Dopo una pausa, dovuta ad impegni professionali dell'autore, riprende la pubblicazione della nostra rubrica sui medaglioni sulla Controstoria del Movimento Liturgico del M° Porfiri
L’attenzione alla storia: Mario Righetti (1882-1975)
Il tema della storia liturgica è certamente un tema importante ed interessante. Comprendere l’evoluzione delle forme liturgiche ci permette di penetrarne il senso più profondamente, pur essendo consapevoli che tutto va visto e compreso alla luce della santa tradizione. La storia della liturgia non è semplicemente un compito scientifico, ma è soprattutto un compito spirituale, perché permette di andare più a fondo nel mistero che viene celebrato.
A questo scopo hanno molto contribuito nel secolo passato i manuali liturgici, uno strumento molto utile per studiosi e cultori della liturgia per delineare le tappe dello sviluppo delle forme liturgiche. Tra i manuali più conosciuti c’è quello di mons. Mario Righetti, Manuale di Storia Liturgica, anche semplicemente conosciuto come “il Righetti” (1959-1969). Per comprendere la notorietà di questo testo ponderoso (conta migliaia di pagine) ricordiamo che è stato ristampato recentemente dalle edizioni Ancora in quattro volumi.
La vita di mons. Mario Righetti fu molto interessante, in quanto questo sacerdote della diocesi di Genova fu molto impegnato nel promuovere la vita liturgica e spirituale dei suoi fedeli con varie iniziative in favore della dignità delle cerimonie sacre. Egli coltivò anche un grande interesse per il canto gregoriano e fu colui che in Italia diffuse le opere del musicologo Peter Wagner, di cui abbiamo già parlato. Mons. Righetti fu anche abate mitrato della chiesa di Nostra Signore del Rimedio, di cui fu anche parroco.
I quattro volumi del Righetti affrontano nell’ordine: I. Introduzione, II. L’anno ecclesiastico e il breviario, III. L’Eucarestia, IV. I sacramenti e i sacramentali. La ponderosità dell’opera è indice ovviamente della mole enorme di informazioni che in essa possono essere trovate in merito alla storia della liturgia. Queste opere sono ovviamente più di consultazione che di lettura vera e propria (anche se quest’ultima non è certo esclusa) e sono certamente un aiuto molto grande per lo studioso, anche grazie alla copiosa bibliografia offerta.
La manualistica per la liturgia è certamente utile ed importante, come detto. Questo però non deve farci dimenticare un principio importante che lo storico Edward H. Carr, cioé che la storia è un processo di interazione tra lo storico e i fatti. Questo non significa che non si possa ottenere una verità plausibile dell’avvenimento storico, ma non bisogna mai dimenticare che c’è dietro alla ricostruzione. Mario Righetti, che fu anche perito al Concilio Vaticano II, ha certamente lasciato un’opera importante per gli studiosi di liturgia anche se, come in fondo tutte le opere di questo tipo, va certamente sempre letta con occhio critico.
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