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domenica 18 giugno 2023

C'è ancora qualcosa di Cattolico?: Aperi-Jesus a San Pietro.

 

Lunedì 12 giugno, in nome della fratellanza umana, si apparecchia per un aperi-Jesus a San Pietro. 

La Chiesa in uscita insegue le mode giovanili (con tanto di camerieri in livrea bianca: alla faccia della Chiesa povera, della Chiesa da campo). 

Altro immancabile (in)successo!

Ma guai a far dire le Messe in latino, eh

Natalino

Anche se non riguarda lo Stato della Città del Vaticano, queste cose fanno   continuare a chiedersi: se  lo meritano l'8 per mille?



6 commenti:

  1. Ma con tanto di giardini vaticani e tante belle sale che hanno da poter usare in caso di tempo cattivo proprio in chiesa dovevano fare il party?

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  2. La Chiesa non può fermarsi alla tradizione. Ben vengano queste iniziative!
    (è un mio pensiero non offensivo, ostile, infantile o che fa polemiche inutili quindi spero che venga pubblicato)

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    Risposte
    1. Soprattutto, non può fossilizzare la tradizione e farla diventare un cristallo da ammirare. La tradizione ha senso solo se si adatta alla vita delle persone, se no è solo roba da museo. Non a caso, i tradizionalisti si paludano di paramenti antichi, suppellettili antiche, musica antica…come se il tempo si fosse fermato. Un atteggiamento che, non solo non c’entra niente con la forma straordinaria, ma non è nemmeno cattolico.

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    2. Anonimo21 giugno 2023 alle ore 07:17
      CONCORDIAMO APPIENO!!!!!
      però è sbagliato dire "non a caso". Il fatto che alcuni tradizionalisti preferiscano le cose antiche non è una conseguenza della Tradizione. Ma una forma di viverla. Che finchè si ferma all'uso dei paramenti (che, inutile dire, quelli antichi sono più belli) può anche essere compresa. La musica antica (e l'organo) è più bella, inutile discutere. Ma non è fondamentale riprendere paramenti e musiche antiche e "vecchie". L'importante è la dignità della celebrazione. Si possono utilizzare anche paramenti di nuova confezione.
      Diverso è se tale fossilizzazione si allarga anche al costume personale dei fedeli, e a tutto quanto non è "paramento".
      Anche alcuni "paggetti" laici vestiti come nel 1700 per noi sono anacronistici e non hanno nulla a che fare con la Tradizione liturgica. Nel 1700 aveva senso perchè era quello lo stile dell'epoca. Oggi un laico si dovrebbe vestire bene ma secondo la moda contemporanea. Noi apprezziamo senza dubbio quando nelle chiese tradizionali vediamo ragazzi in jeans, polo, scarpe "moderne". Ragazzi che vivono nel secolo, nel loro tempo ma che, spiritualmente, preferiscono la dottrina e la liturgia tradizionale. Lo stesso per sacerdoti che usano casule (dignitose) pur celebrando il vetus ordo.
      Ciò premesso non ha senso criticare tutta la Tradizione (che è ottima) solo per via di questi aspetti di "fossilizzazione" di alcuni. Se no si rischia di buttare via il bambino con l'acqua sporca.

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  3. Non capisco se sono in una chiesa ma se è vero anche io direi che è meglio fare le stesse cose in un luogo laico.

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