Si sta svolgendo in questo ore a Roma, presso l'Istituto Maria Santissima Bambina, il Convegno 2023 del CIEL (Centre International d'Études Liturgiques), dedicato a L'altare e il suo orientamento.
h. 10,00 - Christian Marquant: Breve storia del CIEL
h. 10,15 - Rubén Peretó Rivas (UNCuyo - CONICET): Presentazione del Convegno
h. 10,45 - P. Roberto Spataro, SDB (Pontificia Università Salesiana, Roma): Quae docuerint Patres Ecclesiae de altaribus.
h. 11,45 - Intervento del Card. Raymond Leo Burke
Pausa
h. 13,30 - Angel Pazos López (Universidad Complutense, Madrid): El altar y sus elementos en la
imagen medieval
h. 14,30 - Presentazione de "Le CIEL sur la terre. Recuell d'études publiées dans les Actes des colloques du Centre International d'Études Liturgiques, ed. Rubén Peretó Rivas (CIEL: Paris, 2023)".
h. 15,00 - Marc Levatois (Paris): L'orientation de l'autel dans la construction symbolique de l'espace
h. 16,00 - Presentazione di pubblicazioni e di progetti di ricerca sulla liturgia.
h. 17,00 - D. Claude Barthe (Paris): Storia del versus populum dagli anni 20-30 del XX secolo.
Come vedrete al Convegno - di cui è relatore il Card. Burke - assiste anche il Card. Sarah.
MiL è presente con alcuni inviati, ed è lieta di pubblicare alcune immagini dell'evento, nonché, con l'autorizzazione del CIEL, la traduzione italiana dei vari interventi.
1) Christian Marquant
2) Prof. Rubén Peretó Rivas
3) P. Roberto Spataro
4) Card. Raymon Leo Burke
Purtroppo non abbiamo il testo dell'intervento del Card. Burke. Egli ha ricordato il magistero liturgico di Benedetto XVI, che rimane un'eredità viva e duratura: il senso vero della liturgia è stare alla presenza di Dio. Occorre mantenere i diritti di Dio come nella liturgia, così nella società. In proposito, Sua Eminenza ha citato due brani delle opere di J. Ratzinger - Benedetto XVI: «in definitiva è la vita stessa dell’uomo, dell’uomo che vive secondo giustizia, la vera adorazione di Dio, ma la vita diventa vita vera solo se riceve la sua forma dallo sguardo rivolto a Dio. Il culto serve proprio a questo, a offrire questo sguardo e a dare così la vita che diventa gloria per Dio»; «un ordinamento delle cose umane che non conosce Dio sminuisce l’uomo. Per questo culto e diritto non possono essere completamente separate tra di loro: Dio ha diritto alla risposta dell’uomo, all’uomo stesso, e dove questo diritto di Dio scompare del tutto, si dissolve anche l’ordinamento giuridico umano, perché gli viene a mancare la pietra angolare che tiene insieme il tutto».