica al vescovo di Tyler,
Visita apostolica al vescovo di Tolone,
Visite mediche al Papa....
Smettetela di bloccare i commenti di dissenso!
RispondiEliminaButtare fuori i saccenti da questo blog sarebbe un regalo per tutti. Bloccateli almeno.
RispondiEliminaCambia blog.
EliminaOmnia manda mundis
RispondiEliminaNoi cattolici siamo fondati su Cristo non sulle "idee stravaganti" di un Pontefice che deve essere il servo del Suo Signore!
RispondiElimina“Non avete minimamente idea di chi siano i fedeli tradizionalisti e di quanto siano normali e in comunione col Papa e con la Chiesa”
EliminaRobertus, 8 Giugno 2023
Ci vuole del coraggio a difendere un vescovo del genere!
RispondiEliminaQuindi voi siete d’accordo con quello che dice?
Ovvio...parla cattolico non è un papolatria..noi adoriamo Gesù Cristo..voi adorate un uomo...Buona fortuna!!!
RispondiEliminaParla da delirante complottista. Non solo, è pure scriteriato per aver disatteso le normative sanitarie in piena pandemia. Tanto, se qualcuno è morto per colpa sua, potrà dare la colpa “al governo” e la sua coscienza (ammesso che ne abbia una) rimarrà ipocritamente immacolata.
EliminaPersonaggio disgustoso, come coloro che lo supportano.
DIO BENEDICA IL VESCOVO JOSEF E TUTTI GLI ALTRI CHE HANNO AVUTO IL CORAGGIO DI PARLARE CHIARO IN DIFESA DELLA VERA DOTTRINA CATTOLICA....AMEN
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