Bei tempi quelli in cui la Congregazione per la dottrina delle fede funzionava e collaborava attivamente con il Sommo Pontefice, rivedendone i documenti e le dichiarazioni al fine di evitare che contenessero errori o anche semplici fraintendimenti che potessero generare equivoci nelle menti e nelle anime dei fedeli cattolici!
Poi arrivò il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune (firmato il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi) e tutta la lunga serie di «motu proprio» emanati scavalcando le competenze dell’ex Sant’Uffizio, fino alla sua riforma che – di fatto – ne rappresenta il depotenziamento.
Bei tempi… questa mattina, in occasione dell’udienza generale, al termine della catechesi, Papa Francesco rivolge un appello «a tutti, credenti e non credenti», invitando «tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace» ed incoraggiando «in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno».
Effetto mediatico ed applausi assicurati, ma qualcosa non torna: il Santo Padre sa che il prossimo 2 marzo sarà mercoledì delle ceneri (o feria IV cinerum), giorno in cui i fedeli cattolici di rito romano sono obbligati al digiuno e non per un invito del Pontefice alla «pace» ma per specifiche norme della costituzione apostolica Paenitemini (17 febbraio 1966), del Codice di diritto canonico (canone 1251, integrato dalla nota pastorale della CEI Il senso pastorale del digiuno e dell’astinenza del 21 ottobre 1994) e dal Catechismo della Chiesa cattolica (paragrafo 2043)?
E non certo per la «pace», ma – come è ben spiegato nel commento di don Carlo Tommaso Dragone S.S.P. al Catechismo di San Pio X (n. 219) – «la Chiesa ha prescritto la penitenza del digiuno per indurre i suoi figli a imitare l’esempio del Maestro divino e per irrobustirli nella virtù in modo che possano domare le passioni, che sono più forti ed esigenti quando il corpo è ben pasciuto e soddisfatto in tutti i suoi gusti». Insomma, la Chiesa cattolica ci insegna l’alto valore spirituale del digiuno e ci invita prima ad irrobustire con il digiuno le nostre virtù cristiane e la «pace nel mondo» ne conseguirà.
L.V.
PAPA FRANCESCO
UDIENZA GENERALE
Aula Paolo VI
Mercoledì, 23 febbraio 2022
[…] APPELLO
Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina. Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente, in tutto il mondo, sta provando angoscia e preoccupazione. Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale.
E ora vorrei appellarmi a tutti, credenti e non credenti. Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra.
Dalle mie parti si dice che "Il diavolo non è così brutto come lo si dipinge"... ma insomma! è vero che tante volte il Santo Padre si contraddice (in buona fede, spero!) ma questa volta non riesco a capire perchè scrivete malevolmente contro il Sommo Pontefice! Ha chiesto non solo ai cristiani di far digiuno ma anche a tutti i non credenti di partecipare a questa giornata di preghiera e digiuno per chiedere il dono della pace! Ma magari tutti i cristiani facessero digiuno! Quindi con tutto il bene che vi voglio, da lettore di questo blog, siate più giusti e equi in quello che scrivete! Non possiamo fare terrorismo all'interno della Chiesa!
RispondiEliminaL'Appello di Francesco è il massimo che ci si potesse aspettare da....Francesco.Poteva andare molto peggio....
EliminaDiciamo che qui la situazione precipita ma non ho sentito fino ad oggi pressanti ed accorati appelli alla preghiera.
RispondiEliminaA peste, fame et bello, libera nos Domine!
Per fortuna oggi non c'è più l'esercito di leva, sennò sarebbe bello vedere qualora scoppiasse la guerra e vi mandassero in Russia a prendervi in testa le bombe termobariche di Putin, se non vi verrebbe voglia di pregare per la pace. Eh sì, facile citare documenti e catechismi nel caldo del proprio salotto. Ai poveretti che si trovano là in mezzo, del codice di diritto canonico e delle costituzioni apostoliche forse non gliene importa granché. (E peccato che anche i vescovi ortodossi russi e ucraini facciano parte di quello sporco gioco, facendosi la guerra tra loro).
RispondiEliminaPer quanto tempo ancora
RispondiEliminaA Milano no. Non sarebbe stato giorno di digiuno perché la Quaresima inizia la domenica 6 marzo.
RispondiEliminaArticolo inutilmente polemico e ridicolo.
RispondiEliminaQuando si cerca la polemica fine a se stessa si risulta ridicoli.