Grazie all'amico Michelangelo per la segnalazione.
Luigi
Articolo originale e galleria fotografica nel link sotto.
Valle Sànchez- ABC Toledo
Questo Corpus Domini non è stato come al solito e la Custodia di Arfe non ha proceduto per le strade di Toledo, ma la sensazione in città è diversa da quella vissuta l'anno scorso, nel pieno della pandemia. Da giorni ormai la gioia invade le strade; striscioni e fiori decorano le facciate del Centro Storico: anche la Tarasca non ha sfilato il mercoledì, ma ha lasciato la sua reclusione nelle officine comunali e ha scosso la testa e si è infuriata nella Plaza de Zocodover; i gigantoni presiedono il balcone del municipio e restituiscono le sensazioni di una festa legata, come nessun'altra, alle emozioni della gente di Toledo.
H. FRATE
La processione della Custodia di Arfe è stata limitata alla sua uscita attraverso la Puerta Llana della Cattedrale, avvolta in arazzi per viaggiare, sotto l'unica tenda che è stata installata in città, via Cardenal Cisneros alla Puerta de Reyes, dove ha È stato visitato dai tolentini che lo hanno onorato fino alle due del pomeriggio, in maniera organizzata e con le relative misure anti-Covid. Lì l'arcivescovo Francisco Cerro Chaves ha tenuto il tradizionale discorso e la benedizione. Il coro del seminario ha animato l'intero atto, che si è concluso dopo le 14 con il ritorno all'interno della cattedrale per, una volta all'altare, eseguire l'ultima benedizione. La celebrazione liturgica, con la messa, è stata celebrata alle dieci del mattino, in rito ispanico mozarabico, con 2000 persone che hanno ricevuto il loro invito.
Nella sua omelia, l'Arcivescovo di Toledo ha augurato che il Corpus Domini "restituisca speranza" a tutti coloro che vivono "stanchi e gravati" dalla pandemia e, in generale, a "un'umanità intera che ha bisogno di riscoprire che non siamo come Dio". e che abbiamo tante realtà che ci travolgono».