Abbiamo appreso da nostre fonti in altissimo loco che, da qualche tempo, il nome di don Luigi Maria Epicoco è molto famoso in Curia Romana.
Sacerdote di origine brindisina, classe 1980, ordinato nel 2005 ed incardinato nella Diocesi dell’Aquila, noto ed acclamato autore in Italia di decine di libri ed articoli teologici.
Ma facciamo un passo indietro.
In occasione degli auguri di Natale alla Curia Romana, il 21 dicembre 2019 (qui), il Santo Padre aveva regalato un libro di don Epicoco ai membri della Curia (con un commento molto positivo sul sacerdote pugliese).
Da quel momento l'astro del sacerdote, incardinato nell'Arcidiocesi dell'Aquila è stato in continua ascesa.
Il suo culmine lo raggiunse il 21 giugno 2021, quando il Santo Padre Francesco lo ha nominato Assistente Ecclesiastico del Dicastero per la Comunicazione ed editorialista dell' Osservatore Romano (qui).
La nomina, secondo quanto ci risulta, non fu "lineare": diversi esponenti di Curia Romana (anche Cardinali) nonché di Diocesi e Arcidiocesi italiane avrebbero opposte fortissime e documentate obiezioni alla stessa (perchè?).
Non va dimenticato che, precedentemente, il 21 aprile 2021 (qui) il S. Padre aveva nominato Sottosegretario Aggiunto all'allora Congregazione per la Dottrina della Fede Mons. Armando Matteo, che risulta essere un grande amico di Epicoco.
Ancora nel dicembre del 2021, il S. Padre, sempre in occasione degli auguri di Natale alla Curia Romana, aveva regalato un altro testo di don Epicoco (qui le parole del Papa:
"Come ricordo di questo Natale, vorrei lasciare qualche libro… Ma per leggerlo, non per lasciarlo nella biblioteca, per i nostri che riceveranno l’eredità! Prima di tutto, uno di un grande teologo, sconosciuto perché troppo umile, un sottosegretario della Dottrina della Fede, mons. Armando Matteo, che pensa un po’ a un fenomeno sociale e a come provoca la pastoralità. Si chiama Convertire Peter Pan. Sul destino della fede in questa società dell’eterna giovinezza. È provocatorio, fa bene. Il secondo è un libro sui personaggi secondari o dimenticati della Bibbia, di padre Luigi Maria Epicoco: La pietra scartata, e come sottotitolo Quando i dimenticati si salvano. È bello").
Ci informano che nei primi giorni di questo gennaio 2023, in sui si è tenuta una riunione di alcuni importanti cardinali, don Epicoco avrebbe scelto di non avere incarichi in Vaticano.
Tale riunione sarebbe stata convocata anche a seguito di furioso pubblico litigio (perchè e con chi?), presenti diversi testimoni, che avrebbe avuto come protagonista don Epicoco pochi giorni prima di Natale.
Si arriva così a questi primi di febbraio, quando il sacerdote pugliese - improvvisamente e senza alcuna spiegazione ufficiale - lascia il Dicastero per la Comunicazione (senza comunicato ufficiale, ma rilevato immediatamente da Wikipedia qui AGGIORNAMENTO delle 19.35 del 7 febbraio 2023): ci segnalano che è stato tolta da Wikipedia la data di fine dell'incarico ("2023"). E' cosa notoria che ogni modifica su wikipedia è registrata e ne viene tracciato l'IP). Corollario di ciò, egli non è più in possesso del "pass" per entrare nello Stato della Città del Vaticano. Nel frattempo Epicoco, in questi giorni, è a predicare un ciclo di esercizi spirituali ad un gruppo di sacerdoti (QUI).
Ma ogni "cometa" ha una coda, infatti si parla anche di possibili avvicendamenti del segretario del Dicastero per la Dottrina della Fede mons. Armando Matteo, di mons. Francesco Cosentino del Dicastero del Clero e di mons. Fabio Salerno attuale secondo segretario del S. Padre.
Sempre da nostre fonti abbiamo appreso che don Luigi Epicoco sembra lascerebbe entro l'anno anche la cattedra di Filosofia Teoretica presso la Pontificia Università Lateranense.
Noi ci poniamo la domanda: per quale ragione don Epicoco si sia improvvisamente dimesso (o è stato dimissionato?) da incarichi di altissimo prestigio, in cui è stato fortemente voluto da Papa Francesco, addirittura contro il fermo parere - al tempo - di due cardinali (che lo conoscevano bene e da tempo)? Da un’altissima fonte porporata presso la Curia Romana sappiamo che la vicenda che vede protagonista don Luigi Maria Epicoco è paragonabile «alla notte di San Lorenzo».
Redazione MiL