Pur storditi dall’evento odierno (la violenta “misericordia di Bergoglio” nei confronti dei cattolici tradizionali, neanche fossero un pericolo per la Chiesa al pari di spietati eretici, anzi con gli eretici il Papa é davvero gioviale, solo con noi é ma duro, severissimo, terribile e cattivo), continuiamo con la programmazione di MiL.
Oggi memoria dei santi Re cattolici commemorati nel Martirologio Romano: San Chenelmo (- 812/821).
17 luglio.
Nel monastero di Winchelcumbe nella Mercia in Inghilterra, san Chenelmo, che, principe di Mercia, è ritenuto martire. (Martirologio Romano ed. 2004)
L.V.
Assai difficile è far emergere dall’oblio della storia la figura di questo santo martire. Secondo una leggenda medioevale, quando Kenelm aveva sette anni suo padre Kenulf (Coenwulf) morì ed il giovane principe si trovò così ad ereditare i troni di Mersia, di Sussex, di Wessex e di East Anglia. Sua sorella Quendreda (Cynefrith o Quoenthryth) pagò il suo tutore, Asceberto, affinché lo uccidesse nella foresta di Clent ed ella potesse rivendicare il trono. Asceberto eseguì l’incarico, ma quando fu scoperto il corpo senza vita del giovane e fu sepolto a Winchcombe in Glastonbury, numerosi prodigi iniziarono a verificarsi sulla sua tomba.
In realtà le tre figure sono solamente fittizie, poiché Kenelm non morì a sette anni. È accertato che egli visse almeno sino all’adolescenza e venne poi ucciso durante una battaglia tra l’812 ed l’821. Morendo dunque prima di suo padre non ne avrebbe conseguentemente ereditato il trono.
Nel Medioevo Kenelm fu molto venerato in Inghilterra come santo e martire ed ancora oggi le sue reliquie sono oggetto di venerazione a Gloucester e Winchcombe ove riposano. L’iconografia lo rappresenta come un giovane principe e con in mano uno stelo fluorescente. In alcune immagini è anche presente una colomba con una lettera nella bocca. Il nuovo Martyrologium Romanum lo ricorda così nella tradizionale data del 17 luglio: “A Winchcombe in Mercia, in Inghilterra, ricordo di San Chenelmo, che, principe della Mercia, fu ritenuto martire”.
Autore: Fabio Arduino
Fonte: Santi e Beati
Oggi è un altro giorno nero che si aggiunge al calendario di molti altri, specie con questo massone vestito di bianco
RispondiEliminaChe si tratti di un massone vestito di bianco è tutta da verificare...
EliminaChe lei invece, producendosi in questi insulti, sia un ERETICO e non un amante della Tradizione cattolica, è invece una amara constatazione pratica.