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lunedì 28 giugno 2021

Orrori architettonici… e dove trovarli #42 ad Arzano (NA)

Complesso parrocchiale Spirito Santo dell’arch. Annaluce Somma (anno 2019).

Lorenzo

Descrizione del progetto: «Il Complesso parrocchiale cattolico Spirito Santo si trova nella zona industriale di Arzano, popolosa cittadina a nord di Napoli, non lontana dalla cosiddetta “Terra dei fuochi”, ed è stato progettato in costante ascolto del parroco e dei membri della Comunità, che l’aspettavano da 30 anni: la parrocchia, istituita nel 1989, si appoggiava, infatti, in locali riadattati.
La cerimonia di Dedicazione si è svolta il 24 novembre 2019.
La nuova chiesa, cuore di tutto il complesso, è un edificio molto luminoso, ampio ma raccolto; la matrice geometrica del progetto è il quadrato, intersecato in uno dei vertici, per quanto riguarda l’aula sacra, da un cerchio, che diventa un cilindro, sviluppandosi volumetricamente nel nartece o atrio, una struttura tipica delle basiliche dei primi secoli del cristianesimo. Ad esso si arriva attraversando il Sagrato e salendo l’ampia scala circolare, che avvolge l’atrio, in senso di profonda accoglienza verso chi giunge, ma anche di missionarietà per chi da essa parte, per portare nel mondo la luce della fede. Dall’atrio si accede al Battistero, situato all’ingresso per esprimere il valore del Battesimo come porta dei Sacramenti; il Fonte è attorniato da tre fasce marmoree in sfumature di azzurro, simboleggianti l’acqua, ma anche la triplice rinuncia al peccato e la professione di fede nella SS. Trinità.
Nell’uso del materiale (pietra di Trani e bronzo) il Fonte richiama gli altri elementi liturgici. Attraverso la porta principale, simbolo del Cristo, “porta del gregge”, si accede all’aula sacra, concepita come un ambiente unico, uno spazio pensato per il popolo di Dio che celebra, insieme al sacerdote, il rito sacro. Quest’aula è stata progettata tenendo conto dei vari poli cui deve convergere l’attenzione dell’assemblea. Il punto focale è il Presbiterio, con l’abside, dove è collocato, in una croce di luce, il grande Crocifisso-Risorto, che “rese lo Spirito”, Spirito Santo, cui il complesso parrocchiale è dedicato.
In asse con l’ingresso principale, lungo la diagonale, c’è l’altare, in pietra naturale e fasce di bronzo recanti i simboli eucaristici, di forma quadrata e dimensione opportuna per favorirne la centralità e permettere agevolmente le azioni liturgiche. Lo spazio dell’ambone è in intima relazione con l’altare e in prossimità con l’assemblea e richiama l’annuncio e la memoria della risurrezione. Il pannello in bronzo reca i simboli dell’alfa e dell’omega, Dio principio e fine di ogni cosa. La sede del Presidente è stata collocata nel presbiterio in posizione tale da facilitare la guida della preghiera e della celebrazione. In alto, sulle pareti ai lati del presbiterio, si trovano due vetrate artistiche colorate che sviluppano il tema della luce, dell’acqua e del vento, simboli dello Spirito.
La Custodia Eucaristica è disposta sul lato destro rispetto all’altare, in una cappella illuminata anche dall’alto, attraverso una croce in vetro che di notte emana luce verso il quartiere. La sua posizione, tra le due distinte aule, permette la fruibilità della custodia eucaristica, sia nella chiesa che nella cappella feriale, spazio maggiormente adatto all’adorazione e alla preghiera personale, nonché alle mamme con bimbi piccoli durante le celebrazioni festive.
La pavimentazione in marmo Emperador e Coreno Ausonia, sia in lastre che in posa palladiana, per delineare le forme curve, delimita le zone in cui sono collocati i banchi, in legno di faggio naturale.
La copertura dell’aula a tre falde, che convergono idealmente in un unico colmo, ma staccate e protette da lastre di alluminio con patina rame anticato, contribuisce a dare solennità all’ambiente, invitando lo sguardo verso la parte più luminosa, l’altare, luogo del sacrificio eucaristico.
Sul campanile, vera e propria facciata della chiesa, è collocata una grande croce. Situato all’ingresso, al di sopra del nartece, è visibile tutt’intorno, grazie alla sua elevata altezza, ed entra simbolicamente in comunicazione con l’adiacente zona industriale, imitando una ciminiera, dalla forma affusolata, che rimanda lo sguardo al cielo. Anch’esso è protetto e delineato da lastre di alluminio, patinate in rame.
Grande attenzione è stata riservata all’efficientamento energetico del fabbricato. Tutte le strutture hanno una bassissima trasmittanza. L’aula sacra è riscaldata e raffrescata attraverso un impianto radiante a pavimento. Inoltre, è stata studiata, attraverso il posizionamento delle aperture, una ventilazione naturale. La copertura, in legno lamellare, ha un pacchetto di coibentazione che ne garantisce la bassa trasmittanza.
L’alta dignità dell’edificio sacro è stata sottolineata anche con un rivestimento esterno, in lastre bisellate di marmo Coreno Ausonia poste “a correre”, che contribuisce a proteggere le superfici, nonché a dare solennità e riconoscibilità all’opera.
La pavimentazione esterna, in gran parte drenante, evita lo smaltimento delle acque meteoriche e riduce la cementificazione del suolo. Numerosi alberi e piante sono stati piantumati nelle aiuole.
Il complesso parrocchiale, che si sviluppa su tre livelli, comprende anche un piccolo teatro, gli uffici, le aule catechistiche, i locali pastorali e ricreativi, per complessivi 2.500 mq interni calpestabili, e ampi spazi esterni. Tutto ciò lo rende un importante polo aggregativo e un significativo presidio sociale, in una periferia urbana priva di servizi.»

