Post in evidenza

Luis Badilla. "Per Papa Francesco visitare la Francia era già un problema nel 2014"

Grazie a Luis Badilla per questa nuova analisi sulla ritrosia di Francesco a fare viaggi apostolici in Francia. QUI ancora Badilla sulla ma...

sabato 1 gennaio 2022

Guerrieri Serafici. Racconti di pace e bene... e guerra

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi.

Ambrogio M. Canavesi
Wawrzyniec M. Waszkiewicz

GUERRIERI SERAFICI
Racconti di pace e bene... e guerra

E' possibile un “francescanesimo militante” se non addirittura un “francescanesimo militare”? Qualcuno forse penserà immediatamente alle note deviazioni sudamericane dove, sobillati dal veleno della teologia della liberazione, anche molti figli di san Francesco lasciarono le tonache in favore delle armi per prendere parte a movimenti rivoluzionari.
Qui non si tratta però di partigiani comunisti e nemmeno di frati pervertiti da qualche teologia balzana o da qualche ideologia anticristiana. Si tratta di veri e propri francescani, di figli fedeli del Poverello d’Assisi. Anzi, in molti casi, si tratta di veri e propri santi canonizzati, o, in ogni caso, di buoni e devoti religiosi, costretti dalle vicende storiche in cui si trovarono a vivere a scendere in battaglia, stare fianco a fianco ai soldati, se non addirittura a guidare eserciti e pianificare intere guerre, compiendo opere di eroismo militare e cristiano tali da far sbalordire i soldati di professione.
Se però questi figli del Serafino d’Assisi – anzi, se perfino il Serafico Padre stesso! – erano dei veri guerrieri, qualcosa non torna con la leggenda pacifista del francescanesimo ormai purtroppo tanto diffusa? Lo potrà giudicare il Lettore del presente volume, composto di dieci racconti affascinanti dedicati ad altrettanti guerrieri serafici, avventurieri di Dio nelle vicende del mondo e cuori cavallereschi sotto la tonaca religiosa. Oppure, per meglio dire, a cuori di santi in mezzo al rumore dei campi di battaglia.

[ISBN-978-88-7475-965-1]

Pag. 232 - € 13,00


2 commenti:

  1. Ignorare è l'arte di uccidere senza sporcarsi le mani. Il quinto comandamento è molto sottile. Tra cristiani non ci si comporta così. Se si è cristiani. Continuate così complimenti, neanche più di passaggio si può leggere e scrivere qui

    RispondiElimina
  2. Un cristiano non può esimersi dalla lotta, sarebbe un atto di egoismo quello di non aiutare la propria comunità. In questa epoca di individualismo e di vigliaccheria, prendiamo esempio da Nostro Signore Gesù Cristo. Grazie per la segnalazione del testo.

    RispondiElimina