La chiesa ed il chiostro nel complesso Casa per ferie Stella Maris dell’arch. Piergiorgio Semerano (anno 2015).
Lorenzo
Descrizione del progetto: «Il chiostro luogo di preghiera e di meditazione per eccellenza appare sempre più di rado nello spazio ecclesiale, ripensare invece uno spazio di questa qualità con la sua presenza discreta e segreta a supporto della chiesa vera e propria, può contribuire a creare un “luogo” permeato di una intensa spiritualità dove sia possibile ritrovare il proprio sé e il rapporto con il divino.
La progettazione è un percorso di avvicinamento, ogni volta diverso, dettato dalla unicità dei luoghi e delle situazioni e solo quando la mente si fa silenziosa può nascere una architettura di ascolto.
Inoltrandosi nella pineta si comincia a intravvedere la grande scalinata che sale dolcemente fino a superare la chioma dei pini e rivelare improvvisamente il mare nella sua interezza e intensità, man mano che si sale si avverte appena la presenza della chiesa e del chiostro privilegiando l’immagine di uno spazio sacro da scoprire piuttosto che da esibire, una sequenza emozionale di spazi dove la luce penetra in un infinità di gradazioni a determinare lo spirito del luogo.
La porta, simbolico accesso allo spazio sacro, rivela discretamente la presenza del chiostro e induce la possibilità di integrare i due momenti, quello del rito e della preghiera al movimento di circumambulazione in uno spazio protetto in cui comunque è forte la presenza dell’ambiente naturale.»
Foto esterni:
Foto interni:
Per la forma dell'altare (?) quel povero architetto deve aver tratto ispirazione dagli Aztechi: pare la pietra sacrificale di un loro tempio... che schifo, che vergogna e che bestemmia mettere una cosa simile in chiesa!
RispondiEliminaSpero che il committente (parrocchia.... diocesi...) non l'abbia pagato :-(
Uhmm! Che ardita "svirgolata", quel muretto che costeggia la scalinata per finire (acquistando velocita') in un bell'ottovolante. Forte!
RispondiEliminaFantastiche le quattro foto degli interni, mi solleticano di rinchiuderci il progettista
che, a differenza del conte di Montecristo, potrebbe respirare a pieni polmoni attraverso tutte quelle finestrelle e ricevere il pane e l'acqua necessari all'espiazione attraverso la stellona (vorrebbe simboleggiare la Croce del sud?). Per tavolo, la piramide tronca.
Un "chiostro". Essì, giustappunto per le monache/i monaci che non ci sono piu'!
So' finite le regole dei varii Benedetto,Francesco ecc ecc. : fuori tutti!
P.S. Avete notato che in tutte queste costruzioni c'e' un alberello? Perche' non due o tre? In questo caso, all'ulivo hanno preferito un pino.