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lunedì 14 giugno 2021

Orrori architettonici… e dove trovarli #40 a Páty (Ungheria)

Chiesa di San Giovanni Paolo II dell’arch. Robert Gutowski (anno 2019).

Lorenzo

Descrizione del progetto: «Il nostro ufficio si è aggiudicato l’appalto per la progettazione della chiesa di Páty, in un concorso di progettazione ristretto nel 2004. L’intero processo di progettazione e costruzione è stato realizzato con l’organizzazione e il coinvolgimento della comunità locale. L’edificio è stato eretto principalmente con l’aiuto di donazioni ed è stato consacrato nel 2019.
La Chiesa di Papa Giovanni Paolo II rappresenta una risposta consapevole ai cambiamenti liturgici degli ultimi decenni, rendendola un esperimento ecclesiale modello nell’architettura ecclesiastica contemporanea. L’accento è spostato sul coinvolgimento attivo dei fedeli. La comunità non è un osservatore passivo degli eventi in un santuario, ma vive attivamente l’atto santo.
La Chiesa definisce chiaramente il suo scopo: mentre il Creatore e Dio onnipotente sono al centro della liturgia tradizionale, gli sforzi liturgici moderni hanno spostato l’accento sul Dio ricreatore, l’immagine di un Cristo perennemente redentore. Come diceva sant’Agostino, “per mezzo dell’Eucaristia si crea la Chiesa”, così come la fede in Cristo, la celebrazione dell’Eucaristia oggi al centro dell’esperienza comunitaria.
Questa è la fonte del design spaziale centrale. Nel nostro progetto la navata funge da cortile della chiesa, mentre lo spazio liturgico ricorda il santuario della chiesa barocca che termina con l’abside. Le tradizioni dell’architettura storica della chiesa sono espresse in una forma nuova: l’angolo spezzato del cortile e dell’interno della chiesa, cioè degli assi della navata e del santuario, è un simbolo medievale, una metafora del corpo spezzato.
All’interno della chiesa, l’enfasi delle funzioni sacrali è data dalle superfici illuminate da luce spot e diffusa all’interno della cupola in cemento armato. La vicinanza dell’altare, la luce naturale diretta al centro e un’atmosfera intima ispirano un’atmosfera e una riflessione appropriate.
Il blocco di pietra verde all’altare è il punto focale dello spazio. Nel santificare la chiesa, la reliquia del sangue di Papa Giovanni Paolo II fu posta in fondo alla pietra dell’altare. La nicchia del reliquiario è chiusa con marmo bianco di Carrara scolpito, recante lo stemma del Papa. La pianta dell’altare adiacente al pavimento è rettangolare, adattata alla disposizione dei pannelli del pavimento, collegandosi al mondo terreno. Il contorno della pietra cambia e si allarga verso l’alto, ei suoi angoli vengono arrotondati per consentire la raccolta attorno all’altare.
Lo spazio liturgico è circondato da aule comunali e didattiche, sala eventi, foresteria, abitazione del parroco, uffici e locali di servizio, che formano un tutt’uno con il cortile. La pianta ellittica della chiesa nel piccolo paese, ambiente eterogeneo, simboleggia la perpetuità.» (trad. it.)

Foto esterni:





Foto interni:






6 commenti:

  1. La prospettiva dall'alto ce la fa sembrare una pantofola o anche una maleducata linguaccia.
    Non me ne vogliate se l'interno asettico con l'ara del sacrifici mi fa pensare ad un centro eutanasico (in questo caso "dare sollievo"), al dolce desiderio di ritornare all'arte divinatoria , agli aruspici . Mi vedo in una tomba , non ho scampo e vedo avvicinarsi Caronte.

    Per me e' di gran lunga meglio l'Ara Pacis!!
    https://www.romanoimpero.com/2009/12/ara-pacis.html

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  2. L'esterno mi piace, c'è anche il campanile con le campane.

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  3. Mi chiedo dove siano il Crocifisso e il Tabernacolo. Qualcuno li ha scovati in mezzo a tutte queste pareti tristi e spoglie?

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  4. Copio e incollo: L'architettura moderna concepisce l'aula liturgica in questo stile. La sobrietà di questa aula costituisce quanto di meglio gli architetti possano essere devoti alla religione modernista in maniera tale da realizzare queste formidabile opere. Non scandalizzatevi per queste opere che sono magnifiche per una religione che non è più quella cattolica, ma chiedetevi se voi che vi scandalizzate non dovreste aderire di più alla cosiddetta tradizione con maggiore consapevolezza. Tale consapevolezza di essere ancora cattolici dovrebbe impedirvi di subire lo scandalo. Purtroppo su questo sito trovo ancora commenti di persone che non per causa propria, vivono in una confusione religiosa. Magari vanno alla messa tridentina ma anche a quella nuova. Faticano a comprendere che le due messa non sono uguali. Non vi sono due modalità diverse per celebrare un unico rito. La prima cosa da fare è staccare la spina e seguire la fraternità di San Pio x. Anche la fraternità di San pio x potrebbe creare scandalo, poiché le S. Messe vengono celebrate in locali che tante volte non sono cappelle, ma lo spirito con cui si partecipa è quello della consapevolezza di essere testimoni degli ultimi tempi, in cui il pastore il Papa è colpito e le pecore disperse. Come si legge in questo blog la persecuzione è in atto ma solo per chi celebra il vero ed unico rito cattolico di sempre.

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