Che idea sublime quella di una lingua universale per la Chiesa universale! Da un polo all'altro il cattolico che entra in una Chiesa del suo rito è a casa propria e niente è estraneo ai suoi occhi. Giungendovi sente ciò che ha sentito per tutta la vita; può unire la propria voce a quella dei suoi fratelli. La fraternità che risulta da una lingua comune è un legame misterioso di una forza immensa (Joseph de Maistre).
Luigi
Grazie caro Luigi per ricordarci questa elementarita'
RispondiElimina