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domenica 30 aprile 2023

LE MAGNIFFICHE CRONICHE DI ROMA di mons. Eleuterio Favella: ancora sulla puntata di domenica 23 aprile della trasmissione Rebus (Rai 3)

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato abbiamo ricevuto la seguente segnalazione cronichistica da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La «magniffica cronica di Roma» segue nuovamente alla puntata di domenica 23 aprile della trasmissione Rebus su Rai 3, in cui è stato trasmesso un servizio sulla Parrocchia della Santissima Trinità dei Pellegrini, poi commentato in studio dal giornalista Corrado Augias e da padre Spadaro S.I. (QUI dal minuto 11:38 al minuto 14:02 e QUI su Facebook, QUI la precedente «magniffica cronica di Roma» su MiL).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare le «magniffiche croniche di Roma, de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario» e, inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi.

L.V.

«Et anchor fervea in Urbe la guerra dell’Introibbo, imperocché dipoi ch’ebbe il Santissimo Segnor Papa ordenato la sequestratione di tutte le vettigalia & proviste & scorte d’alimenti et condimenti pertinenti la congrega della Ternità de’ Pellegrini, foe in salotto del duca di Sezze vaghissima festa serotina pella monachatione di una filiola del mentovato Il.mo don Crescentione Soffici magno concursu de nobbili & viventi civilmente & gazzettieri & prelati et etiam alcuno de’ cosiddetti filosofi et s’ebbe discurso sopra la Ternità e le dispositione del Beatissimo visto ch’adstavan alcuni nobbeli homeni che a quella col.ma congrega son ascritti et multa polemicha et apologia intercorse tra li convitati, praeserte ch’era tra essi il re.mo padre Spadaro, de’ gesuati della Giesa Nova, ch’era pupilla oculi della Santità Sua e, a dir de multi prelati & abbati & parochi romani, era invero per l’Augustissimo quel che per il cardenal di Riciliù fuit il capuccin padre Leclerico, et anzi lo Spadaro era in fama de homo sapiente & liggio sibben moltissime fiate s’era coperto de ridicolaggini et fole et altri rincrescimenti laonde s’ostinava a deffender a spada tratta ogne appostolecha eresia et altre bojate, gabellandole per ministrata in persona dal Santo Spirto, et nel vaghissimo ricevimento al palagio Soffici alcuni nobbili et ancho don Corrado Auggia, ch’era di nation franzosa et in fama de massone et grandissimo filosoffo seguace del Monteschiù e del Volterro, et dunque miscredente et grande blastimator, ebbe a deffender la congrega della Ternità con accenti generosissimi et ragionamenti grauissimi che, a petto del padre Spadato gesuato et sue supercauthole, parean discursi di Giovanni Grisostomo et Antonio patavino, dottori della Chiesa, sicché giunse alle sante oreglie del Beatissimo Pomtiffice la cronicha del desinar in casa Soffici et ebbe il signor Papa un di que’ moti suoi di nottoria bonanza et charitade sicché l’indomane, con la Bolla che principia “Foeminarum reparatione” volle ritener jam pro subpresso il ven.le monisterio di S. Pascasio ove saria fatta moniale la jovene Catharina, filiola del duca di Sezze, et etiam despuose l’augusta giustizzia la sequestratione della dote monasticha della medesma, praeserte delli frutti & granaglie & carni & fromaggi & gamboni ch’esso Duca avea assignato alla figlia vita durante per la sostentatione della medesma nella clausura et l’election badissale che le spettava per illustre prosapia et gran censo, et ordinavit alli fachini & garzoni della rev.da Camera de andar a Sezze a rastrellar in affé sua tucto il rastrellabile a favor della papal mensa, pendente che il lustrissimo don Crescentio, auuta ch’ebbe la feral dupplice notitia, quasi che soccombea per colpo apoplettico et quando mons. Sagrista, il dì seguente ebbe ad informar la Santità Sua dell’apoplessia dogal, respuose saggiamente il signor Papa, pendente che sgranocchiava stara una et media di mandorlati delle rev.me moniche Basiliane di Cripta Ferrata, che se morto un papa se ne face un altro, etiam possono morir li duchi & li prenci & li marchesi et puro tutta la congrega delli Pellegrini, che seguitaran l’altri et l’altri anchor etc.».

da «Le magniffiche croniche di Roma sotto l’augustissimo ponteficato del Ss.mo Signor Nostro papa Francesco» de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario, appresso la stamperia Medicea, con privileggio - Libro VI


1 commento:

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La Redazione