Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi
Per la libertà della Messa tradizionale
Questo sabato, 9 ottobre, dalle 12 alle 12:45, ancora una volta i fedeli cattolici attaccati alla liturgia e al catechismo tradizionale hanno manifestato attraverso la preghiera davanti alla nunziatura apostolica, avenue du Président Wilson a Parigi.
Alle nostre pie proteste si aggiungerà ben presto quella di Saint-Georges-de-la-Villette.
Abbiamo anche appreso senza sorpresa ma con tristezza che, domenica scorsa, a Saint-Eugène, Mons. Thibaud Verny, il vescovo ausiliare venuto a insediare il nuovo parroco, ha rifiutato il dialogo richiesto dai fedeli della parrocchia sulle restrizioni delle celebrazioni tradizionali e il divieto ai sacerdoti delle comunità “Ecclesia Dei” di celebrare a Parigi. Sia al termine della prima messa (in francese, celebrata secondo il messale di Paolo VI) sia al termine della tradizionale messa solenne cantata delle ore 11, Mons. Verny rimase rinchiuso in sacrestia per più di 45 minuti, prima di andare via all’inglese attraverso una porta laterale che affaccia sulla rue du Conservatoire.
Riproduciamo qui un estratto del comunicato stampa pubblicato dall'Associazione di Sostegno alla Parrocchia Saint-Eugène-Sainte-Cécile:
"Questo rifiuto del dialogo e questa esclusione, da parte dell'Arcivescovo di Parigi e dei suoi ausiliari, dei fedeli laici delle parrocchie dove si celebra la Messa tradizionale, è incomprensibile e scandaloso e ci riempie di tristezza. Ricordiamo che, nella sua lettera pastorale del 3 settembre, Mons. Aupetit invitava a “costruire una Chiesa fraterna” e “a rafforzare la comunione e l'unità per aprirci all'amicizia universale”. Purtroppo abbiamo la sensazione che nell'arcidiocesi di Parigi le azioni contraddicano le parole".