Complesso parrocchiale San Vincenzo de’ Paoli dell’arch. Francesco Sagone (anno 2009).
Lorenzo
Descrizione del progetto: «Nel pensare alla forma della chiesa e ai suoi “materiali” concettuali ci siamo rifatti ad un’idea francescana. Perché la disposizione d’animo verso la semplicità, la verità, l’adeguatezza alla liturgia e alla vita della comunità cristiana dovrebbero fondare ogni ragionamento sulle nuove chiese.
Ecco, allora quattro mura e un tetto: è da qui che siamo partiti: la chiesa Francescana, la chiesa essenziale.
Tre vuoti rettangolari, l’aula, preceduta da un esonartece (in uso nell’architettura romanica), il battistero e la cappella feriale, dai profili chirurgici, inseriti in un progetto teso, ma non severo. All’aula, che è uno spazio unico, le si è data un’altezza generosa e una sagace illuminazione, così da conferirgli un’ariosità che maschera le modeste dimensioni dettate dagli standard dimensionali da rispettare. Si è puntato su un prospetto conciso, che riscatti la presenza della costruzione rispetto all’anonimato del paesaggio urbano in cui è inserita la chiesa.
Per il campanile si è voluto un campanile, affinché lo si riconoscesse subito, nel suo significato religioso. È stato posizionato staccato dall’aula, ma il linea col prospetto, concepito cavo perché “risuoni” quando il vento lo attraversa e alto tanto quanto è sufficiente perché diventasse un “fuoco” per la comunità religiosa e nel paesaggio urbano e naturale.
È stata una prova di misura, un esercizio di economia espressiva. Si è puntato sulla moderazione e sulle virtù che il delicato rispetto dell’economia nell’impiego dei mezzi espressivi garantisce ad un lavoro.»
Foto esterni:
Foto interni:
Mi poacerebbe, per pura curiosità, sapere cosa c'è nella test di certi vescovi: sabbia?
RispondiEliminaE purtroppo anche nella mia Diocesi, Albano, l'ex Vescovo Bernini e - mi pare, ma non sono sicuro, il precedente a lui Bonicelli, che però fu trasferito quando ero ancora seminarista - hanno fatto costruire dei veri obbrobri.
Che Gesù, la Madonna e San Giuseppe abbiano pietà di noi (e tolgano la sabbia da quelle teste!)
don Andrea Mancinella, eremita della Diocesi di Albano
Uno..schifo...ma come fa la gente andare in questi magazzini..che di chiesa non ha niente!!??
RispondiEliminaChiese buone per celebrare il nuovo rito. Non scandalizzatevi. Se uno va certe messe non può avere gli altri delle chiese ante concilio del resto già smantellati.
RispondiElimina