Un altro gesto incomprensibile e poco caritatevole, nei confronti delle vittime delle coperture di atti infami, da parte di Papa Francesco.
Il regalo dell'anello cardinalizio e il bacio al protettore di pederasti e mancato cardinale Mons. Luc Van Looy (QUI, QUI e QUI su MiL per le vicende in questione).
Luigi
Il vescovo Van Looy che rifiutò la nomina cardinalizia ha ricevuto comunque l'anello dei porporati e il bacio di Papa Francesco
Il Sismografo, 29-10-22
(R.C. - a cura Redazione "Il sismografo") Ieri venerdì 28 ottobre il quotidiano cristiano olandese Nederlands Dagblad ha pubblicato un articolo che rilancia una notizia particolare che circola da qualche settimane in Belgio e altri ambienti europei. Il servizio illustra un momento singolare dell'udienza di Papa Francesco, sabato 8 ottobre, durante il quale incontrò numerosi pellegrini presenti a Roma per prendere parte alla beatificazione dell'infermiere religioso argentino, membro della Congregazione dei Salesiani di don Bosco, Artemide Zatti. Tra coloro che hanno potuto salutare il Papa c'era il vescovo belga mons. Luc Van Looy al quale Francesco baciò l'anello che il presule portava nella mano destra. Quell'anello, di cui si parla nel Belgio, non era quello che usano tutti i vescovi. Era invece l'anello cardinalizio che il Pontefice dona ai presuli che vengono creati cardinali nel corso di un Concistoro. Van Looy, come è ben noto, sarebbe dovuto essere creato porporato nell'ultimo Concistoro del 27 agosto scorso, come Francesco aveva annunciato al termine del Regina Coeli del 29 maggio. Questo annuncio originò subito dure critiche al Papa e ovviamente contro mons. Van Looy indiziato severamente di aver coperto casi di abusi sessuali durante il suo ministero. Sono accuse che lo stesso Van Looy e i vescovi belgi hanno riconosciuto seppure in modo ridimensionato. A conseguenza di tutto ciò, il 16 giugno viene resa nota la sua rinuncia alla nomina cardinalizia poiché la situazione e le polemiche erano insostenibili. Al riguardo parlarono il vescovo stesso e la Conferenza episcopale belga. Il Vaticano non fece mai nessun commento.
Nonostante lo sviluppo di questa vicenda, ora si è venuto a sapere che mons. Van Looy ha ricevuto dal Santo Padre in dono l'anello cardinalizio che avrebbe dovuto ricevere solo in caso della creazione cardinalizia nel Concistoro del scorso 27 agosto. Nella foto (pubblicata sopra) si vede il bacio da parte del Papa dell'anello donato al presule che, naturalmente, non essendo cardinale non poteva indossare almeno per ragioni di stile e buon gusto nonché di rispetto.
Mons. Van Looy, al quotidiano Nederlands Dagblad che ha pubblicato la notizia, al telefono ha risposto: "È un qualcosa tra me e il Papa. Non ho ricevuto questo anello pubblicamente e quindi non dovrebbe essere annunciato pubblicamente", ha detto giorni fa Van Looy.
Il giornalista Hendro Munsterman scrive su Nederlands Dagblad che mons. Van Looy considera [l'anello] una questione privata e quindi indossa ora, di norma, questo simbolo cardinalizio, forse perché il vescovo e Papa Bergoglio hanno una lunga amicizia cominciata già a Buenos Aires. In merito alla foto l'autore dell'articolo spiega che il Papa, però, seduto sulla sua sedia per problemi al ginocchio, bacia solo l'anello alla mano destra di Van Looy. In quel momento, entrambi sanno che questo non è l'anello vescovile, ma è l'anello cardinalizio che è stato fatto per Van Looy e che Van Looy ha ricevuto all'inizio di settembre, in forma riservatissima in nome del Papa dalle mani del cardinale sudcoreano Lazzaro You Heung, Prefetto del Dicastero per il Clero. Van Looy è stato in passato missionario per molti anni in Corea del Sud.
L'articolo del giornale olandese conclude con questa domanda: ma cosa significa esattamente questo anello?
"Un gesto del Papa e niente di più, credo", risponde lo stesso mons. Van Looy.
"Mi sembra più un gesto personale del Papa che un evento di rilevanza ecclesiastica", ha detto da parte sua il portavoce vaticano Matteo Bruni, interrogato da Nederlands Dagblad. “Ma questa non è una risposta ufficiale", ha aggiunto.
Foto in Vaticano, 8 ottobre 2022. Mons. Luc Van Looy e Papa Francesco