Foto esterni:





Foto interni:






6 commenti:

  1. 30 anni per partorire questo che tutto appare tranne una Chiesa Cattolica!
    La visione aerea del manufatto appare all'occhio come un foruncolo seminascosto da una torre campanile(?)forse pensata per contenere campane che pero' non si intravedono e allora ci appare piu'appropriata come scala di esercitazione per pompieri.
    L'interno con faretti che ha una sua bellezza architettonica ci appare piu' adatta ad una sala d'attesa di una stazione ferroviaria , meglio ancora aeroportuale data la colomba planante.
    Tutto questo dispendio di cementi e marmi presupporrebbe un Signor Tabernacolo , meno"minimal" dal momento che dovrebbe alloggiare il Re dei Re! Senza parlare dell'Ara del sacrificio su cui dovrebbe essere deposto il Corpo di Cristo deposto dalla Croce.che e' la solita pietra.
    Dov'e' l'amore per il Sommo Bene,per l'Infinito Amore?

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  2. Ci sono stato personalmente e posso dire che l'interno è assai meglio dell'esterno. L'unico vero orrore è il campanile, già modificandolo tutta la struttura ne gioverebbe

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    1. Il campanile sembra una piattaforma olimpionica dei tuffi.
      Ma cosa si fuma chi progetta queste porcate? E chi le approva? Sono sotto effetto di acidi?

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  3. Discutibile mi sembra soprattutto l'esterno. L'interno a me non dispiace, l'illuminazione è suggestiva ed evidenzia bene la direzione verso l'altare. Bello il bassorilievo coi simboli eucaristici.

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  4. Ma siete sicuri che i commenti avessero voluto un tabernacolo degno? La secolarizzazione imperversa , rilassatevi e concedetevi più messetrodentine

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  5. Palazzetto dello sport alieno.
    Ma lo sgorbio di metallo (?) della terzultima foto cos'è? Una cellula tumorale?

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