Una possibile, tragica, anticipazione.
Luigi
4 Agosto 2021 Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un amico da oltre le Mura ci racconta – e naturalmente la notizia è tutta da verificare, ma ci sembra giusto e interessante offrirvela comunque – che il Pontefice regnante vuole tornare a occuparsi di Intercomunione, cioè della possibilità per fedeli di confessioni cristiane diverse dalla cattolica di partecipare all’eucarestia.
Con questo intento avrebbe incaricato il nuovo Segretario del Culto Divino, l’arcivescovo francescano Vittorio Francesco Viola, già presule a Tortona e docente presso l’Istituto liturgico di Sant’Anselmo a Roma di organizzare una commissione riservata a settembre, e nel giro di due mesi di riferire direttamente i risultati dei lavori al Pontefice.
La metodologia – scavalcare gli organismi, Congregazioni e Consigli deputati a trattare temi specifici – piace molto a papa Bergoglio. Se la notizia fosse confermata, ci sarebbe da chiedersi la ragione di tempi così serrati.
Una delle possibili cause potrebbe essere il Sinodo tedesco, dove il tema dell’Intercomunione con i protestanti è stato messo in agenda. In Germania ci sono state già in passato fughe in avanti da parte di qualche vescovo in questo campo. Sul tema papa Bergoglio non si era espresso chiaramente, invitando, in un incontro del 2018, a trovare un risultato possibilmente unanime…
Colpisce comunque – sempre se queste voci hanno reale fondamento – che subito dopo aver cercato di abrogare il Motu Proprio di Benedetto XVI Summorum Pontificum il Pontefice voglia affrontare, e forse risolvere a modo suo, un nodo così spinoso e a detta di alcuni risolvibile solo con la conversione alla Chiesa cattolica.