«Correggere gli indisciplinati, dar forza ai pusillanimi, sostenere i deboli, confutare gli oppositori, guardarsi dai maligni, istruire gli ignoranti, stimolare i negligenti, frenare i litigiosi, moderare gli ambiziosi, incoraggiare gli sfiduciati, pacificare i contendenti, aiutare i bisognosi, liberare gli oppressi, mostrare approvazione ai buoni, sopportare i cattivi e amare tutti»
(Sant'Agostino)
I Santi ragionavano diversamente dalle Commissioni liturgiche e architettoniche di adesso.
Luigi
Il Cammino dei Tre Sentieri, 19 DICEMBRE 2022
A proposito della bellezza che si deve alla liturgia e al fatto che nulla si deve lesinare per rendere più maestosa la liturgia stessa, va detto che molti santi ci tenevano a dire che un conto è la povertà personale, altro è invece la “ricchezza” che si deve a Dio.
Noi invece siamo soliti fare il contrario. Pretendiamo la povertà per Dio costruendo chiese brutte e scarne, ma per noi pretendiamo la ricchezza.
A proposito dei Santi, un solo esempio.
San Carlo Borromeo (1538-1584) vendette tutte le ricchezze di famiglia per i poveri e viveva personalmente in povertà, ma per celebrare indossava paramenti di straordinaria bellezza e ricchezza.